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Mirto school presentation

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Mirto school presentation
Presentazione
della scuola
Mirto
“ Nel centro educativo intendiamo sia riflettere che agire”
Danilo Dolci
La storia della scuola Mirto rappresenta un grande contributo alla
ricerca internazionale nell’ambito dell’educazione sviluppato da
Danilo Dolci.
Danilo Dolci è stato un sociologo, educatore, attivista non-violento e
poeta, giunto in Sicilia all’inizio degli anni ’50. Nel corso della sua
vita, Dolci ha lavorato da vicino con gente oppressa ed emarginata
della Sicilia occidentale, studiandone le possibili vie per giungere ad
una loro potenziale trasformazione sociale democratica.
Dolci ha avuto un ruolo molto rilevante nella lotta contro il sistema
mafioso-clientelare perché ha legato la propria vicenda umana alla
causa delle aree disagiate di Trappeto e Partinico (in provincia di
Palermo).
L’Approccio Maieutico Reciproco (AMR), sviluppato da Danilo Dolci, è al centro del suo prestigioso
lavoro sociale ed educativo. Questo approccio fa riferimento ad una nota metodologia di ricerca e di
autoanalisi dialettica e che Dolci ha testato a partire dagli anni ’50. L’approccio promuove un tale senso di
responsabilità tra le persone da potere essere definito “un processo di esplorazione collettiva che considera le
esperienze e le intuizioni degli individui come punti di riferimento”.
Il progetto educativo della scuola Mirto ha avuto inizio nel 1970 al fine di sperimentare l’AMR nel campo
dell’educazione e per soddisfare le richieste di alcune madri circa la realizzazione di un luogo dove i
bambini potessero andare a socializzare e ad imparare. Perfino la scelta della location per il centro è parte
fondamentale di questa storia.
Dolci ha collaborato con gli educatori più influenti al mondo, tra cui Paulo Freire e Johan Galtung. Ha inoltre
lavorato in stretto contatto con studenti e genitori per provare un nuovo sistema educativo che si servisse del
suo approccio, incentrandolo sui bisogni e sulle motivazioni della gente. Per comprendere al meglio i bisogni
delle persone e per valorizzare le risorse presenti in ognuna di esse, Danilo poneva loro molte domande. Per
esempio, anche con i bambini faceva lo stesso, così, prima di iniziare a progettare la costruzione del centro
educativo, Danilo ha chiesto ai bambini cosa avessero bisogno per sentirsi a proprio agio in un luogo dedicato
a loro. I piccoli hanno risposto di volere trovarsi vicino al mare, alla montagna o al fiume, ma soprattutto
volevano che il centro si trovasse in campagna.
Nel Novembre del 1970, 10 ettari di terreno immersi nella campagna siciliana sono stati ufficialmente acquisiti.
All’architetto Giorgio Stokel era stato richiesto di concepire il lavoro, ma solo in seguito a dei chiarimenti di
Danilo su dei punti particolari. Nel concetto educativo di Dolci, era fondamentale ricevere input appropriati per
attivare vari livelli di scoperta e di abilità, così di raggiungere una soddisfacente crescita personale.
Il Centro Educativo Mirto è stato progettato soprattutto allo scopo di mettere in atto il concetto di educazione nonformale e non convenzionale, e per offrire ai bambini la possibilità di avere un continuo contatto con la natura. Dei
bambini è stato considerato il punto di vista del mondo, mentre la struttura del nuovo centro è stata adattata ai loro
bisogni.
Il centro è stato ideato per fornire l’intero ciclo di formazione, dall’asilo alle superiori, con attività sportive
e tecniche comprese. Tuttavia, l’unico edificio costruito è stato quello dedicato all’asilo. Gli interni non
presentano delle forme convenzionali: le finestre sono ad altezza bambino, in modo che i piccoli riescano a
guardare fuori, i corridoi assomigliano a delle stanze circolari, con molti accessi alle classi. Queste fungono da
punti di incontro, e al loro interno i banchi e le sedie vengono spostati a seconda delle attività.
In questo centro Danilo Dolci e i suoi collaboratori hanno cercato di mettere in pratica l’AMR, nell’ambito
dell’educazione. Con gli educatori Dolci ha condiviso le proprie esperienze di sociologo, poeta e musicista. Per un
lungo arco di tempo il centro è stato ritenuto un luogo d’eccellenza da educatori provenienti da tutto il mondo, ma
in Sicilia le difficoltà non mancano mai. Infatti, anche se nel 1983 il centro educativo Mirto è stato riconosciuto
Scuola Pubblica Sperimentale dalle autorità, dopo pochi anni è andato incontro ad un rapido declino, per
interruzione dei finanziamenti. L’edificio è stato venduto alla pubblica amministrazione, con la conseguente
chiusura del centro.
Oggi l’edificio è nuovamente attivo, anche se è diventato una scuola, comprendente asilo ed elementari, che
segue il curriculum ministeriale. La Comunità Europea finanzierà la ristrutturazione dell’edificio e la bonifica
dell’area ad esso circostante. Recentemente alcuni insegnanti hanno cercato di arricchire le loro attività con
l’esperienza di Danilo Dolci, manifestando interesse verso il suo approccio “buttom-up.
La scuola Mirto per il progetto SUSTAIN
La scuola Mirto è stata scelta per realizzare le attività del progetto SUSTAIN per la sua storia e la rilevanza
nel campo dell’educazione. Eventi passati e future possibilità rappresentano un contributo di grande valore
per il progetto. La storia di questa scuola,la sua costruzione e la location sono fortemente legate alle questioni
dello Sviluppo Sostenibile, Cittadinanza e Democrazia Mondiale, Diritti Umani, Pace e Giustizia,
Responsabilità Globale e Locale.
In occasione del III meeting del progetto tenutosi a Palermo, il team di SUSTAIN ha partecipato alla Sagra
dell’Olio, che ha avuto luogo presso la scuola Mirto, Venerdì, 9 Novembre.
Con la Sagra si conclude il ciclo della raccolta delle olive e della produzione dell’olio. Questa, che da oltre
10 anni si ripete presso la scuola Mirto, usufruisce dell’ attiva cooperazione di alunni, genitori e operatori
scolastici. All’inizio della giornata sono state presentate danze e rappresentazioni teatrali di ispirazione
folcloristica. Gli studenti della scuola superiore di Palermo, Danilo Dolci ha messo in scena alcuni testi tratti
dai suoi scritti, mentre attorno alla scuola aveva luogo una mostra sui mestieri del passato. L’olio prodotto
dalla scuola e vari prodotti tipici venivano offerti al gran numero dei visitatori della scuola.
L’organizzazione di questo evento ha un rilavante valore educativo per la scuola Mirto. Infatti, grazie alla
esperienza diretta e al contatto con la terra, i bambini rafforzano il senso di appartenenza alla comunità ed
imparano le tradizioni popolari sulla terra e le tecniche per la coltivazione e la raccolta delle olive.
Indubbiamente, la Sagra dell’olio è un vero e proprio esempio di Educazione allo Sviluppo Sostenibile, ed è
per questo motivo che il progetto SUSTAIN si pone l’obiettivo di inserirla tra le Buone Pratiche da
condividere a livello europeo.
Nel pomeriggio, presso la scuola Mirto ha avuto luogo il Workshop locale del progetto SUSTAIN, organizzato
dal Centro per lo Sviluppo Creativo “Danilo Dolci”. Al workshop
hanno partecipato sia esperti, coordinatori e insegnanti dei Paesi partner,
che insegnanti di alcune scuole di Partinico che hanno condiviso
esperienze e abilità riguardanti lo sviluppo sostenibile. La tematica
affrontata e l’approccio non-formale adottato hanno stimolato
l’interesse degli insegnanti e incoraggiato una loro partecipazione
attiva al workshop. Il 9 Novembre è stato importantissimo per il
progetto SUSTAIN perché ha permesso ai partner stranieri di
conoscere da vicino
il contesto educativo locale nell’ambito
dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile, e agli insegnanti locali di
conoscere pratiche e realtà educative europee.
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