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Come è fatta l`atmosfera?
222 Unità 7 223 Lezione 23 I colori del cielo Come è fatta l’atmosfera? La composizione dell’atmosfera Nelle antiche civiltà, i fenomeni atmosferici erano venerati come divinità. Il vento, le nuvole e la pioggia erano adorati nella speranza di renderli favorevoli agli esseri umani e rendere possibile la sopravvivenza di tutte le forme di vita. Nell’antica Cina i draghi erano considerati gli spiriti della pioggia. Quattrocento anni prima di Cristo, il filosofo greco Aristotele si occupò dello studio dell’atmosfera e scrisse un trattato sull’aria, denominando meteorologia la scienza che ne studia la composizione e i fenomeni che in essa avvengono. L’aria era considerata da Aristotele uno dei principi primi dell’universo, insieme ad acqua, terra e fuoco. L’idea che l’aria fosse un elemento semplice perdurò fino al XVII secolo, quando gli scienziati scoprirono che essa invece era costituita da vari elementi allo stato gassoso, tra i quali azoto e ossigeno. Oggi sappiamo che l’atmosfera è una complessa miscela di gas trattenuta intorno al Pianeta grazie alla forza di gravità esercitata dalla Terra. Il limite superiore dell’atmosfera è situato a circa 800 km di altezza dalla superficie terrestre, dove le molecole di gas non risentono più della forza di attrazione del Pianeta e tendono a sfuggire, confondendosi con le particelle che provengono dal Sole e con i gas che si trovano tra i pianeti del Sistema Solare. Il 90% della massa dei gas atmosferici è contenuto nei primi 20 km di altezza, dove avviene la maggior parte dei fenomeni meteorologici. I colori del cielo che osserviamo nelle diverse ore della giornata o in particolari condizioni meteorologiche sono una diretta conseguenza delle interazioni tra le radiazioni solari e le molecole di gas, le particelle in sospensione e gli ioni che formano l’atmosfera. Il cielo azzurro di una giornata serena e soleggiata è provocato dalla diffusione della luce da parte delle molecole di acqua allo stato di vapore contenute nella bassa troposfera. Il cielo color arancio che sovrasta le città più inquinate di tutti i continente, da Los Angeles a Pechino, da Milano a Città del Messico, è invece causato dalla presenza di gas inquinanti e polveri sottili che diffondono prevalentemente le radiazioni a onda lunga attraversando gli strati dell’atmosfera. Le tonalità infuocate, dal rosso all’arancio, che tingono il cielo all’alba e al tramonto sono invece la conseguenza non solo della composizione dell’atmosfera, ma soprattutto della maggiore inclinazione dei raggi solari. Ma i colori più spettacolari sono quelli delle aurore polari, un fenomeno provocato dalla collisione tra i gas atmosferici e le particelle del vento solare: l'ossigeno atomico è responsabile del colore verde, e l'ossigeno molecolare del rosso e l'azoto del colore blu. La miscela di gas che forma la parte bassa dell’atmosfera rappresenta l’aria vera e propria, quella che noi respiriamo e che rende possibile la vita. L’aria è costituita prevalentemente da due gas, l’azoto, che rappresenta il 78% in volume, e l’ossigeno, che occupa il 21% in volume: insieme, essi rappresentano il 99% dell’intero volume dei gas che formano la bassa atmosfera. Il restante 1% del volume è occupato dal gas argon, che ne costituisce lo 0,94%, da anidride carbonica, che corrisponde allo 0,035%, e da altri gas in tracce, come ozono, idrogeno ed elio. Nello strato d’aria più vicino alla superficie terrestre sono presenti inoltre il vapor d’acqua, la cui percentuale non è fissa, ma varia da luogo a luogo secondo i climi e le stagioni, e il pulviscolo atmosferico, formato da cenere vulcanica, pollini e polveri di varia origine, corpi solidi minutissimi spesso prodotti dalle attività umane. Una struttura a strati L’involucro gassoso che avvolge la Terra può essere immaginato come costituito da una serie di strati sovrapposti. Questa suddivisione in strati viene fatta in base alle variazioni di temperatura che l’atmosfera presenta man mano che si sale in quota. Si passa da uno strato all’altro quando la tendenza della temperatura in uno strato si inverte, ad esempio quando la temperatura, che tende a diminuire salendo in quota, comincia improvvisamente ad aumentare. La separazione tra i vari strati non è netta, ma avviene attraverso zone di transizione chiamate pause.