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Occhi affaticati davanti al computer

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Occhi affaticati davanti al computer
salute & benessere
Occhi affaticati
davanti al computer
L’utilizzo prolungato del computer può provocare
disturbi visivi che è possibile evitare con lenti
occupazionali a profondità di campo
Dott. Matteo Fagnola
Ottico Optometrista
Professore a C. Corso di Laurea in Ottica e
Optometria
Università degli Studi di Milano Bicocca
Prof. Silvio Maffioletti
Centro Studi Ottica Avanzata
L
e persone che utilizzano il
personal computer, per
motivi personali e di lavoro,
spesso lamentano occhi stanchi,
visione sfuocata e bruciore oculare.
La frequenza di questa sintomatologia è in aumento, tanto che
l’American Optometric Association l’ha definita “Computer Vision
Syndrome” (CVS). Diversi recenti
studi evidenziano inoltre che più del
90% degli utilizzatori di PC lamenta questi sintomi, che aumentano
significativamente nei soggetti che
lavorano al computer per più di 4
ore al giorno.
68 novembre/dicembre 2013
Abilità visive inadeguate
La Sindrome da Visione al Computer è una condizione composita,
determinata dalla sovrapposizione
di problematiche oculari, visive e
posturali, e tende a manifestarsi
nelle persone che hanno abilità visive inadeguate a sostenere l’impegno legato all’uso del PC. E’ possibile raggrupparne i sintomi in due
grandi gruppi: sintomi interni ed
esterni. I primi includono bruciore,
irritazione, lacrimazione, secchezza,
e sembrano legati a problematiche
di scarsa lacrimazione. I secondi
comprendono invece affaticamento
FILODIRETTOCONLAREDAZIONEsTELEFONOsn
La Sindrome da
Visione al Computer
comprende sintomi come
affaticamento oculare,
mal di testa, doppia
visione, sfuocamento,
bruciore, lacrimazione o
secchezza degli occhi
oculare, mal di testa, dolore oculare, doppia visione, sfuocamento, e
risultano generalmente legati a problemi visivi in senso stretto (rifrattivi,
accomodativi o binoculari).
Un problema visivo non corretto
aumenta quindi l’incidenza dei sintomi legati alla CVS: l’Ipermetropia
e la Miopia inducono uno sfuocamento dell’immagine a livello retinico e devono perciò essere compensate al fine di ridurre lo stimolo
accomodativo e lo sfuocamento
salute & benessere
dell’immagine. Occorre prestare
attenzione anche all’Astigmatismo,
che aumenta in modo significativo
la sintomatologia durante l’uso del
PC.
La risposta accomodativa
La visione sfuocata da vicino o da
lontano, dopo l’utilizzo prolungato
del computer, è un sintomo comune nei soggetti con CVS. E’ causata
da un’inaccurata risposta accomodativa durante l’uso del PC, oppure da un insufficiente rilassamento
accomodativo nel momento in cui
il soggetto allontana lo sguardo
dallo schermo. Quando a un soggetto viene riscontrata un’anomalia
accomodativa, occorre considerare che la sua prestazione visiva
potrebbe migliorare notevolmente
se l’anomalia venisse adeguatamente trattata, attraverso esercizi
con lenti oftalmiche oppure con
esercizi per il potenziamento delle
abilità visive.
La postazione di lavoro
Un’inadeguata illuminazione della
postazione di lavoro rappresenta
un fattore di rischio per la CVS. L’illuminazione eccessiva dell’area circostante il monitor determina infatti
una maggior difficoltà di lettura
dei caratteri, oltre a un aumento
dell’abbagliamento e dei possibili
riflessi. Questa condizione può certamente anticipare ed esacerbare
l’insorgenza di un affaticamento
visivo; è bene quindi impostare
un’illuminazione costante in tutto
il campo visivo attorno al monitor,
con sorgenti luminose non troppo
intense ed evitando il neon. Se nella
stanza, poi, sono presenti finestre
eccessivamente illuminate è bene
dotarle di tende o vetri oscurati e,
quando risulta impossibile intervenire sulle sorgenti luminose, è
opportuno spostare la postazione
di lavoro.
Le indagini hanno dimostrato che
un aumento della domanda accomodativa e di convergenza produce
un cambiamento nella risposta dei
muscoli della testa, del collo e delle
spalle. È importante posizionare lo
schermo a una distanza compresa
tra i 50 e i 100 cm (a seconda delle
sue dimensioni) e a un’altezza che
ne permetta la visione mantenendo
gli assi visivi inclinati di circa 15°
verso il basso.
Una strategia importante per prevenire la CVS è rappresentata dalla
gestione delle pause. Negli Stati
uniti, il National Institute of Occupational Safety and Health ha verificato che pause brevi ma frequenti
possono ridurre notevolmente i sintomi di chi lavora al computer.
Lenti monofocali
e occupazionali
L’utilizzo di un occhiale ben calibrato resta lo strumento più utilizzato
per la riduzione della CVS. Le lenti
monofocali possono essere una
buona soluzione se l’addizione fornita è inferiore a 0,75-1,00 diottrie,
in quanto forniscono un ottimo
campo visivo, un intervallo di visione nitida sufficientemente ampio
e non inducono l’assunzione di
posture forzate.
Le lenti a profondità di campo
(chiamate anche ‘occupazionali’ o
‘da ufficio’) sono anch’esse una
soluzione intelligente e utile, perché studiata appositamente per
migliorare il comfort della visione
ravvicinata dello schermo e della
tastiera del videoterminale. Queste
lenti hanno la particolarità di presentare nella porzione superiore
un potere meno positivo rispetto
a quello della porzione inferiore,
e vengono costruite in modo da
permettere sia una visione confortevole del PC (e di oggetti posti a
2-3 metri di distanza) attraverso la
zona medio-superiore della lente,
sia una visione nitida della tastiera
e dei fogli sulla scrivania con la
porzione inferiore. Il vantaggio delle
lenti occupazionali è quindi quello
di garantire un intervallo di visione
nitida più ampio rispetto alle lenti
monofocali.
Le lenti progressive presentano
invece un intervallo di visione nitida
privo di limite distale, ma la zona di
lente che permette la visione nitida del monitor si trova nella parte
inferiore. Gli utilizzatori di lenti progressive, pertanto, si trovano talvolta costretti ad assumere posture
scorrette, inclinando all’indietro il
capo e andando così incontro a
Le lenti “da ufficio” sono
una soluzione utile, perché
studiata per migliorare la
visione ravvicinata sia dello
schermo che della tastiera
possibili disturbi.
Anche le lenti bifocali sono certamente inadeguate per chi lavora al
computer, poiché richiedono che
l’asse visivo sia inclinato verso il
basso di almeno 20° per ottenere
una visione nitida degli oggetti ravvicinati, una condizione incompatibile con il lavoro d’ufficio.
Scarsa lacrimazione
Tra le varie concause della Sindrome da Visione al Computer merita un discorso a parte la scarsa
lacrimazione. Durante l’utilizzo del
computer, la frequenza di ammiccamento si riduce notevolmente. Di
conseguenza si registra un aumento del tempo di esposizione della
superficie oculare e una maggior
evaporazione del liquido lacrimale.
Per risolvere questo tipo di problema è indicato l’utilizzo di sostituti
lacrimali, selezionati dall’Oftalmologo in relazione alle caratteristiche
lacrimali del soggetto.
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novembre/dicembre 2013 69
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