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Simone Messinese VB gin Intervista a Piercesare Fagioli Ci è stata

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Simone Messinese VB gin Intervista a Piercesare Fagioli Ci è stata
Simone Messinese VB gin
Intervista a Piercesare Fagioli
karaoke acceso e mi faceva cantare e ballare.
Da lì nacque la mia passione per il canto.
S: Dunque,volendo ringraziare qualcuno per
averti inculcato questa passione,quel
qualcuno sarebbe tua zia?
P: Sì,le sono molto grato per avermi dato
questa passione.
S: Quale canzone imparasti prima?
P: La prima canzone che imparai fu “It’s
raining men”,tutt’ora ne ricordo gran parte.
S: Molto bene. Dimmi, qual è il genere che ti
piace di più,e quale quello che ti piace di
meno?
Ci è stata data dalla scuola l’opportunità di
intervistare il cantante Piercesare Fagioli,per
gli amici Pierci, della classe V C Ginnasio del
Liceo Classico Cesare Balbo.
Simone: Ciao Piercesare, grazie per avermi
concesso questo tempo
Piercesare: Ma figurati,grazie a te per aver
deciso di intervistare me!
S: Dunque,da quanto tempo canti?
P: Canto a livello “professionale” da circa tre
anni,ma cantare è stata una mia passione sin
da quando ero piccino. Ricordo che mia zia
Daria,invece che farmi uscire a giocare come
tutti gli altri bambini,mi teneva in casa con il
P: Beh,di certo i miei generi preferiti sono il
R&B e la musica melodica tipica delle grandi
cantanti di colore americane. Invece detesto
rap ed heavy metal.
S: Hai mai provato a creare una band?
P: Sì,una volta creai una band,ma la
sciogliemmo dopo poco tempo poiché
c’erano numerose divergenze all’interno
della stessa. Io,personalmente,la lasciai
poiché non rispettava la mia idea di band,che
dovrebbe essere simile a una famiglia a mio
parere,con tutti che convivono e si aiutano.
S: Capisco. Ho sentito dire che,in passato,hai
fatto delle apparizioni in TV. Come sei finito
sullo schermo?
P: Beh,tutto iniziò un po’ per gioco. Mia
zia,durante il mio terzo anno di scuole
medie,inviò alcune registrazioni di un paio di
canzoni cantate da me a “Ti lascio una
canzone”,programma condotto da Antonella
Clerici. Non pensavamo che mi avrebbero
mai accettato,e invece dopo qualche tempo
giunse una lettera che mi invitava alla sede
del programma,a Roma,per tenere un
provino. Sia io che mia zia eravamo
increduli,ma ci recammo ugualmente alla
sede. Il provino durò quaranta
minuti,durante il quale i giudici mi elogiarono
ripetutamente,stupefatti e soddisfatti di
quello che sapevo fare. Al termine del
provino dissero che avrebbero voluto
nuovamente sentirmi a gennaio,ma questa
volta con delle canzoni scelte da loro. Mi
recai dunque nuovamente lì a gennaio,e
nonostante l’atmosfera fredda che
accompagnò lo svolgersi del provino,fui
accettato e,tra febbraio e maggio,partecipai
al programma.
P: Non sbagli. Mi muovevo ogni giovedì da
casa mia per andare a Roma per partecipare
al programma,e tornavo sabato in giornata.
Inoltre dovevo studiare,in fondo andavo
ancora alle medie.
S: Sicuramente fu un’esperienza molto
faticosa,o sbaglio?
P: Grazie a te,mi ha fatto molto piacere
parlare con te!
S: Posso immaginare. Dunque Pierci,
attualmente stai imparando a suonare
qualche strumento o stai programmando
qualche concerto?
P: Sì ad entrambe le domande,sto imparando
a suonare il pianoforte siccome penso che un
cantante debba essere in grado di
accompagnare la propria voce con un
qualche strumento,e ho in programma un
paio di date per Natale,anche se solo in via
teorica per ora.
S: Va bene Piercesare, grazie per il tempo
che mi hai concesso,è stato un piacere
intervistarti!
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