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Analisi e valutazione della performance del
Analisi e valutazione della performance del dispositivo infusor Roberto Banfi*, Giovanna Borselli*, Leonardo Mari*, Emanuela Boschi*, Massimo Aiazzi*, Vittorio Taddei*, Maurizio Pieri**, Rossana Del Bravo**, Orietta Grossi**, Marta Poggini**, Cristina Banchi** *Farmacia Interna **DH Oncologico Ospedale del Mugello, Azienda Sanitaria Locale 10 di Firenze Riassunto: Nella pratica assistenziale c’è la tendenza sempre maggiore ad utilizzare gli apparati elastomerici per l’infusione controllata di farmaci. Spesso tali sistemi vengono impiegati senza tenere conto di quelle che sono le condizioni nominali ed ottimali 1 per il loro utilizzo; per questo abbiamo ritenuto necessaria una verifica, sia in vivo che in vitro, delle prestazioni degli elastomeri in condizioni diverse da quelle nominali. Ciò è stato fatto per poter fornire indicazioni utili agli operatori sanitari che utilizzano tali sistemi; in modo tale che la terapia farmacologica non venga influenzata da un utilizzo scorretto degli elastomeri. Abstract: Analysis and evaluation of elastomeric pump’s performance. The use of elastomeric pumps for the infusion of drugs often is made without complaing to the manufacturer’s indications. We have decided to test the performance of the elastomeric pumps also in really situations different from the technical data. This project aims to give useful indications to use these systems at the top of their performances and to avoid a wrong use that could influence the efficacy of the therapy. Parole chiave: elastomeri, condizioni nominali, prestazioni, efficacia, terapia farmacologica Key words: elastomeric pumps, standard condition, performances, efficacy, pharmacological therapy Introduzione meno 10% della velocità di infusione rispetto alla velocità di infusione teorica3. Poiché c’è un utilizzo sempre maggiore di tali dispositivi (principalmente miscele antalgiche nelle terapie del dolore acuto e cronico), abbiamo ritenuto necessaria una verifica sul campo delle prestazioni dell’elastomero nelle varie condizioni di utilizzo. Abbiamo ritenuto utile questa indagine perché spesso gli elastomeri vengono riempiti ed applicati al di fuori delle condizioni nominali elencate in precedenza. Questo aspetto non è trascurabile, in quanto un uso non appropriato del sistema elastomerico di infusione può influenzare negativamente l’efficacia della terapia farmacologica con esso somministrata. Gli infusor o elastomeri sono dispositivi medici monouso indicati per l’infusione controllata di farmaci e, a questo scopo, utilizzano un serbatoio elastomerico. Dopo il riempimento l’infusor funziona mediante una pressione interna costante ed il suo contenuto è erogato attraverso un filtro di materia particellare ed un regolatore di flusso. Con la somministrazione di farmaci attraverso gli infusori si raggiunge un valido compromesso per quanto riguarda la precisione e la facilità di preparazione e di impiego del dispositivo: infatti mettendoli a confronto con una pompa possono risultare meno precisi 2, ma di più facile utilizzo e meno vincolanti per il paziente. Sono però sistemi specificatamente costruiti per funzionare all’ottimo delle loro prestazioni soltanto a determinate condizioni di temperatura, di viscosità della soluzione, di volume di riempimento, di altezza del serbatoio elastomerico rispetto al punto di infusione. Quindi è importante che per tutti i fattori che possono influenzare il flusso siano rispettate le seguenti condizioni nominali: – il volume di riempimento è dato dal volume nominale (v. n.) più il volume residuo; – la soluzione di riempimento deve essere soluzione glucosata al 5%; – il serbatoio elastomerico e il Luer Lock (corrispondente al punto di infusione) devono trovarsi alla stessa altezza; – la temperatura a cui si devono trovare i Luer Lock dei due modelli di infusor scelti è di 33.3°C. Comunque anche rispettando queste condizioni la scheda tecnica del produttore prevede una variazione del più o Obiettivi Per poter fornire indicazioni utili agli operatori sanitari che utilizzano tali sistemi abbiamo effettuato due tipi diversi di studi: 1. Valutazione “in vitro” riguardante la durata dell’infusione, sia utilizzando volumi di riempimento diversi da quelli nominali sia utilizzando diversi tempi di stoccaggio dell’infusore riempito. 2. Valutazione “in vivo” dell’influenza di alcuni parametri (non in accordo con le condizioni nominali degli elastomeri) sulla durata complessiva dell’infusione. In questa fase del lavoro sono stati monitorati vari elastomeri applicati ai pazienti. 256 Bollettino SIFO 49, 5, 2003 Materiali e metodi 1a. Valutazione “in vitro” della durata dell’infusione con sottocaricamento e sovracaricamento del serbatoio elastomerico. Il test è stato effettuato nel laboratorio della farmacia dell’Ospedale del Mugello. Sono stati usati i seguenti modelli di infusor riempiti con i volumi riportati di seguito: – BAXTER 2C1082KJ 0.5 ml/h 7gg: 42ml (50% del v. n.), 63ml (75% del v. n.), 84ml (v. n.), 95ml (v. max.) – BAXTER 2C1087K 1.5 ml/h 7gg: 126ml (50% del v. n.), 189ml (75% del v. n.), 252ml (v. n.), 275ml (v. max.) Ai volumi sopra riportati sono stati aggiunti, in fase di riempimento, i volumi residui (volume di soluzione che al termine dell’infusione rimane all’interno dell’apparato elastomerico) previsti dal produttore per i rispettivi modelli di infusor. Le prove sono state effettuate attraverso un modello in vitro, costituito da un bagno termostatizzato a 33.3 °C e un supporto per mantenere l’elastomero e il Luer Lock alla stessa altezza; abbiamo misurato la durata del tempo di infusione dei due modelli di infusori (Tabella 1) sia a volume nominale sia a volumi minori e maggiori del volume nominale stesso. Tabella 1.Modelli di infusori e volumi utilizzati nella valutazione della durata di infusione. Tipo di infusore Volume di caricamento Numero di infusori utilizzati BAXTER 2C1082KJ 0.5 ml/h 7gg 42ml 63ml 84ml 95ml 12 (tre gruppi di quattro infusori ciascuno appartenenti a tre lotti diversi) BAXTER 2C1087K 1.5 ml/h 7gg 126ml 189ml 252ml 275ml 12 (tre gruppi di quattro infusori ciascuno appartenenti a tre lotti diversi) Per gli altri parametri che potevano influire sulla velocità di flusso sono state rispettate le condizioni nominali. 1b. Valutazione “in vitro” della durata dell’infusione alle seguenti condizioni: – inizio dell’infusione immediatamente dopo il caricamento; – inizio dell’infusione dopo 24 h (1g) dal caricamento; – inizio dell’infusione dopo 72 h (3gg) dal caricamento; – inizio dell’infusione dopo 168 h (7gg) dal caricamento. Il test è stato effettuato nel laboratorio della farmacia dell’Ospedale del Mugello. Sono stati usati i due seguenti modelli di infusor: – BAXTER 2C1082KJ 0.5 ml/h 7gg; – BAXTER 2C1087K 1.5 ml/h 7gg. I volumi di riempimento sono quelli nominali: 252 ml per l’infusor 2C1087K 1.5 ml/h 7gg e 84ml per l’infusor 2C1087K 1.5 ml/h 7gg (più i rispettivi volumi residui). Attraverso un modello in vitro, costituito da un bagno termostatizzato a 33.3 °C e un supporto per mantenere l’elastomero e il Luer Lock alla stessa altezza, abbiamo misurato la durata del tempo di infusione dei due modelli (Tabella 2) di infusor dopo tempi di stoccaggio diversi. Tabella 2. Modelli di infusori e tempi di stoccaggio adottati nella valutazione della durata di infusione Tipo di infusore Tempo di stoccaggio Numero di infusori utilizzati BAXTER 2C1082KJ 0.5 ml/h 7gg 0h 24h 72h 168h 12 (tre gruppi di quattro infusori ciascuno appartenenti a tre lotti diversi) BAXTER 2C1087K 1.5 ml/h 7gg 0h 24h 72h 168h 12 (tre gruppi di quattro infusori ciascuno appartenenti a tre lotti diversi) Anche in questo caso nella valutazione per tutti gli altri parametri che potevano influire sulla velocità di flusso sono state rispettate le condizioni nominali. 2. Valutazione “in vivo” dell’influenza dei principali parametri sulla durata complessiva dell’infusione. In questa fase del lavoro sono stati monitorati i vari elastomeri applicati ai pazienti. La valutazione si è svolta dal 15/06/2002 al 15/12/2002. La raccolta dei dati è stata effettuata grazie alla collaborazione del personale dei reparti di Ostetricia e Day Hospital Oncologico dell’Ospedale del Mugello, che per ogni infusore utilizzato ha compilato la tabella riportata di seguito (Tabella 3). Tabella 3. Modulo compilato dal personale dei reparti di D.H. Oncologico e Ostetricia. Codice Infusor Via di Vol (ml) somministrazione soluzione e in Infusor Tipo di soluzione Temperatura a paziente Sito di accesso Dislivello o Altezza Infusor vs Sito di accesso Set di prolunga Data e ora inizio infusione Data e ora fine infusione 48ml Salina 36 Centrale minore di 10 cm Sì Data: Data: 2C1087: Sottocutanea 1.5 ml/h; 7gg Epidurale 85ml 95ml Salina Glucosata 37 38 Centrale Centrale tra 10 e 20 cm tra 20 e 30 cm Sì Sì Data: Data: Data: Data: 2C1071: 2 ml/h; 30h Arteriosa 245ml Glucosata 39 Periferico tra 30 e 40 cm No Ora: Ora: 2C1075: 2 ml/h; 48h Altro: Altro: Altro: Altro: Altro: Altro: 40 41 o maggiore Periferico Periferico tra 40 e 50 cm oltre 50 cm No No Ora: Ora: Ora: Ora: 2C1082: 0.5 ml/h; 7gg Venosa R. Banfi, et al.: Analisi e valutazione della performance del dispositivo di infusor Gli elastomeri valutati in vivo sono stati i seguenti: – BAXTER 2C1063K 10 ml/h 1g – BAXTER 2C1087K 1.5 ml/h 7gg – BAXTER 2C1071KJ 2 mVh 1g – BAXTER 2C1075KJ 2 ml/h 2gg Risultati Primo punto: nella valutazione della durata di infusione con sovracaricamento e sottocaricamento del serbatoio elastomerico risulta che nei due modelli di infusori esaminati, riempiti con i volumi riportati in Tabella 1, la durata dell’infusione corrisponde alla durata teorica dell’infusione (calcolata in base alla loro velocità di flusso e al loro grado di riempimento) ± il 10%. Per quanto riguarda l’influenza dello stoccaggio sulla durata dell’infusione, per gli infusori da sette giorni risulta che fino a quando lo stoccaggio è pari a 72 h, la durata dell’infusione rientra nelle 168 h ± il 10%. Ciò non accade invece per gli elastomeri stoccati per più di 72 h, per i quali la durata dell’infusione non rientra più nelle 168 h ± il 10%. Secondo punto: sono stati monitorati 223 infusori (Tabella 4), tutti riempiti con soluzione fisiologica, somministrati per via endovenosa in pazienti sfebbrati. Nonostante le diverse condizioni di riempimento e applicazione, 209 infusori hanno rispettato il tempo teorico di infusione ± il 10%, 6 infusori non lo hanno rispettato e 8 sono stati sospesi per vari motivi (non tecnici). Tabella 4. Andamento degli infusori. Numero totale Infusori a giusto Infusori a tempo Stoccati di infusori tempo di infusione di infusione sbagliato per motivi vari 223 209 (93.7%) 6 (2.7%) 257 2. Una volta riempito, l’infusore da 7 gg non deve essere stoccato per un periodo superiore ai 3 giorni. 3. La variazione dei parametri da noi valutati non influenza in maniera rilevante la durata dell’infusione in vivo e da ciò possiamo affermare che: – L’utilizzo della soluzione fisiologica4 più farmaco come soluzione di riempimento non comporta variazioni rilevanti della durata di infusione rispetto all’utilizzo di una soluzione glucosata al 5%. – La variazione di temperatura del paziente fra 36 e 37 gradi non comporta variazioni per la durata dell’infusione. – Quando la via di somministrazione è venosa non si hanno differenze di durata di infusione se il sito di accesso è centrale o periferico. – Al variare del volume di riempimento (mai superiore al volume di riempimento massimo) la durata di infusione varia proporzionalmente con esso sempre rispettando la tolleranza del ± 10%. – La variazione dell’altezza del serbatoio elastomerico rispetto al Luer Lock dell’estremità distale (almeno per i valori da noi valutati) non produce variazioni nella durata di infusione. Questo lavoro ci ha permesso di ribadire l’importanza che la farmacia ospedaliera ha nel suo ruolo d’informazione sui farmaci e sulle metodiche di somministrazione e preparazione. Spesso è sufficiente utilizzare gli strumenti a nostra disposizione ed eseguire test estremamente semplici per dare indicazioni utili per l’impiego di farmaci e dispositivi medici: nel caso specifico di sistemi di infusione come gli elastomeri, che se non utilizzati correttamente potrebbero far perdere di efficacia alla stessa terapia farmacologica. 8 (3.6%) Bibliografia Conclusioni Dai dati ottenuti con questo studio possiamo quindi formulare le seguenti indicazioni, che potrebbero risultare utili per gli operatori del settore nell’utilizzo quotidiano degli elastomeri: 1. La durata dell’infusione di un elastomero riempito parzialmente risulta corrispondente alla durata di infusione ipotizzata (secondo la velocità di flusso nominale) ± il 10%: cosa che può essere riscontrata sia in vivo che in vitro. Indirizzo dell’Autore: Dott. Roberto Banfi Servizio Farmaceutico ASL 10, Ospedale del Mugello Viale della Resistenza, 2 50032 Borgo San Lorenzo (FI) 1. White C. UK agency unveils plans to cut infusion device errors. BMJ. 2003; 326: 1053. 2. Zachrisson U, Furst CJ. Drug infusor in palliative medicine: a Swedish inquire. J Pain and Sintom Manage 1998; 15: 299-304. 3. Amoore J, Adamson L. Infusion devices: characteristics, limitations and risk management. Nurs Stand. 2003; 17: 45-52. 4. Snejdrova F, Zelenka J, Rehula M. Effect of sodium chloride on elasticity of silicone matrices. Ceska Slov Farm. 2002; 51: 248-51.