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IL DELITTO TENTATO

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IL DELITTO TENTATO
T E O R I A
E P R A T I C A
D E L D I R I T T O
SEZIONE III: DIRITTO E PROCEDURA PENALE
122
UBALDO GIULIANI-BALESTRINO
ORDINARIO DI DIRITTO PENALE COMMERCIALE
NELLUNIVERSITA DI TORINO
IL DELITTO TENTATO
GIUFFRE H l EDITORE
MILANO • 2002
INDICE
AI lettore - Quarantadue anni dopo
Pag.
xra
CAPITOLO I
LE CONCEZIONI NATURALISTICHE
DEL DELITTO TENTATO: CRITICA
1. Irrilevanza dell'ignoranza e dell'errore sull'idoneitä e sull'univocitä
degli atti
2. La compatibilitä tra dolo eventuale e delitto tentato: corollari . . .
3. Natura del giudizio sull'idoneitä e l'univocitä degli atti
4. Esistenza di atti naturalisticamente idonei ed univoci non punibüi ex
art. 56 c.p
5. Importanza ehe riveste la coneezione « cinematografica » del delitto
tentato
6. Segue: detta teoria sotto il profilo morale
7. Su taluni corollari della coneezione « cinematografica »
8. Segue: il problema alla luce dell'art. 115 c.p
9. Segue: la teoria sotto l'aspetto processuale
10. La tesi in esame rispetto alla teoria generale della norma incriminatrice
11. Segue: rispetto alla prova del dolo
12. Segue: rispetto alla costituzione di parte civile
13. Sull'incompatibilitä tra tentativo e delitti a consumazione antieipata:
corollari
14. I delitti a consumazione antieipata e il loro rapporto con l'art. 56
c.p
15. Sulla configurabilitä della bancarotta fraudolenta prefallimentare
tentata
16. Segue: sul carattere equivoco della bancarotta
17. Segue: conferma dedueibile dell'art. 223 della legge fallimentare .
18. II problema sotto il profilo psicologico
19. II dolo del tentativo nei casi analoghi alla bancarotta prefallimentare
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INDICE
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II delitto tentato non e sempre delitto di pericolo
Sul rapporto tra idoneitä e delitti di mera condotta
Sulla tesi del Giacona in generale
II problema alla luce della disputa sulla causalitä
Inesistenza di un concetto naturalistico del tentativo utilizzabile dal
diritto
Segue: la contropresunzione ehe eselude il dolo nella circolazione
stradale
II dolo eventuale nei casi di cd. « pericolo schermato »
Segue: casi apparenti di dolo eventuale
Sulla tesi secondo cui il dolo eventuale sarebbe l'accettazione delle
sole conseguenze probabili: critica
Sulla teoria secondo cui il dolo eventuale implicherebbe taluni
estremi della colpa: obiezioni
Importanza dell'opera del Caraccioli: suo fondamento critico . . .
La tesi di questo Autore
Non configurabilita di una condotta tipieizzata in funzione di una
condizione di punibilitä
L'irrilevanza deWaliud agere
La condotta tipica omissiva
Non punibilitä ex - art. 56 c.p. di taluni atti « idonei e diretti in modo
non equivoco » a carattere meramente naturalistico
Sulla riforma proposta nel progetto Grosso
Sul disvalore del tentativo
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CAPITOLO II
LA TEORIA DELL'INIZIO DELL'AZIONE TIPICA: CRITICA
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6.
La teoria ehe s'impernia sull'inizio dell'azione tipica
Segue: il presupposto di tale orientamento
Segue: difficoltä della teoria rispetto ai reati causalmente orientati.
I risultati cui conduce la teoria in esame: critica
La soluzione proposta dalla Commissione Grosso:
rilievi
Sul ruolo attribuito dal Petrocelli alle circostanze aggravanti: corollari
7. Tentativo e reitä mediata
8. Conclusioni
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CAPITOLO III
LA CONCEZIONE NORMAITVA DEL DELITTO TENTATO
E I SUOI COROLLARI
1. Le norme richiamate dall'art. 56 c.p
2. La definizione proposta rispetto all'intenzione dei compilatori del
Codice
3. Breve esame della giurisprudenza italiana
4. Analisi della giurisprudenza tedesca
5. La coneezione normativa rispetto al prineipio di tipicitä
6. Segue: rispetto al problema della colpevolezza
7. Sul precetto violato dal tentativo
8. Sul rapporto tra art. 49 c.p. e art. 56 c.p.:
rilievi
9. Sull'assorbimento del reato impossibile nel delitto tentato
10. Sulla gravitä della condotta prevista dall'art. 49 c.p
11. La condotta prevista all'art. 49 c.p.: limiti
12. Sussistenza del delitto tentato in caso di mancanza occasionale del
bene preso di mira
13. Sui precedenti legislativi dell'art. 56 c.p
14. II significato ideologico della norma riguardante il tentativo nel
progetto Luosi di Codice penale: rilievi generali
15. Sulla configurabilitä del delitto tentato: limiti
16. Sülle circostanze riguardanti il tentativo
17. Desistenza volontaria e recesso attivo
18. Sulla desistenza nel concorso di persone al reato
19. Ulteriore confenna dedueibile dal progetto Grosso
20. Conclusione: la legittima difesa contro il delitto tentato e suo
significato
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CAPITOLO IV
PROPOSTE DE IURE CONDENDO
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