Buca nella via, cade Non era sulle strisce 1 Giudice nega i danni

Via Roma, nel 2011
Buca nella via, cade
Non era sulle strisce
Giudice nega i danni
1
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(p.mas.) Non basta cadere in uno squarcio nell'asfalto per chiedereun rimborso al Comune, soprattutto se lo scivolone è awenuto
attraversandola strada in maniera irregolare. Cioè, lontano dalle strisce pedonali. il Comune di Nova non ha colpa per la caduta di
una delle mamme degli alunni della scuola di
via Roma,chenel 201l era sprofondatain una
buca neli'asfaito, sullaviadel ritorno dopo avere accompagnatoi figli a lezione. Sotto gli occhi preoccupati e allarmati di alcune altre
mamme, chiamatepoi a teshoniare.
«Seavesse attraversato la strada sulle strisce
pedonali non sarebbe caduta e non si sarebbe procurata le ferite poi refertate ali'osped a b : questa la motivazionedelrespingimento delia istanza avanzata dalla doma, da parte del giudicedi pace di Desio, GabrieiiaBmlenta. I legali avevano sottolineatocome I'asfalto all'incrocio tra via Roma evia De Amicis
fosse ammalorato,soprattuttonelpunto in cui
la mamma era sprofondata.Causandoledanni fisici che l'avevano costretta all'inazione per
20 giorni, con un danno invalidantepermaSentepoi valutato nel18 misura del tre percento.
Ad aggravarela situazione,secondo la 50eme
concittadina,ci sarebbestato il maltempo che
aveva contribuito a ricoprire la buca di pioggia rendendola quindi invisibile.Ingannata da
questa scarsavisibilitàdel dissestostradale,la
donna si era procurata danni consistenti.Tanto da arrivare a richiedere un risarcimento al
Comune computatonella misura di 4.900 euro.
Col respingimentodella richiesta il giudiceha
voluto ribadireche non sempreil dissestosmdale è all'origine di un incidente: nel caso in
cui il pedone avesse rispettato le normali norme di circolazionee, nello specifico, dei percorsi di attraversamento stradale, probabilmente il ferimento non si sarebbe verificato.
Accertato questo particolare, l'istanza è stata
rifiutata. La donna però non si dà per vinta e
ha già annunciatoche ricorrerà in appello,convinta di essere nel giusto. E, soprattutto, persuasa che comunque la Comunità debba pagare per quello che le è accaduto l'anno scorso.
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