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infermiera e infermiere - Atlante delle professioni
© Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 INFERMIERA E INFERMIERE 1. 2. 3. 4. 5. 6. CARTA D’IDENTITÀ ...................................................................................................................2 CHE COSA FA ...........................................................................................................................4 DOVE LAVORA .........................................................................................................................5 CONDIZIONI DI LAVORO .......................................................................................................7 COMPETENZE ..........................................................................................................................10 Che cosa deve essere in grado di fare?.......................................................................10 Conoscenze ...........................................................................................................................12 Abilità .......................................................................................................................................13 Comportamenti lavorativi..................................................................................................14 Percorso professionale ........................................................................................................15 INFO ..........................................................................................................................................17 Programma FIxO 1/17 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 1. CARTA D’IDENTITÀ INFERMIERA E INFERMIERE Altre denominazioni: Figure professionali di prossimità: OSS (operatori socio-sanitari), assistenti sociali, tecnici sanitari Chi è? L'infermiere è il professionista che, nel corso del processo di cura, mantenimento e/o recupero dello stato di salute, si occupa dell’ utente nella sua globalità, costruendo con esso una relazione di fiducia. L'obiettivo dell'infermiere è migliorare la qualità di vita dell’utente, offrendo assistenza di tipo tecnico, relazionale ed educativo. L'infermiere svolge una funzione di promozione, prevenzione e assistenza rivolto alla collettività, nel rispetto del concetto olistico di salute. Nel rapporto con il singolo utente diventa mediatore tra l’ utente stesso, la famiglia, il medico di base, i servizi ospedalieri e servizi territoriali, favorendo lo sviluppo di processi di cura e di assistenza improntati a continuità. Quali norme regolano la professione? La professione è disciplinata da: - D. M. 14/09/1994 n. 739, che sancisce il profilo professionale dell'infermiere - legge 26 febbraio 1999, n. 42, che prevede disposizioni in materia di professioni sanitarie - legge del 10 Agosto 2000, n. 251, che disciplina le professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione, nonché la professione ostetrica. La Laurea in Infermieristica viene conseguita ai sensi dell' art. 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni e abilita all'esercizio della professione, previa iscrizione al relativo albo professionale. L'equipollenza di diplomi e attestati conseguiti prima del 2001 al diploma universitario di infermiere (ai fini dell'esercizio professionale e dell'accesso alla Programma FIxO 2/17 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 formazione post-base) è sancito dal D. M. 27/02/2000, n. 191. Il Decreto MURST del 2 aprile 2001 determina le classi delle lauree specialistiche universitarie e i rispettivi corsi di laurea di base delle professioni sanitarie. Il codice deontologico è stato approvato dal Comitato centrale della Federazione IPASVI nell' Ottobre del 1999, rivisto in una nuova forma nel febbraio 2009. Livello EQF: VI livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al primo ciclo dei titoli accademici Programma FIxO 3/17 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 2. CHE COSA FA L'INFERMIERE: ATTIVITÀ prende in carico il paziente DESCRIZIONE incontra e accoglie l'utente e la sua famiglia creando una relazione positiva, di fiducia. Comunica con l’utente al fine di osservare le condizioni e di cogliere le necessità dell’utente stesso e pianificare un percorso di cura e assistenza. Identifica, analizza e valuta i bisogni di assistenza, individuando le priorità e l'obiettivo assistenziale. pianifica le prestazioni assistenziali Programma le attività tecniche, relazionali ed educative da realizzare predisponendo piani individualizzati e condivisi per ciascun utente in relazione alla situazione clinica e alle diversità culturali. L' obiettivo è la partecipazione attiva del soggetto al percorso di cura. Pianifica le prestazioni in un contesto di lavoro d’èquipe e multi professionale. fornisce le prestazioni assistenziali Applica gli interventi tecnici, relazionali ed educativi previsti dal piano assistenziale garantendo la massima accuratezza nelle prestazioni e cercando di ottimizzare l’impiego delle risorse materiali e umane a disposizione. Si fa garante della corretta applicazione delle prescrizioni mediche e documenta nella cartella infermieristica le prestazioni realizzate. effettua un monitoraggio continuo delle condizioni di salute dell’utente e delle reazioni cliniche ed emotive ai trattamenti, se individua campanelli d'allarme che segnalano l'insorgere di problemi, interviene sul piano assistenziale. Verifica inoltre il corretto funzionamento dei macchinari e l'adeguatezza del materiale di cui si serve. svolge un’attività di promozione di educazione alla salute e alla prevenzione rivolta alla collettività . Persegue l'obiettivo di far emergere nel singolo utente e nei famigliari le energie e le risorse necessarie ad affrontare la situazione di malattia. valuta e monitora l'impatto delle attività assistenziali educa il paziente e i familiari partecipa a percorsi di aggiornamento, forma e gestisce il personale di supporto con cui collabora Programma FIxO si aggiorna acquisendo i crediti ECM (educazione continua in medicina) )richiesti alla figura professionale, sviluppa l’agire sulla base delle E.B.N. (Evidenze Scientifiche partecipa ai percorsi formativi delle figure di supporto, offre la propria disponibilità per seguire i tirocini degli studenti e dei neo assunti. Interagisce con l’èquipe nell’analisi e nella formulazione di soluzioni ai problemi, favorendo il confronto tra colleghi e con le altre figure professionali . 4/17 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 3. DOVE LAVORA Dove lavora? Ambienti e organizzazione L'INFERMIERE può lavorare in: - Enti pubblici Aziende Sanitarie Locali (ASL) Aziende Ospedaliere (AO) IRCCS Strutture di ricovero e di cura pubbliche - Privato Strutture private Grandi Aziende ONLUS - Libera professione ASL All'interno dell'Asl l'infermiere può svolgere il proprio lavoro in ambiti e contesti differenti. −Negli −Sul ospedali, le aree di assistenza si distinguono in: assistenza di base (medicina e chirurgia) tecnica (sala operatoria, dialisi, ecc.) critica (rianimazione, terapia intensiva, dipartimenti di emergenza accettazione) aree specialistiche (es. psichiatria, prevenzione, specialità mediche chirurgiche ecc.) e e territorio, nei servizi di: assistenza domiciliare ambulatorio centro prelievi gruppi di cure primarie dipartimenti materno infantili dipartimenti salute mentale dipartimenti per le dipendenze patologiche residenze sanitarie per anziani (RSA) −Cure palliative, presso: hospice (struttura residenziale per pazienti di cure palliative) ambulatorio domicilio STRUTTURE PRIVATE Anche nelle strutture private le aree di assistenza sono classificate come nel pubblico. Esistono tre tipologie di struttura privata: ambulatorio ospedaliero, struttura residenziale o Programma FIxO 5/17 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 semi residenziale. Alcune strutture private sono specializzate nell’offrire assistenza specialistica rivolta a particolari tipi di pazienti (ad es. strutture per anziani, comunità per tossicodipendenti, ecc.). Programma FIxO 6/17 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 4. CONDIZIONI DI LAVORO Quali sono le condizioni di lavoro? Contratti, relazioni, tempi L'INFERMIERE si trova continuamente a contatto con la malattia e con la sofferenza degli altri, utenti e familiari, cui deve offrire un supporto emotivo riuscendo a gestire il proprio coinvolgimento ASL – STRUTTURE PUBBLICHE L'INFERMIERE viene assunto come dipendente mediante concorso pubblico. In base al reparto e al ruolo ricoperto può lavorare seguendo turni orari (turnista) o avere un orario fisso. Opera in un contesto organizzativo d’èquipe coordinato da un coordinatore infermieristico abilitato. La figura del coordinatore è fondamentale per il buon funzionamento del lavoro di gruppo. Attualmente visto l’intensificarsi delle competenze infermieristiche e la complessità delle strutture organizzative in cui gli infermieri operano, alcune realtà hanno dedicato attenzione al tema del “benessere organizzativo” predisponendo servizi per i dipendenti volti a supportare la presa in carico dei pazienti, la gestione dei rapporti con colleghi, coordinatori e superiori, la conciliazione lavoro-famiglia, ecc. ASSISTENZA DOMICILIARE L'infermiere domiciliare, a differenza dell'ospedaliero, lavora prevalentemente da solo. Agisce seguendo indicazioni e prescrizioni del medico di base, con il quale concorda il numero e la frequenza di visite dell’infermiere di cui il paziente necessita, e al quale comunica eventuali cambiamenti di condizioni fisiche o l'insorgere di nuove necessità. Non potendo garantire una presenza costante a domicilio, l'infermiere delega importanti funzioni assistenziali ai caregiver (famigliari, amici, conoscenti) del paziente. Dal punto di vista della responsabilità questo è un aspetto particolarmente delicato: è responsabilità dell'infermiere accertarsi che le prescrizioni mediche siano effettuate con la massima correttezza e anche assicurarsi che i caregiver comprendano come gestire l'assistenza al paziente nel tempo che intercorre tra una visita e l'altra. All'interno del distretto territoriale, l'assistenza domiciliare è organizzata per aree territoriali, in modo da risparmiare tempo e risorse e per garantire, per quanto possibile, continuità nel rapporto infermiere-utente. Muovendosi con ampi margini di autonomia, l'infermiere territoriale è responsabile del successo o dell'insuccesso di un processo assistenziale. AREA CRITICA I reparti di area critica (rianimazione, terapia intensiva, pronto soccroso) in alcuni casi vedono una riduzione della relazione di scambio con il paziente, perchè versa in condizioni gravissime, oppure, nel caso del pronto soccorso, per i tempi ridotti a disposizione. È competenza dell'INFERMIERE cogliere priorità e bisogni del paziente in Programma FIxO 7/17 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 ogni condizione. Gli infermieri operano in équipe con il medico, con il quale instaurano un rapporto di fiducia reciproca e collaborano con altri professionisti, tra cui medici specialisti, fisioterapista e logopedista. Hanno la responsabilità del funzionamento dei macchinari e del controllo delle scadenze dei materiali utilizzati. Gli infermieri e i medici, in particolar modo se impegnati nei reparti di terapia intensiva, ricevono una formazione specifica per comunicare con i parenti dei pazienti ed eventualmente informare sulle possibilità di espianto degli organi in caso di decesso. Gli infermieri del 118 forniscono prestazioni in base a protocolli stabiliti che devono essere applicati in tempi brevi, gli interventi richiedono prontezza nell'organizzazione e nel coordinamento del lavoro di squadra. Inoltre, operano generalmente in ambienti non protetti, quali possono essere i luoghi in cui avvengono incidenti automobilistici, ecc., dunque con maggiore esposizione ai rischi esterni e con minore disponibilità di apparecchiature e personale. AREE TECNICHE L'INFERMIERE del blocco operatorio può essere: infermiere di sala, infermiere di anestesia, strumentista, addetto alla sterilizzazione. L'infermiere può ricoprire tutte le specificità di ruolo traendone il doppio vantaggio di variare le proprie attività (così che il lavoro risulta più stimolante e attivo) e migliore la qualità del servizio assistenziale offerto. L'infermiere che si occupa della sterilizzazione degli strumenti delle sale operatorie non viene mai a contatto con il paziente. Anche per le altre figure del blocco operatorio l'assistenza al paziente può non essere continuativa: la presa in carico e la valutazione delle condizioni paziente sono concentrati un due incontri (uno precedente ed uno successivo all'intervento), volti comunque a favorire uno stato d’animo di serenità nel paziente. Nei servizi ambulatoriali che non prevedono visite a cadenza regolare (es. sala gessi) non esiste una vera e propria “presa in carico del paziente”. AREA SPECIALISTICA - CURE PALLIATIVE Le cure palliative intervengono quando il paziente termina il percorso di terapia attiva volto alla guarigione, è quindi un'area molto delicata,. Obiettivo delle cure palliative è il trattamento dei sintomi e l'educazione all'accompagnamento alla morte, per il paziente e per i familiari. In realtà gli operatori sostengono che sarebbe necessario intervenire già prima, in fase di terapia attiva, per combattere i sintomi di alcune terapie anti-tumorali, piuttosto che le ansie e le paure legate al percorso della malattia, ma raramente si riesce a garantire questo intervento preventivo (solitamente offerto dall'ambulatorio di cure palliative). Sul territorio, gli interventi a domicilio sono attivati dal medico di base, e sono organizzati in collaborazione con l'assistenza domiciliare ed in particolare con gli infermieri case manager, che si occupano di organizzare l'assistenza integrata. Nel campo delle cure palliative risulta fondamentale la motivazione dell’INFERMIERE perché la presa in carico del paziente e della sua famiglia avviene proprio nel Programma FIxO 8/17 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 percorso più difficile della vita, cioè nell’accompagnamento alla morte. Le figure che interagiscono con l'infermiere sono il medico di cure palliative, che è il principale agente sul territorio, psicologi e fisioterapisti. Si stabilisce inoltre uno stretto contatto con gli ambulatori di oncologia e di fisiatria. La Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI(Federazione Nazionale Collegi Infermieri professionali, Assistenti sanitari, Vigilatrici d'Infanzia) è la maggiore Associazione infermieristica italiana e ha contribuito in modo decisivo alle conquiste professionali della categoria. Programma FIxO 9/17 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 5. COMPETENZE Che cosa deve essere in grado di fare? ATTIVITÀ prende in carico il paziente COMPETENZE - pianifica l'assistenza - - fornisce le prestazioni assistenziali - - - - valuta l'impatto delle attività - - Programma FIxO RISULTATO DELL’ATTIVITÀ incontrare e conoscere il anamnesi dell'assistito, paziente descrizione dei problemi della creare una relazione positiva, persona, relazione di fiducia. di fiducia osservare condizioni e sintomi del paziente fornire informazioni riguardo ai servizi e alle terapie analizzare i bisogni programma condiviso delle assistenziali e individuare le strategie di intervento in base a priorità priorità e linee guida. definire l'obiettivo assistenziale pianificare un'assistenza individualizzata fornire prestazioni accurate prestazione assistenziale basandosi sulle Evidence individualizzata, interventi Based Nursing (cioè tecnici, relazionali ed educativi, effettuando interventi la cui cartella infermieristica. efficacia è comprovata dalle ricerche) e cercando di evitare l'insorgere di complicanze garantire la corretta applicazione delle prescrizioni ottimizzare e gestire al meglio le risorse materiali e umane nei processi di assistenza adattare l'assistenza ai diversi pazienti, ambienti e contesti culturali verificare l'impatto delle efficacia della prestazione ed attività sulla qualità di vita del eventuale intervento in caso paziente di effetti collaterali della monitorare le risposte del terapia o di peggioramento paziente delle condizioni. individuare eventuali complicanze o reazioni negative 10/17 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 educa il paziente, i caregiver e i familiari - - forma e gestisce il personale di supporto con cui collabora - - - Programma FIxO educare il paziente e la sua Miglioramento della qualità di famiglia a gestire le situazioni vita critiche educare il paziente e la sua famiglia alla prevenzione educare la collettività ad uno stile di vita sano Crediti ECM, formazione dei partecipare ad attività di formazione e tirocinio per le giovani infermieri, sviluppo professionale e lavoro d'èquipe figure di supporto e per gli infermieri futuri partecipare ad attività di autoformazione e acquisire crediti ECM sviluppare il confronto e la partecipazione collaborare con i colleghi e le altre figure professionali 11/17 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 Conoscenze Quali conoscenze è necessario avere? Conoscenze specialistiche principali −principi di infermieristica generale e clinica −metodologia infermieristica −metodologia infermieristica basata sulle prove di evidenza (EBM) −chirurgia generale, oncologica e d'urgenza −infermieristica cardiovascolare e respiratoria −infermieristica oncologica −infermieristica psichiatrica −medicina e infermieristica d'urgenza e intensiva −medicina e infermieristica fisica e riabilitativa −elementi di geriatria −elementi di neurologia −anestesiologia e rianimazione −discipline specialistiche legate ai diversi problemi di salute (dermatologia, gastroenterologia, endocrinologia, reumatologia ecc.) −infermieristica pediatrica, ginecologia e ostetricia Conoscenze generali principali −elementi di anatomia, biologia cellulare e genetica −elementi di fisica e biochimica −elementi di istologia −elementi di pedagogia, sociologia e prevenzione alla salute −elementi di psicologia −organizzazione dei servizi sanitari e dell'assistenza −statistica −informatica Programma FIxO 12/17 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 Abilità Che cosa deve saper fare? 10B Abilità specialistiche principali - applicare modalità di presa in carico della persona assistita e della sua famiglia nei diversi contesti assistenziali e tecniche di gestione della comunicazione col paziente applicare tecniche di pianificazione degli interventi di assistenza infermieristica e di erogazione delle prestazioni applicare procedure d’intervento di rianimazione d’urgenza e criteri interpretativi per identificare processi morbosi e manifestazioni cliniche applicare tecniche di rilevazione e di monitoraggio dei bisogni e dello stato di salute psico-fisica del paziente applicare tecniche di somministrazione dei farmaci, procedure per effettuare medicazioni e procedure per eseguire esami strumentali applicare metodi di preparazione ed assistenza per esami diagnostici e interventi chirurgici - utilizzare apparecchi medicali di base e procedure di sanificazione, sanitizzazione e sterilizzazione di ambienti, materiali e apparecchiature - applicare tecniche di supporto all’utente non autosufficiente nel mantenimento delle capacità residue e nel recupero funzionale - applicare modalità di verifica degli interventi sanitari, tecniche di raccolta dati epidemiologici e utilizzare strumenti informatici per la registrazione dei dati relativi agli interventi sanitari Abilità generali principali - - applicare tecniche di rilevazione dei bisogni di assistenza socio-sanitaria applicare tecniche di supporto all'igiene personale e alle attività di mobilizzazione, deambulazione e trasporto dell'utente non autosufficiente applicare tecniche di gestione di interventi di assistenza individuale, adattandosi alle diversità culturali applicare tecniche di interazione con il paziente, di counselling socio-sanitario, dimostrando capacità di identificazione e disidentificazione col paziente applicare tecniche di gestione organizzativa, di pianificazione e di valutazione degli interventi applicare tecniche di analisi dei dati statistici e di redazione documentale applicare tecniche di pronto soccorso Programma FIxO 13/17 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 Comportamenti lavorativi Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare? 11B - - - - Orientamento al cliente/utente, anticipare, riconoscere e soddisfare le esigenze del cliente interno/esterno e predisporre soluzioni personalizzate, efficaci e soddisfacenti dal punto di vista della qualità del servizio reso Autocontrollo-Gestione dello stress, mantenere un adeguato controllo emotivo, essere consapevoli dei propri punti di forza e debolezza, dei propri valori e obiettivi, mantenere la concentrazione anche sotto pressione o in situazioni incerte o impreviste Accuratezza, operare con precisione, minimizzando gli errori e ponendo una costante attenzione alla qualità e al controllo dei risultati del lavoro Affidabilità, mostrare integrità ed essere responsabili di se stessi, agire eticamente, essere irreprensibili, costruire intorno a se un clima di fiducia, ammettere i propri errori, rispettare gli impegni assunti Collaborazione-Cooperazione, lavorare in modo costruttivo e in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi comuni, condividere progetti, informazioni e risorse Flessibilità-Adattabilità, modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo, sapersi adattare ai cambiamenti e alle emergenze, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi Programma FIxO 14/17 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 Percorso professionale C’è un percorso formale? La laurea triennale in Infermieristica abilita all'esercizio della professione, previo superamento dell’Esame di Stato e conseguente iscrizione all'Albo professionale. www.ipasvi.it/ricercaalbo Il diploma di infermiere conseguito presso le scuole per infermieri del precedente ordinamento è equipollente alla laurea. C’è un percorso consigliato? La formazione post-laurea, può indirizzarsi in più direzioni. Master di specializzazione di primo livello, che consentono di acquisire una competenza specialistica in determinati campi: cure palliative, vulnologia, infermiere di famiglia e comunità, infermieristica in area critica, management infermieristico in geriatria, modelli e metodi della tutorship nella formazione e sviluppo delle professioni infermieristiche e ostetrica, sorveglianza e controllo delle infezioni correlate all'assistenza, assistenza infermieristica in sala operatoria e strumentisti, assistenza infermieristica in area pediatrica, assistenza infermieristica in ortopedia e traumatologia. In Piemonte i master sono erogati dal COREP o direttamente dalle facoltà ( link a http://www.formazione.corep.it/master_occupati/index.html ). Per i master fuori regione vedi Master in infermieristica (con link a:http://www.guidamaster.it/ricerca-master/risultatoricerca.html?category_id=62) HU UH Il master in coordinamento abilita al ruolo di coordinatore. La laurea magistrale ha l’obiettivo di formare un professionista in grado di intervenire con elevata competenza nei processi assistenziali, gestionali, formativi e di ricerca, assumendo ruoli di direzione, coordinamento, tutorato, docenza, supervisione e consulenza. Il dottorato di ricerca mira a fornire una cultura scientifica e tecnica avanzata e a dotare i dottorandi degli strumenti metodologici necessari per affrontare in modo autonomo le problematiche della ricerca. Programma FIxO 15/17 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 Come si sviluppa la carriera? La carriera dell'infermiere si sviluppa in senso orizzontale con l'acquisizione dei master di specializzazione, che accrescono le competenze specifiche del professionista, ma che ad oggi non sanciscono un avanzamento di status in termini di retribuzione o carriera. Si può sviluppare in senso verticale diventando Coordinatore: in questo caso è necessario acquisire il titolo di Master in coordinamento ( http://www.coordass.formazione.corep.it/coordass10/ )e partecipare al concorso per Coordinatori. Ulteriore possibilità di sviluppo di carriera in senso verticale è il passaggio alla Dirigenza. HU Programma FIxO UH 16/17 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 6. INFO Per saperne di più Volumi - Giorgino E., Tousijn W., 2003, Attraversando terre incognite: una sfida per la professione infermieristica , Collana Salute e Società, Franco Angeli, Milano. - Moiset C., Vanzetta M., Vallicella F., 2003, Misurare l'assistenza: un modello di sistema informativo della performance infermieristica, McGRaw-Hill, Milano. Riviste - L'infermiere, notiziario aggiornamenti professionali, Organo ufficiale della Federazione Collegi, IPASVI. - Salute e società, Franco Angeli. - www.unpisi.it , Federazione nazionale Collegi - medtriennalito.campusnet.unito.it , sito dell'Università di Torino per i corsi triennali afferenti alla Facoltà di medicina e Chirurgia - medtriennalisl.campusnet.unito.it, sito dell'Università di Torino per i corsi triennali afferenti alla Facolta di Medicina e Chirurgia San Luigi - www.medicina.unito.it sito della Facoltà di medicina e Chirurgia - www.privatassistenza.it , Rete nazionale di assistenza domiciliare - http://www.formazione.corep.it/master_occupati/index.html Siti Programma FIxO 17/17