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Alle sette tutti svegli «Cosi,-`acci una gita fuori porta

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Alle sette tutti svegli «Cosi,-`acci una gita fuori porta
press unE
09/09/2013
il Resto del Carlino
BOLOGNA
Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
DN N'ESCO LE REAZIONI IN PAESE
Alle sette tutti svegli
«Cosi,-'acci
una gita fuori porta»
LA SVEGLIA ha suonato presto
ieri mattina per migliaia di casalecchiesi che prima delle sette
hanno lasciato la loro casa così come indicato dall'ordinanza di
sgombero per il disinnesco della
bomba del Calzavecchio. A giudicare dalle tante auto rimaste nei
cortili e lungo le strade non sono
stati pochi neppure quelli che
hanno deciso di starsene tranquillamente a letto, col solo 'disturbo'
degli `scampanellatod ovvero dei
quasi 200 volontari che fra le 7 e
le 7,30 hanno suonato a tutti i citofoni e i campanelli delle 3mila abitazioni incluse nella &Inger zone.
Poche decine quelli approdati
all'Unipol Arena, quasi tutti arrivati col pullman messo a disposizione dal Comune o accompagnati dai volontari della Pubblica Assistenza che hanno caricato presso le abitazioni oltre 100 anziani e
malati.
Il bel tempo ha favorito anche
quelli che hanno deciso di restare
Franco Uni
a Casalecchio: «Ci siamo alzati
presto e siamo venuti in questo
bel parco col nostro Artù. Ci siamo organizzati ed è stato anche divertente vedere il centro così»
commentano Nicholas Candori e
Maria Stefania Spataro seduti in
una panchina nella piazza del monumento ai caduti.
C'È CM é MM,:STO
«Siamo andati al parco
col cane. E stato divertente
vedere L centro vuoto»
FRANCO Lelli è stato uno degli
ultimi, coi suoi cani bianchi Snoopy e Asia, a lasciare la casa: «Abito qui vicino e sono abituato ad
uscire presto coi miei cani. Andiamo piano ma ormai siamo fuori.
dalla zona rossa» dice mentre sfila
davanti alla chiesa di San Giovanni Battista. Gabriele Fini è stato
uno dei primi a rientrare in via
Nicholas Candori e Maria Spataro
Testoni, intorno alle 9,10, quando l'allarme era appena finito:
«Ne ho approfittato per fare un
bel giretto in bici e adesso rientro
senza problemi» dice. Fra il bar
Margherita e la Casa della conoscenza un centinaio di persone attendono il disinnesco: «Io me lo
ricordo bene quel bombardamento— confessa Addio Sarti — Avevo 13 anni e quando arrivarono le
formazioni di bombardieri non sapevamo dove stare e dove rifugiarci». Sollevato e sicuro di sé il tenente colonnello Luigi Ferrieri
dell'Esercito italiano mostra orgoglioso le due spolette appena
estratte dalla bomba finalmente
innocua: «Erano rovinate dal tempo. Ma i ragazzi hanno lavorato
benissimo» commenta prima di.
seguire le operazioni di carico della 'Bella Cecilia' sul camion condotto da Serse Catani: «Sul cassone c'è un letto di sabbia. E per precauzione faremo un tragitto poco
trafficato e poco abitato» dice tranquillo.
Gabriele Mignardi
Gabriele Fini
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