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Natalino Balasso Dio c`è ma non esiste
Natalino Balasso Dio c’è ma non esiste Il Primo Giorno Mi chiama il mio capo, non so bene che ora è. ‒ Benetti, abbiamo fatto una riunione in redazione, ovviamente tu dormivi, tu dormi sempre quando il mondo decide di te, comunque abbiamo preso una decisione: Dio lo intervisti tu. Forse non mi sono ancora svegliato del tutto. ‒ Dio in che senso scusa? ‒ Dio, Dio! In quale altro senso lo vuoi intendere? Anche noi non ci credevamo, è una dritta di Ferri. Chiamalo. Comincio davvero a preoccuparmi. Ferri è uno che non si può mettere in discussione. È lui che ci ha procurato l’intervista a Il Primo Giorno Hillary e quella a Obama, e ci ha messi in contatto col Dalai Lama e poi col Papa. Ferri entra quando vuole nel braccio della morte. Un’intervista procurata da lui è certa al cento per cento. Chiamo Ferri, mi sembra sobrio. D’altronde sono io quello che beve. ‒ Fai attenzione, l’appuntamento è all’enoteca di Vicolo del Giglio, sta dietro Campo de’ Fiori. Alle 20 e 30 precise. Se salti questo appuntamento Lui non torna più. ‒ Perché in enoteca? ‒ Gli piace la birra al farro, lì ce l’hanno. A te piace il vino: abbiamo fatto l’en plein. ‒ Ascolta Ferri, fuori dai denti, cosa c’è sotto questa storia? Non vorrai che io mi beva senza discussioni il fatto che Dio dà appuntamento alle 20 e 30 in enoteca, con la birra al farro e tutto il resto. E poi come Lo riconosco? Si presenta col triangolo sulla testa o con l’Osservatore in tasca? ‒ Tu siediti a un tavolo. Dice che ti riconosce Lui. ‒ Sai che ti dico? Io ci vado, voglio proprio farmi due risate. Dio c’è ma non esiste Mi preparo qualcosa da mangiare con i residuati che trovo in frigorifero. Ci sono giorni in cui non vorresti mai aprire il frigo, non hai idea di quello che potresti trovarci. Gironzolo per l’appartamento in cerca di un luogo fisso, di un pensiero fisso. Non ci riesco. È certo che la telefonata c’è stata, ma della coperta del sonno mi avvolge ancora un lembo. Uno scherzo sarebbe ordito diversamente, si cercherebbe veridicità, verosimiglianza. Da quanto tempo è che non vado a messa? Saranno trent’anni almeno, se si esclude il matrimonio della mia ex. Ma che c’entra? Voglio dire, che c’entra Dio con la messa? E cos’è poi questa cosa di invitare gli ex al proprio matrimonio? Si tratta del modo in cui si vive il concetto di amicizia. Dipende, credo, da come siamo stati educati. Ciascuno è influenzato da ciò che ha vissuto da bambino ed è inutile prendersela coi genitori perché anche loro sono influenzati da ciò che hanno vissuto da bambini. Bisognerebbe risalire fino ad Adamo ed Eva. E forse il problema è proprio questo: discendiamo da gente che non ha avuto infanzia. Il Primo Giorno *** Trovo un tavolo nell’angolo più discreto, mi ci siedo e ordino un rosso friulano, tanto per cominciare. Guardo l’orologio. Le 20 e 27. Guardo l’orologio. Le 20 e 29. Ancora non compare nessuno sulla porta. Guardo l’orologio. Le 20 e 30. Di fronte a me è già seduto Lui. Si è materializzato dal nulla e, senza nemmeno averla ordinata, ha già in mano un bicchiere di birra al farro. Ingresso d’effetto, non c’è che dire. Ed è questo il motivo per cui ritengo che in qualche modo potrebbe trattarsi di Lui. Perché dall’aspetto non si direbbe. È un ometto sui cinquanta, quasi calvo, robusto e dai modi svelti. Ha occhi furbi che tiene fissi su di me. Estrae dalla tasca un registratore digitale, lo aziona e lo appoggia sul tavolo. ‒ Lei non si offende se registro la nostra conversazione vero? ‒ No, anche se in realtà l’intervista la conduco io e quindi sono io a dover registrare. Dio c’è ma non esiste ‒ Tutti così voi giornalisti, vi si toglie il controllo e andate nel panico. Tuttavia spero non abbia niente in contrario se voglio conservare ricordo di questa intervista e se vorrò più tardi controllare la sua pubblicazione e confrontarla con la Verità. ‒ La trovo un po’ prevenuto nei confronti della categoria e il guaio è che io la penso come lei. Ma come devo chiamarla? Padreterno, Creatore e Signore o preferisce un più confidenziale Dio? Devo anche avvisarla che io nella vita ogni tanto bestemmio. ‒ Mh...mh. Capisco il suo problema. Lei vede un omettino tarchiato e si chiede: ma sarà Lui? Oh no! Impossibile che sia Lui, avrebbe minimo una corona di luce, e poi nuvolette e angioletti svolazzanti che gli fanno da ventilatore! Perché voi materialisti siete così, vi si presenta Dio tutto materia, carne e sangue e voi non ci credete, vorreste il soprannaturale, l’effettone. La verità, caro signore, è che Io Mi presento a lei nell’unica forma in cui lei può percepir Il Primo Giorno Mi, quello che vede ovviamente non sono Io, lei sta vedendo quello che lei vorrebbe che Io fossi. Se sono Poca Cosa dipende solo dalla pochezza del suo cervello. Io sono infinito, ma lei non Mi comprenderebbe, devo scegliere una delle Mie forme minori e finite. D’altronde Io sono Tutto. Lei è in grado di comprendere il Tutto? Di immaginarlo almeno? ‒ Non credo di poterci riuscire. ‒ Allora si arrenda all’idea di darMi un’immagine approssimativa e limitata.