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Omicidio di Giuseppe Benvenuto di Novara – La
NO 48 Novara e provincia LA STAMPA MARTEDÌ 7 SETTEMBRE 2010 NOVARA. FRUTTIVENDOLO MORTO IN UN AGGUATO IN SICILIA Vittima dei killer come il padre e lo zio Al commerciante ucciso l’Antimafia aveva sequestrato proprietà anche in provincia NOVARA Il negozio e la casa in corso 23 Marzo «Il negozio riapre in autunno». Ma la «Casa degli agrumi» di 1. corso 23 Marzo, a due passi dalla rotonda di viale Giulio Cesare, difficilmente riaprirà a ottobre, come avveniva in passato. Il titolare, Giuseppe Benvenuto, 37 anni, è stata assassinato per strada domenica sera, nella piazza centrale di Vizzini (Catania), il paese che ha dato i natali allo scrittore Giuseppe Verga. Originario di Francofonte, un altro piccolo centro nel Siracusano, il commerciante abitava da anni a Novara: in Sicilia era in vacanza con la moglie, originaria proprio di Vizzini, e i tre figli. Un omicidio plateale e certamente - dicono le cronache locali - commesso in ambito mafioso: due killer l’hanno avvicinato in macchina e hanno sparato tre colpi di fucile, che l’hanno raggiunto al torace e a un fianco, e ridotto in fin di vita. Poi sono spariti nel nulla. Un regolamento di conti, forse maturato sul solco della contrapposizione tra famiglie malavitose del Siracusano e del Catanese: questa l’ipotesi più probabile per spiegare bunale di Siracusa riguardava l’agguato sanguinario sul quale una villa, un appartamento e ora indaga anche la Procura di un’impresa agricola a FrancofonCaltagirone. La vittima era già te, ma anche un esercizio comnota alle forze dell’ordine per merciale, una bottega e un apparprecedenti «che ne facevano un tamento a Novara, oltre a diversi esponente di spicco all’interno mezzi di trasporto e rapporti bandel clan Nardo di cari. BenvenuLentini». Benvenuto, inoltre, è stato divideva i proto tra le 42 perpri affari tra la Sisone finite in cilia e il Piemonte. manette nel A Novara viveva 2005 nell’ambiin corso 23 Marzo, to dell’operazioa due passi dal nene «Gorgia»: gli gozio su cui appainquirenti lo ritere il cartello che nevano referenannuncia la riaperte sul territorio tura a ottobre-nodi Francofonte vembre, al termidel boss Sebane della raccolta. stiano Nardo, feNel condominio è delissimo di Nitstato visto l’ultima to Santapaola. volta qualche settiNell’aprile del mana fa. Aveva 37 anni 2008 la condanL’uomo ha avue gestiva un negozio na in primo grato qualche probledi frutta a Novara do a 8 anni per ma con la giustiin corso 23 Marzo a s s o c i a z i o n e zia. La cosa era nomafiosa. L’agta anche a Novara: tutti lo sape- guato di domenica, quello che gli è vano in zona, al rione Bicocca. A costato la vita, non è il primo: nel gennaio era finito nel mirino del- luglio 2001, riportò ferite a una l’Antimafia di Catania, che ave- gamba durante una sparatoria va disposto a suo carico una con- che costò la vita allo zio. Così è fisca di beni (già sottoposti a se- morto anche il padre Salvatore, questro) per un milione e mezzo ucciso l’8 luglio 2006 nelle campadi euro. Il provvedimento del tri- gne di Francofonte. [M. BEN.] Giuseppe Benvenuto 2. ,, Colloquio 3. Dal Catanese alla Bicocca 1. La «Casa degli agrumi» in corso 23 Marzo: il negozio gestito da Giuseppe Benvenuto, 37 anni, avrebbe dovuto riaprire a ottobre 2. L’uomo abitava in un alloggio alla Bicocca di Novara, vicino all’esercizio commerciale 3. Il luogo dove è stato assassinato dai sicari domenica sera, nella piazza centrale di Vizzini (Catania) “Tutti qui sapevano dei suoi affari al Sud” MARCO BENVENUTI NOVARA I vicini di casa N ella palazzina al civico 177 di corso 23 Marzo, ieri pomeriggio, nessuno sapeva ancora della tragica fine di Giuseppe Benvenuto. «Era qui qualche gioco fa, una morte così tremenda non sembra nemmeno possibile», dicono i vicini. Solo il cartolaio della zona, che conosceva la vittima «perché vicino di negozio», era stato avvisato da un altro collega: «Subito, ho pensato a un incidente, poi ho saputo i particolari dell’agguato». «Si sapeva che frequentava giri pericolosi», raccontano Giuseppe Rota e Bruno Fontana, che vivono nella stessa scala. Alla Bicocca, non era passato inosservato Giuseppe Rota e Bruno Fontana abitano nello stesso condominio di Benvenuto in corso 23 Marzo 177 a Novara il sequestro disposto lo scorso anno dall’autorità giudiziaria di Siracusa nell’ambito di indagini in materia di Mafia. Gli inquirenti erano arrivati anche a Novara, dove «lo si vedeva poco nel condominio dove abitava». «Anche perché – aggiungono Rota e Fontana – la sua famiglia trascorreva tutta l’estate al Sud, dove hanno gli aranceti. Poi tornavano qui in autunno, e lui riapriva il negozio». Per i vicini, Benvenuto «era uno che parlava poco» e che al di là dei problemi con la giustizia, di cui ormai si era sparsa la voce in tutto il quartiere, «non aveva mai dato problemi a nessuno». Sull’omicidio avvenuto domenica sera a Vizzini, nel Catanese, Rota aggiunge: «Mi dispiace perché è pur sempre un marito e padre di famiglia. Ma se succedono queste cose, in certi ambienti, vuol dire che probabilmente è andato a cercarsela, che si è messo in brutti affari. E si sa come si risolvono i problemi in quegli ambienti: qui si litiga e si discute, là si spara. E non è il primo agguato in quella famiglia».