Anestesia generale Ricordate sempre che… Scelta del tipo di
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Anestesia generale Ricordate sempre che… Scelta del tipo di
29/04/2014 Anestesia generale L’anestesia generale o narcosi è uno stato farmacologicamente indotto, temporaneo e reversibile. Il fine dell’anestesia generale è quello di indurre uno Prof. M Scafuro 0.5 CFU seminario interattivo 0.5 CFU internato elettivo stato di completa perdita di coscienza, con soppressione di ogni tipo di sensibilità. I caratteri della narcosi, quindi, sono quelli di indurre uno stato di: anestesia, analgesia, amnesia, acinesia, areflessia ed atonia. Ricordate sempre che… Scelta del tipo di Anestesia …l’ Anestesista cura il paziente chirurgico nel: Questa dipende da un’adeguata valutazione preoperatoria del paziente, in cui vanno considerati: Preoperatorio Il tipo di intervento chirurgico Intraoperatorio Comorbidità Postoperatorio Precedenti interventi chirurgici ed eventuali Scaricato da www.sunhope.it complicanze 1 29/04/2014 Le tecniche Anestesia generale bilanciata Le tecniche a nostra disposizione sono molteplici: Tecnica molto utilizzata che sfrutta l’azione combinata di farmaci somministrati per via endovenosa e di anestetici inalatori. Anestesia bilanciata TIVA TCI TIVA vs TCI Fisiopatologia cerebrale Sono entrambe delle tecniche che sfruttano la somministrazione per via totalmente endovenosa, ma nella TCI, questa, viene effettuata con una metodica computerizzata ed in essa si considera non la quantità dei farmaci in sé, bensì la loro concentrazione ematica. Scaricato da www.sunhope.it 2 29/04/2014 Peso 1350 Kg (2-3% del peso corporeo) Consuma il 20% dell’O2 totale 3,5 - 4 ml/100g/min (CMRO2) 50% CMRO2 = consumo di ossigeno funzionale (elettrogenesi e sintesi di neurotrasmettitori). 50% CMRO2 = consumo basale per la sopravvivenza della cellula (integrità delle membrane citoplasmatiche e Il cervello è privo di riserve di O2, è povero in riserve di glucosio e ATP e non è in grado di ridurre il suo consumo basale di O2 (salvo in ipotermia); Dipende totalmente da un apporto continuo ed è molto sensibile ad ogni riduzione o sospensione di O2 (ipossiemia/anossiemia) o di O2 e glucosio (ischemia). mitocondriali, BEE). Consuma il 25% del glucosio 5 mg/100g/min (CMRgl) e il 95% del metabolismo cerebrale è aerobio; 5% in anaerobiosi La scatola cranica è occupata per l’80 % dal parenchima cerebrale, il 10% dal liquor e il 5% dal volume sanguigno. Il cranio può essere quindi considerato come una sorta di scatola rigida riempita di fluido ed è un sistema dinamico in quanto l’aumento di volume di uno dei compartimenti è compensato dalla riduzione di volume degli altri due Il compartimento ematico è il più sensibile a: emodinamica sistemica (autoregolazione) Autoregolazione del flusso ematico cerebrale FEC è mantenuto costante a 50 ml/100g/min FEC varia secondo: attività mentale (metabolismo cerebrale) strutture anatomiche e i tipi istologici (materia grigia 80 ml/100g/min, materia bianca 20 ml/100g/min) ventilazione alveolare (PaCO2) Il FEC dipende essenzialmente da: la pressione di perfusione cerebrale metabolismo cerebrale La pressione di perfusione cerebrale è definita come la differenza tra la temperatura Il FEC è mantenuto costante per valori di 60 mmHg<PAM< 150 mmHg (PPC) e la resistenza vascolare cerebrale (RVC) pressione arteriosa media (PAM) e la pressione intracranica (PIC) per valori superiori o inferiori, dipende direttamente dalla PAM Scaricato da www.sunhope.it 3 29/04/2014 Effetto della CO2 sul FEC La CO2 è il più potente agente vasomotore cerebrale Un abbassamento della PaCO2 da 40 a 20 mmHg causa una riduzione del 50% del FEC Al contrario un aumento della PaCO2 da 40 a 80 mmHg causa un raddoppio del FEC La PAM è scarsamente modificata dalla PaCO2 Quindi la PaCO2 agisce principalmente sul VSC e sulla PIC Effetto dell’O2 sul FEC Quando la PaO2 diviene inferiore a 50 mmHg si ha un aumento del FEC per mantenere l’apporto O2 Contemporaneamente si verifica un aumento della PIC e del VSC. Per il cervello l’apporto d’ossigeno è cruciale. Esso è normalmente di 10 ml/100g/min. Questo apporto può ridursi a valori molto bassi senza lesione cerebrale (2 ml/100g/min, limite di sopravvivenza) ma con scomparsa dell’attività elettrica. Effetti della temperatura sul CMRO2 e FEC Per riassumere… La CMRO2 aumenta del 7-8% per °C supplementare di temperatura corporea e inversamente. L’ipotermia causa l’isoelettricità a circa 20°C. A differenza degli anestetici essa arriva a ridurre non solo l’attività elettrofisiologica ma anche quella neuronale omeostatica con evoluzione verso la morte cerebrale. L’ipertermia ha influenza opposta: o tra 37 e 42°C ↑ FEC e ↑ CMRO2 o oltre 42°C calano drammaticamente indicando la soglia dell’effetto tossico. Scaricato da www.sunhope.it 4 29/04/2014 Dinamica del LCR Relazione pressione-volume Il liquor è secreto attivamente dai plessi corioidei Un aumento del volume endocranico determina una (energia dipendente) Viene riassorbito passivamente (per effetto della sua pressione idrostatica) dai corpuscoli del Pacchioni riduzione del VSC e del Liquor mantenendo una pressione di perfusione efficace Un ulteriore aumento del volume endocranico causa una ipertensione endocranica che mette in pericolo la perfusione cerebrale ed aumenta il rischio di un’erniazione Il tasso di secrezione del LCR è dell’ordine di 0,35 ml/min; esso è uguale al tasso di riassorbimento e il bilancio è nullo. Curva pressione-volume Uno dei principali obbiettivi dell’anestesista in neurochirurgia è evitare l’aumento di volume dei diversi compartimenti intracranici ed in particolare del volume sanguigno cerebrale, che risente dell’azione degli anestetici e dalla CO2, per mantenere un’adeguata PPC Scaricato da www.sunhope.it 5 29/04/2014 Volemia ed apporto di liquidi Iniziamo a parlare di… La somministrazione di liquidi deve tener conto dei pericoli che sono: ipervolemia, con potenziale aumento dei volumi ematico cerebrale e interstiziale e le loro conseguenze sulla PIC; ipovolemia, più pericolosa, con potenziale ischemia cerebrale per ↓ PPC e ↓ trasporto di O2, ↑ PIC per vasodilatazione riflessa; modificazioni dell’equilibrio elettrolitico (Na+, K+). …NEUROANESTESIA Tumori cerebrali Ernie del disco Morbo di PRINCIPALI CAUSE Parkinson DI NEUROPROTEZIONE MAV INTERVENTO NEUROCHIRURGICO Epilessia Aneurismi Traumi cranici Scaricato da www.sunhope.it OBIETTIVI DELLA NEUROANESTESIA Fratture craniche FLUSSO EMATICO STABILE Minore rischio di ischemie ed emorragie CERVELLO DETESO Maggiore facilità di accesso al sito operatorio RECUPERO RAPIDO Pronta valutazione neurologica Ascessi cerebrali 6 29/04/2014 I 4 obbiettivi del neuroanestesita 1. preservare durante l’intervento i territori cerebrali indenni applicando una neuroprotezione e vegliando sulla stabilità cardiovascolare; 2. preservare l’autoregolazione del FEC nei confronti della PAM nonché la vasoreattività cerebrale alla CO2; 3. ottenere una detensione cerebrale ottimale associando: ↓ CMRO2 iperventilazione moderata (PaCO2 di 30-35 mmHg); ↓ FEC mantenimento rigoroso della PPC; osmoterapia; drenaggio del LCR; NEUROPROTEZIONE ↓ VSC; 4. assicurare un risveglio precoce che permette una valutazione neurologica come monitoraggio della fase postoperatoria, al fine di individuare senza ritardi una complicanza focale. Si definisce come un trattamento o un atteggiamento che precede l’aggressione attesa. Nella neuroprotezione si tende a raggiungere il miglior equilibrio tra consumo e apporto di O2 al cervello, e quindi, l’omeostasi e il rilassamento cerebrale al fine di prevenire le complicanze ischemiche cerebrali da meccanismo secondario. In breve, una PPC > 70 mmHg (con una PaO2> 100 mmHg) associata a un cervello ben deteso rappresentano i due elementi chiave della protezione cerebrale peroperatoria. Scaricato da www.sunhope.it Strategie di neuroprotezione dall’insulto ischemico/ipossico • Aumento del CBF nel territorio ischemico • Riduzione del metabolismo cerebrale • Riduzione della pressione intracranica (ICP) • Inibizione dell’accumulo di acido lattico • Inibizione dell’attività di neurotrasmettitori eccitatori • Prevenzione dell’azione degli ioni Ca++ • Inibizione della lipidoperossidazione e dell’azione scavenging dei radicali liberi 7 29/04/2014 Le frecce a nostra disposizione… Ipotermia ● Moderata ipotermia (29-32 ºC) ● Mite ipotermia (33-36 ºC) Entrambe producono un effetto protettivo sul danno cellulare in pazienti con aumento della PIC ed ischemia cerebrale. Rallentamento dei processi biochimici cerebrali: metabolismo cellulare, rilascio di neurotrasmettitori eccitatori, inibizione dell’accumulo dei prodotti della lipidoperossidazione e della liberazione di radicali liberi. Altri studi indicano un risparmio di FEC prevenendo iper/o ipoperfusione post-ischemica e formazione di edema. Studi clinici su pz con trauma cranico, sindrome post-arresto, e stroke, indicano che il deficit neurologico così come la mortalità sono significativamente ridotti dall’applicazione di ipotermia moderata entro 6/24h dall’insulto e mantenuta per 24-48h Nimodipina • Vasodilatazione cerebrale • Prevenzione vasospasmo • Ridotto afflusso di Ca++ • Riduzione metabolismo degli acidi grassi • La nimodipina migliora l’outcome nell’uomo in stroke acuto, se infusa entro 12h dall’inizio dei sintomi • La nimodipina può migliorare l’outcome nell’ESA. L’ipotensione tuttavia può invertire gli effetti neuroprotettivi Scaricato da www.sunhope.it Superossido dismutasi (SOD) È uno scavanger fisiologico di radicali liberi che in studi su colture cellulari si è dimostrato un potente inibitore dello stress ossidativo cellulare. Scarsa penetrazione attraverso la barriera ematoencefalica e le membrane cellulari. Quindi coniugata con glicoleolietilenico (PEG) La PEG-SOD in pz con trauma cranico ha ridotto la mortalità. In pz con rottura di aneurisma ha ridotto il deficit neurologico quando somministrato ad alte dosi 8 29/04/2014 Decompressione chirurgica • Evacuazione rapida di lesione epidurale, subdurale e/o parenchimale • Craniectomia decompressiva per ipertensione refrattaria a seguito di trauma cranico, arresto cardiaco con RCP, stroke Infusione di fluidi GLUCOSATE o Ufficialmente vietate in neuroanestesia. o Il glucosio attraversa tutte le membrane richiamando H2O per effetto osmotico, quindi viene rapidamente metabolizzato. o L’H2O resta nelle cellule cerebrali. • Studi clinici storici, osservazionali, indicano che un’ampia craniectomia fronto-temporo-parietale, combinata con un patch di dura, riduce la mortalità e migliora gli esiti neurologici in particolare nei pz giovani CLORURO DI SODIO o Il glucosio durante un’ischemia cerebrale, attraverso la via anaerobia, causa un aumento del lattato. Quest’ultimo attira H2O e ulteriormente abbassa il pH della cellula. COLLOIDI o Le idrossietilamidi al 6% (HEA) hanno una ripercussione assai scarsa sulla coagulazione. o Gli ioni e le molecole ionizzate passano con difficoltà attraverso la BEE quando questa è intatta. o La soluzione fisiologica (NaCl 0,9%), leggermente iperosmotica (304 mOsm/kg) (osmolalità misurata in contrasto con l’osmolarità calcolata, che è di 308 mOsm/l), in neuroanestesia è il cristalloide di scelta. Scaricato da www.sunhope.it o Nel cervello sano si è stabilito con certezza che la pressione oncotica non svolge praticamente alcun ruolo sull’edema cerebrale. o Nel cervello danneggiato, persiste una controversia sull’uso di colloidi e cristalloidi in neuroanestesia. o Tuttavia, non esiste alcuna ragione per non infondere colloidi nel blocco operatorio quando ciò è indicato. 9 29/04/2014 MANNITOLO ↓ il volume cerebrale in caso di edema per ↓ H2O nelle zone dove la BEE è normale per gradiente osmotico. SOLUZIONE IPERTONICA o Salina al 7,5% ha lo stesso effetto del mannitolo sul cervello. ↑ FEC per fenomeno reologico ( ↓ viscosità del sangue) ↓ diametro dei vasi e dunque ↓ VSC; o Il vantaggio di questa soluzione è un effetto di riempimento autoregolazione per accoppiamento CMRO2-FEC, legata alla viscosità, che vascolare e di aumento della pressione arteriosa. porta a vasocostrizione riflessa. Temporaneamente ↑ volume circolante e ↑ PVC. o Ciò è particolarmente indicato nella chirurgia in urgenza di pazienti ipovolemici. È controindicato nei pz con grave insufficienza cardiaca e renale, e quando l’osmolalità è superiore a 320 mOsm/Kg. Ricordate che… Farmaci utilizzati in neuroanestesia In chirurgia intracranica si raccomanda una Endovenosi Inalatori Midazolam Sevoflurano osmolalità ematica normale, o leggermente aumentata attorno a 280 mOsm/kg per mantenere costantemente un gradiente tra compartimento vascolare e cervello Scaricato da www.sunhope.it Atropina Fentanyl Propofol Remifentanyl Cisatracurio Rocuronio-Sugammadex 10 29/04/2014 Midazolam (Ipnovel) Benzodiazepina , potenziamento recettore GABAA Emivita plasmatica 2-3 ore Può essere somministrato per via endovenosa, Atropina Tropan-alacaloide ad azione antimuscarinica Emivita plasmatica 2 ore intramuscolare, rettale e per os Grazie alla sua liposolubilità si distribuisce rapidamente nei diversi tessuti, principalmente a quelli ad alta perfusione (cervello) Metabolizzato a livello epatico ed escreto attraverso le urine Grazie alle sue proprietà trova grande uso in anestesia (sia per la premdeicazione (effetto ansiolitico) che per indurre la sedazione (ipnotico) ed amnesia Può essere somministrato per via endovenosa, rettale e Fentanyl (Fentanest) Propofol (Diprivan) Oppioide, derivato sintetico della miperidina, agonista Acido organico debole, formulato come emulsione dei recettori µ Emivita plasmatica 20-30 min Può essere somministrato per via endovenosa e transdermica (cerotto al Fentanyl) Elevato volume di distribuzione, risente molto del primo passaggio polmonare Metabolizzato a livello epatico Ha un’importante azione antidolorifica, circa 50-100x maggiore della morfina, ha anche un effetto sedativo Scaricato da www.sunhope.it per os Biodisponibilità del 25% Metabolizzato a livello epatico ed eliminato per il 50% attraverso le urine Utilizzata soprattutto per ridurre le secrezioni e per prevenire la bradicardia riflessa lipidica con azione modulatoria positiva sui GABAA Emivita plasmatica 30-60 min Somministrato per via endovenosa Metabolismo epatico ed extraepatico, grazie alla sua elevata clearance metabolica può essere somministrato in infusione continua Ha una azione ipnotica, indotta in circa 90-100 sec, in infusione continua viene usato per il mantenimento. Determina anche amnesia 11 29/04/2014 Remifentanyl (Ultiva) Oppioide, congenere del Fentanyl Emivita plasmatica 1-10 min Può essere somministrato per via endovenosa in infusione continua Cisatracurio (Nimbex) Curaro non depolarizzante Emivita 20-30 min Si somministra per via endovenosa Elevato volume di distribuzione, ha una forte metabolismo Viene preferito nell’anestesia dei pazienti anziani o extraepatico, risente meno del primo passaggio polmonare Ha azione antidolorifica e sedativa Il vantaggio nel suo uso è la grande maneggevolezza intraoperatoria, dalla mancanza di accumulo anche dopo lunga infusione e dalla minima depressione respiratoria postoperatoria con IR perché metabolizzato attraverso la reazione di Hoffman Determina rilassamento del muscolo scheletrico e permette di ottenere le condizioni soddisfacenti per l’intubazione in circa 3 min Rocuronio (Esmeron) Sugammadex (Bridion) Curaro non depolarizzante di tipo amminosteroideo Emivita plasmatica 60-80 min Si somministra per via endovenosa Biodisponibiltà del 100% Metabolismo epatico, escreto tramite bile ed urine Si tratta di un farmaco ad azione miorilassante ad azione periferica, antagonista nicotinico Determina rilassamento del muscolo scheletrico e permette di ottenere le condizioni soddisfacenti per l’intubazione in pochi in circa 60-70 secondi, se somministrato in 5 sec Derivato della γ-ciclodestrina Scaricato da www.sunhope.it Emivita plasmatica circa 2 ore Si somministra per via endovenosa Escreto immodificato per via renale Agisce come antidoto del rocuronio, incapsulando la molecola del curaro, agendo in maniera molto rapida (1,5-2 min) 12 29/04/2014 E se il sugammadex non c’è?! Decurarizzazione Sevoflurano (Sevorane) Neostigmina, inibitore dell’aceticloinesterasi, agisce Anestetico della classe degli alogenati aumentando la concentrazione di acetilcolina Atropina, grazie alla sua azione antimuscarinica, impedisce l’attivazione dei recettori muscarinci Somministrato per via inalatoria grazie ad un vaporizzatore (liquido a temperatura ambiente) È indicato per l’induzione ed il mantenimento dell’anestesia, avendo affetto ipnotico ed amnesico Scaricato da www.sunhope.it 13 29/04/2014 Altri farmaci di uso comune Antidolorifici (tramadolo, ketorolac, paracetamolo…) Antibiotici (cefazolina, vancomicina…) Antiemetici (metoclopramide, granisteron…) Antiacidi (ranitidina…) Protocollo (1) Generale bilanciata Induzione Propofol 1-2 mg/kg e.v. Fentanyl 1-2 µg/kg e.v Atropina 0,02 mg/kg e.v. Rocuronio 0,6-1,2 mg/kg e.v. o Cisatracurio 0,1-0,2 mg/kg e.v α2-agonisti (clonidina) Diuretici (furosemide…) Cortisonici (betametasone…) Broncodilatatori (salbutamolo) TIVA Premedicazione Midazolam 5mg s.l. Induzione Propofol 1-2 mg/kg e.v. Remifentanyl 0,5 µg/kg/min e.v. Atropina 0,02 mg/kg e.v. Rocuronio 0,6-1,2 mg/kg e.v. o Cisatracurio 0,1-0,2 mg/kg e.v Protocollo (2) Generale bilanciata TIVA Mantenimento Sevoflurano 1% 1 <MAC<1,5 Remifentanyl 0,25 µg/kg/min Rocuronio 10 mg ogni 30 min o Cisatracurio 10 mg ogni 30 min Mantenimento Propofol 0,025-0,2 mg/kg/min Remifentanyl 0,25 µg/kg/min Rocuronio 10mg ogni 30 min o Cisatracurio 10 mg ogni 30 min Ma perché la TIVA ha un’azione neuroprotettiva?! Decurarizzazione Sugammadex 2-4 mg/kg e.v. o Neostigmina 2mg + Atropina 0,5 mg e.v. Scaricato da www.sunhope.it 14 29/04/2014 ANESTETICI ANESTETICI ENDOVENOSI INALATORI Propofol Determina una rapida e piacevole perdita di coscienza • • • • • CMR CBF CBV ICP SCO2 • • • • • CMR RVP CBF CBV ICP SCO2 con risveglio completo rispetto ad altre sostanze usate. Risulta, pertanto, particolarmente indicato in neuroanestesia. Remifentanyl Sinergismo Propofol-Remifentanyl Elevata potenza e maneggevolezza Riduzione del dosaggio di propofol Non dà fenomeni di accumulo, può essere utilizzato in Maggiore stabilità emodinamica pazienti con insufficienza renale ed epatica Minima depressione respiratoria Rapido risveglio Riduzione del riflesso della tosse durante l’estubazione Riduzione di nausea e vomito post-operatori (dovuti ad un aumento della pressione intracranica) Scaricato da www.sunhope.it 15 29/04/2014 Ecco un nostro studio! Obbiettivo Valutazione dell’impatto emodinamico della TIVA rispetto all’anestesia bilanciata in pazienti con patologie del SNC sottoposti ad intervento neurochirurgico. Materiali e metodi Cos’è l’ASA? Settembre 2012-ottobre 2013 D.A.S. di Neurochirurgia della S.U.N. c/o C.T.O. 65 pazienti (31 ♂ e 34 ♀) Criteri di inclusione: ASA II e III, età compresa tra 35 e 75 anni, peso corporeo tra i 55-100 kg, patologie del SNC di interesse neurochirurgico Criteri di esclusione: ASA I e IV Scaricato da www.sunhope.it 16 29/04/2014 Protocollo Monitoraggio Il protocollo utilizzato è quello descritto in precedenza INDUZIONE Gruppo A (32 pz) Fentanyl in bolo 1 g/kg Propofol 2 mg/kg Gruppo B (33 pz) Remifentanyl in infusone continua 0,5 g/kg/min Propofol 2 mg /kg MANTENIMENTO Sevoflurano 1% (1<MAC<1,5) Remifentanyl 0,25 g/kg/min Remifentanyl 0,25 g/kg/min Propofol 0,25 mg/kg/min A tutti i pazienti: • Rocuronio 0,6 mg/kg e richiami di 10 mg ogni 30’ •Ventilazione meccanica IPPV 50% O2 e 50% aria medicale INVOS 4100 •FC •NIPB •SPO2 •ECG •ETCO2 •TC •SVV% (Vigileo) •rSO2 (ossimetro cerebrale INVOS 4100) Tempo di apertura spontanea degli occhi Il sistema, INVOS 4100, consta di un doppio sensore monouso o Tempo di pronuncia del nome Scaricato da www.sunhope.it MONITORAGGIO CONTINUO Valutazione dello stato neurologico al risveglio Sistema di monitoraggio emodinamico non invasivo, routinariamente utilizzato in neurochirurgia fotodiodo, applicato alla regione frontale del paziente, che emette due fasci di radiazioni luminose nello spettro degli infrarossi (lunghezza d’onda = 730 e 810 nm). Il segnale è processato e proiettato su monitor digitale sotto forma di due diversi indici numerici (per i due emisferi cerebrali), espressivi della rSO2 La valutazione e la corretta interpretazione dei valori dell’rSO2, durante interventi di varia tipologia, permette di individuare per tempo riduzioni del flusso ematico cerebrale regionale e di porre in essere vari interventi correttivi atti a scongiurare danni ipossici cerebrali: incremento della FiO2 al 100%, incremento della CO2, incremento della PAM, della profondità dell’anestesia, se in anestesia generale, trasfusioni di emazie concentrate, in caso di decremento dell’ematocrito, a valori inferiori al 20% MISURAZIONE AD INTERVALLI DI 5 MINUTI Capacità di pronunciare la data corrente Capacità di contare da 1 a 15 Capacità di contare da 15 a 1 Capacità di elencare 10 differenti animali Ai parametri considerati sono stati attribuiti dei punteggi. PUNTEGGIO MAX FINALE = 50 punti PUNTEGGIO MIN FINALE = 10 punti 17 29/04/2014 Risultati GRUPPO A • • • • • • • FC media E.S. = 82,5 3,2 PAM E.S. = 72 3 SPO2 media = 98% EtCO2 media = 34 TC media E.S. = 36,1 0,4 SVV% * = 12 rSO2 = <5% vs valori basali • Punteggio medio test = 36 GRUPPO B • • • • • • • FC media E.S. = 81,3 2,2 PAM E.S. = 76 2 SPO2 media = 99% EtCO2 media = 32 TC media E.S. = 36,3 0,5 SVV% * = 13 rSO2 = >5% vs valori basali • Punteggio medio test = 43 * v.n. in caso di ventilazione meccanica controllata : < 10-15% rSO2 Stimolazione Tattile-Dolorifica > 5% rispetto ai valori basali Scaricato da www.sunhope.it 18 29/04/2014 Conclusioni Andamento della rSO2 % vs valori basali 100 La metodica TIVA, rispetto all’anestesia bilanciata, garantisce: 90 80 GruppoA 70 GruppoB 60 50 rSO2 iniziale rSO2 media rSO2 finale • maggiore stabilità emodinamica • minor rischio di ipoperfusione degli organi vitali • minori complicanze sia intra intra-- che postpostoperatorie. ATTO ANESTESIOLOGICO COME ATTO DI NEUROPROTEZIONE “E in ogni luogo dove andrete, sarà per il sollievo dei malati. E non desistete dal prestar loro attenzione, e ascoltate i loro problemi!” Ippocrate Scaricato da www.sunhope.it 19