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UN CASO DI SINDROME DI LANCE-ADAMS (LAS) AD
UN CASO DI SINDROME DI LANCE-ADAMS (LAS) AD INSORGENZA ACUTA B. Antonini, P. Rainone, L. Ardigò U.O Anestesia e Rianimazione, Ospedale di Manerbio, Azienda Ospedaliera di Desenzano D/G Introduzione Due tipologie di mioclono possono manifestarsi in pazienti sopravvissuti dopo un danno encefalico post-anossico. Una forma acuta, definita stato epilettico mioclonico post-anossico, che insorge entro 48 ore, ha una prognosi sfavorevole. La seconda, definita cronica o sindrome di Lance-Adams (LAS), si manifesta dopo giorni o settimane, ha invece un’evoluzione benigna. La LAS è stata descritta in poco più di un centinaio di casi e tipicamente si manifesta con mioclono d’azione associato ad una coscienza conservata. Caso clinico Descriviamo il caso di una paziente di 45 anni che ha avuto una FV a domicilio. Giunta in Pronto Soccorso in coma, veniva praticata l’ipotermia terapeutica per 24 ore. Alla sospensione dell’ipotermia la paziente manifestava immediatamente mioclono del volto e degli arti superiori, anche spontaneo, ma accentuato dalle stimolazioni tattili e acustiche. Riprendeva quindi la sedazione. Eseguiva un EEG che mostrava una attività lenta senza segni irritativi. Iniziava terapia con Fenitoina sostituita poi da Clonazepam e Valproato. Eseguiva tracheostomia e PEG precoci. Dopo 10 giorni la paziente era cosciente. Veniva dimessa dopo 30 giorni con un Mini Mental Score di 28/30 senza clonie. Conclusioni Abbiamo descritto un caso di LAS ad insorgenza molto precoce, entro 48 ore dall’arresto cardiaco. Ciò induce a considerare la LAS anche in caso di mioclono post-anossico acuto. E’ importante perché una diagnosi rapida ed una terapia precoce possono condizionare la prognosi. Confonderla con lo stato epilettico mioclonico post-anossico può comportare gravi conseguenze quali ipotesi prognostiche eccessivamente sfavorevoli e strategie di trattamento non adeguate.