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«Continuava a brigare» Morandi, scatta l`arresto
34 L’ECO DI BERGAMO SABATO 10 MAGGIO 2014 Provincia Il dispositivo permetterà di controllarlo a distanza Il braccialetto elettronico si applica alla caviglia e permette di verificare a distanza movimenti di chi lo indossa. In caso di manomissione è previsto il ritorno in carcere e una pena aggiuntiva. [email protected] www.ecodibergamo.it/cronaca/section/ «Continuava a brigare» Morandi, scatta l’arresto L'arresto 704 Valbondione, l’ex sindaco ai domiciliari col braccialetto elettronico L’ordinanza: «Anche da indagato manovrava lui Stl e Mountain» 636 orsi a della fi Spese comunali, elettorali, contributi vari Spese personali Valbondione VITTORIO ATTANÀ sue manovre, in particolare mettendo il naso nelle sorti di Stl Mountain Security Srl (il socio privato di maggioranza), continuando a influenzarne gli amministratori Walter Semperboni e Claudio Conti, suoi fedelissimi. E venne il giorno dell’arresto per Benvenuto Morandi, l’ex direttore della filiale Private dell’Intesa San Paolo di Fiorano al Serio (ed ex sindaco di Valbondione) accusato di aver sottratto milioni di euro dai «Ancora influente» conti dei suoi clienti. Soldi usati, «Estrema pericolosità sociale» secondo l’accusa, per favorire se nonché «forte rischio recidivanstesso (attraverso presunte spese te», sono le espressioni con cui il personali), la sua attività politica gip descrive Morandi nelle 55 pa(con cene e spot di propaganda) gine di ordinanza. Per il giudice c’è e il suo piccolo impero in alta valle, pericolo di inquinamento delle in particolare la società partecipa- prove perché «rimanendo il liberta Sviluppo turistico Lizzola (Stl), tà» Morandi potrebbe «esercitare che gestiva gli impianti sciistici e pressioni attraverso minacce o per la quale Morandi aveva ambi- promesse di denaro o altre utilità, ziosi progetti. anche di carattere politico, a sogIeri mattina alle 9 i getti utili per le indagicarabinieri del nucleo ni» e perché va ancora operativo di Clusone e «Pericoloso, verificata «la destinai militari del nucleo di zione finale delle sompolizia tributaria della può reiterare me sottratte». E c’è il Guardia di Finanza di il reato pericolo di reiterazioBergamohannobussane del reato perché, o inquinare to alla sua porta, per benché dimessosi da le prove» tutto,Morandi«continotificargli l’ordinanza con cui il gip Alberto nua a conservare noteViti ha disposto per lui gli arresti vole influenza nel tessuto econodomiciliari (la procura aveva chie- mico, sociale e politico dell’alta Val sto il carcere) con braccialetto Seriana», in particolare «continua elettronico, come previsto d alle ad esercitare controllo di Mounnuove normative (gli sarà applica- tain e Stl» come fossero «cosa to fra qualche giorno per motivi sua», scrivono i pm nella richiesta tecnici). di arresto. Lo confermerebbe il Morandi, travolto dall’inchie- verbale di interrogatorio reso dal sta giudiziaria nata la scorsa esta- commercialista di Stl, Ugo Savolte, è stato licenziato dalla banca e delli, nel gennaio di quest’anno, si è dimesso dal ruolo di sindaco. quando l’indagine era faccenda Le contestazioni a suo carico sono nota: per Savoldelli Morandi parda tempo di dominio pubblico. tecipò a ben due Cda di Stl e sarebPerché allora – è lecito chiedersi be «intervenuto più volte, anche – i pm Maria Cristina Rota e Car- illustrando con Claudio Conti i men Santoro soltanto adesso han- piani finanziari di Stl». no chiesto (e ottenuto) l’arresto? Perché Morandi – secondo l’accu- La lettera: «Me ne vado» sa – anche da persona sottoposta Non è finita. Per Morandi il gip ad indagine avrebbe continuato le ipotizza anche il pericolo di fuga. Il retroscena «Era premiato per la sua produttività» A febbraio in una cassetta di sicurezza gli inquirenti gli trovarono «alcune lettere a contenuto sentimentale da lui manoscritte e indirizzate a tale Fiore, dal cui testo è possibile ricavare la sua volontà di andarsene: “Me ne vado, lascio tutto, in un prossimo futuro me ne andrò, forse anche molto lontano, come tu sai già”». «Sottratti 12 milioni di euro» E pensare che alla Intesa Sanpaolo filiale Private di Fiorano al Serio era anche premiato per la sua produttività. In cinque anni, dal 2008 al 2012, Benvenuto Morandi ottenne 42.700 euro di soli premi produttività interni, vista la grande capacità di attrarre facoltosi clienti verso l’istituto. Soldi che ora la procura gli contesta come «ingiusto profitto per sé», perché le sue grandicapacitàgestionalieranoviziate, stando all’accusa, dal fatto che ai clienti forniva rendicontazioni gonfiate sugli investimenti. L’accusa è di truffa: redigendo «rendicontazioni fittizie su carta riportante i loghi della banca – si legge nelle carte dell’inchiesta – induceva i clienti in errore sulla realtà della loro effettiva situazione patrimoniale».Inuncaso,adesempio, fecesottoscrivereuninvestimentoda 870 mila euro a un cliente con un tasso di rendimento del 3,15 per cento, che tuttavia «non trovava riscontro nelle scritturecontabilidiIntesaSanpaolo» nascondendo«ilrealeandamentonegativo». Del resto in banca a Fiorano Morandi aveva carta bianca su tutto e«avevacreatounasituazionedisudditanza» persino nella filiale «Retail», dove i dipendenti, interrogati dagli inquirenti, hanno confermato: «Lui aveva la priorità assoluta». I pm contestano a Morandi i reati di furto, truffa e falso. Avrebbe rubato dai conti correnti di clienti «top» oltre 12 milioni di euro, di cui 11 al solo imprenditore Gianfranco Gamba – suo grande accusatore – e ai familiari di quest’ultimo (la moglie Mariuccia Pezzoli e la figlia Simona), falsificando le firme sulle contabili bancarie. Di questi soldi oltre 600 mila euro sarebbero stati usati per spese personali (di cui riferiamo nella pagina a fianco), 700 mila per spese dell’amministrazione comunale di Valbondione, 800 mila per rifondere i clienti per investimenti andati male, e ben 10 milioni (3,8 più 6,2) per rimpinguare le magre casse di Stl e Mountain, «società in costante perdita». C’è poi da far luce su altri 20 milioni di euro: tanta è la differenza fra i reali depositi bancari di altri 47 clienti e i soldi che invece costoro credevano di avere, in base alla «rendicontazione fittizia» propinata per anni da Morandi, di cui «avevano massima stima e fiducia». Soldi reali intascati dall’indagato o persi in cattivi investimenti? Oppure non sono mai esistiti e, dunque, Morandi presentava rendimenti gonfiati solo per far bella figura, aumentare i clienti (e i suoi premi di produzione)? È il tassello che manca alle indagini. 1 In edic ola a € 3,2 0 + il quotid iano Il caso Morandi esplode il 13 giugno 2013, quando Gianfranco Gamba si reca alla Private di Fiorano. Morandi è assente perché è a Londra per un corso, così l’imprenditore di Gazzaniga si rivolge al vice direttore Maurizio Acerbis, «chiedendogli di verificare alcuneoperazioni, in particolarerientri daassicurazioni scadute». Durante gli accertamenti, Acerbis «trovava la contabile relativa a un bonifico a favore di Mountain Security per “finanziamento socio centrale biomassa” di 1.000 Tettoia casa 1.100 Mare 700 Acqua, tasse, fiori Carne Regali di Natale 300 Regalo alla moglie 300 2.500 Lavori alla tomba del padre 15.000 Costruzione strada delle valli di Fiumenero 1.000 220 5.500 Alla moglie per il rifugio 35.000 Bollette metano ed energia elettrica degli impianti sportivi gestiti da Mountain Security Consumazioni bar in campagna elettorale ©RIPRODUZIONE RISERVATA Il via all’inchiesta Il caso scoppia IL MAGNETE in sua assenza Era a Londra di San Giovanni XXIII Lo shopping di Morandi L’incontro a Milano 400 mila euro, proveniente dal conto di Gamba, ma priva di firma». L’imprenditore cade dalle nuvole e si lamenta con Livia Semperboni, superiore di Morandi. Il quale si giustificherà dicendo di aver agito da consulente contabile delegato da Gamba e di aver provveduto allo storno dell’operazione». Ma, scrivono gli inquirenti, lo storno era stato operato grazie a un prelievo dal conto di Simona, la figlia di Gamba, inconsapevole. Acerbis agli investigatori dirà di «aver saputo dalleimpiegatecheMorandi si era con loro raccomandato di non fornire la movimentazione del conto della Gamba Simona al padre nella settimana in cui Morandi era in ferie. Lì ho capito che c’era qualcosa che non quadrava».• ©RIPRODUZIONE RISERVATA Gli uffici di Stl a Valbondione La confessione «I soldi finiti nella centrale» L’11 luglio 2013, dunque non molto tempo dopo lo scoppio dell’inchiesta che lo travolse, tramite il suo difensore Angelo Capelli, Benvenu- to Morandi chiese e ottenne un incontro a Milano con i funzionari di Intesa Sanpaolo. Nel corso del faccia a faccia «Morandi ammetteva – si legge nelle carte – i comportamenti illeciti, dichiarando altresì che i fondi trasferiti dai rapporti in capo a Gianfranco Gamba e alla figlia Simona sui conti intestati alle società Mountain Security e Sviluppo turistico Lizzola Spa sarebbero serviti per finanziare un impianto di una centrale idroelettrica nel Comune di Valbondione». C’è poi la questione della centrale a biomasse che Morandi voleva realizzare per salvare i conti di Stl e ottenere un finanziamento da 7 milioni di euro,mai concesso però dalla Leasint, del gruppo Intesa Sanpaolo. 35 L’ECO DI BERGAMO SABATO 10 MAGGIO 2014 La banca non commenta «Seguiamo con attenzione» i in aia uro i sono le voci (un mare) e le dichiarazioni (gocce). Le voci sussurrano di corposi risarcimenti «sganciati» da Intesa Sanpaolo ad alcuni ex clienti di Benvenuto Morandi, quelli almeno di cui le perizie calligrafiche abbiano dimostrato, in calce alle distinte bancarie, firme false. Vo- C ci però non confermate dal gruppo bancario che anche e soprattutto sull’arresto del suo ex direttore – sospeso il 1° luglio scorso e in seguito licenziato – si trincera dietro un (solito) no comment. «Stiamo seguendo con attenzione le indagini in corso – rispondono dal gruppo di Torino – non è il momento di rilasciare dichiara- zioni né commenti su quanto accaduto». Nessuna posizione ufficiale, quindi. Sono trascorsi dieci mesi dall’inizio dell’inchiesta, la partita è aperta ed è a tre: Morandi, i suoi ex clienti che lamentano ammanchi dai loro conti per almeno 20 milioni di euro e la banca. L’attenzione per la piega che prenderà il dibattimento è massi- ma anche a Torino ci sono di mezzo richieste di risarcimenti e responsabilità da appurare. Intesa Sanpaolo ha pure denunciato il suo ex dipendente e ha richiesto il sequestro preventivo di un milione e mezzo tra suoi beni e conti correnti: sotto la Mole non è il momento – non lo è mi stato – di fare promesse o dichiarazioni. Dalla tettoia di casa alle vacanze le spese sospette nel mirino Il gip: tutti i movimenti annotati su pizzini e tabelle sul pc Contabilità e «shopping» sono al vaglio degli inquirenti 28.06.11 dal conto di Simona Gamba. Uno da 220,80 è andato a Marisa Semperboni, titolare del bar pizzeria Cavandola, «per una serie diconsumazioninelperiodopreelettorale effettuate da persone appartenenti alla lista di Morandi Benvenuto o da queste invitate». Un assegno da 2.668 euro è stato intascato da Bonangelo Morandi, gestore del ristorante Baci, per una «cena per circa 100 persone che il sindaco Morandi aveva offerto il 16.05.11 per la sua rielezione». Un «cheque» da 104 euro è andato il 31.05.11 alla tv Antenna 2 per «un messaggio elettorale per le elezioni comunali di Valbondione»; un altro da 343,20 al periodico Araberara per uno spazio pubblicitario della lista di Morandi. Infine, ci sono i lavori alle baite di famiglia, pagati con assegni circolari dai conti dei Gamba per un totale di 77 mila euro all’impresa edile Piccini & Semperboni. Valbondione STEFANO SERPELLINI I pizzini di carta e le tabelle excel tracciate sul pc, che costituivano la sua contabilità intima, hanno finito per diventare preziosi indizi in mano ai militari del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Bergamo. Perché, scrive il gip Alberto Viti, «Benvenuto Morandi è persona che gestiva la sua vita anche professionale annotando tutto quello che faceva». Dalle vacanze alla tomba Valori in euro 104 3.500 26.000 Messaggio elettorale Stampa di materiale Manifestazione al televisivo elettorale palazzetto dello sport 1.000 343 Spazio pubblicitario Fornitura libri per illustrare al Comune il programma di Valbondione elettorale 720 Pergamene per i consiglieri 77.000 2.000 Periodico d'informazione "Valbondione informa" 2.668 Cena con circa cento persone per la rielezione a sindaco 10.000 Offerta per i lavori al portale della chiesa di Sant'Antonio Abate a Fiumenero Ristrutturazione baite in località Sacco Gamba truffato Quei 5 milioni a garanzia della «Stl» Gianfranco Gamba e la sua famiglia erano diventati, a loro insaputa, una banca nella banca. È dai loro conti che Morandi movimenta - a detta degli inquirenti - indebitamente soldi, facendo sparire più di 10 milioni. La metà di questa cifra, stando alle contestazioni, tra il 2009 e il 2010 sarebbe finita «nella costituzione in pegno della polizza azionaria top Private n. (...) del valore nominale di 5 milioni». Le lettere per costituirla , «rinvenute nel pc di Mo- È così che gli inquirenti si sono imbattuti nello shopping dell’ex sindaco, sponsorizzato, a loro insaputa, da Gianfranco Gamba, da sua figlia Simona e da sua moglie Mariuccia Pezzoli. È per lo più dai loro conti che proverrebbero i 636.694,42 euro, considerati da chi indaga come «appropriazioni personali» di Morandi. Le annotazioni sono composte da cifre in euroabbinateallapresuntacausale. Dentro la lista delle spese è finito di tutto: 1.000 euro «tettoia casa»; 1.100 «mare»; 2.050 «miei»; 2.500 «tomba papà»; 1.000 «regali Natale»;7.000«miei+tasse+fiori»; 300 «regalo Aurora» (la moglie, che gestisce un rifugio); 5.000 «rifugio Aurora»; 300 «miei Tahiti»; 300 «carne contadino»; 10.300 a favore della moglie. Èunassegnocircolareda15milaeuroemessodalcontodiGamba il 14.09.10 a saldare - scrivono gli investigatori - i lavori «per la costruzione di una strada agro-silvopastorale delle valli di Fiumenero (frazione di Valbondione, ndr), strada che conduce, tra le altre, alla baita di proprietà dello stesso Benvenuto Morandi». Beneficiario Vittorio Lizzardi, la cui impresa aveva emesso due fatture da 7.500 euro a favore dell’ex sindaco e del fratello Diego. Seguiranno Il gas e le foto dei vigili Sotto la lente anche spese per la strada che porta alla baita di Morandi Documentati gli esborsi per attività elettorali: pubblicità e cene Individuati anche gli assegni per il gas alla Mountain Security I progetti sul territorio randi sottoposto a sequestro», sono «apparentemente sottoscritte da Gamba (che ne disconosceva l’autenticità)». La polizza in pegno è andata a «favore della società Stl, della quale Morandi era ed è amministratore di fatto, a garanzia dell’apertura di uan linea di credito di importo di 2.300.000 euro presso la filiale Intesa Sanpoalo di Ponte Nossa, così inducendo in errore l’istituto di credito sull’effettivo rilascio della garanzia da parte di Gamba». Secondo gli inquirenti per l’imprenditore di Gazzaniga né è conseguito un danno pari a 5 milioni di euro e «un ingiusto profitto per la Stl, società che altrimenti non avrebbe ottenuto linee di credito, con conseguente decozione». • ©RIPRODUZIONE RISERVATA L’ingresso di Valbondione «Mirava alla visibilità a fini politici» Benvenuto Morandi aveva un consenso elevatissimo a Valbondione, grazie alla sua capacità di ideare e portare avanti progetti che davano altri due assegni da 5.500 l’uno a carico di Simona Gamba (6.07.11). Le spese elettorali Tra il luglio e il novembre 2011 dal conto di Simona Gamba vengono disposti anche tre prelievi: uno da 2.500 euro, gli altri da 10 mila. Parte dei soldi, è il sospetto, sarebbero stati usati per realizzare la tomba del padre di Morandi. Beneficiario, Lorenzo Galizzi, titolare dell’omonima ditta di noleggio mezzi per scavi che, interrogato, dirà di aver ricevuto l’incarico da Diego e Benvenuto Morandi con «pagamento,cheioquantificotrai2.000 e i 2.500 euro, in contanti». Ci sono poi le spese elettorali, pagate - per l’accusa - con parte degli 11 assegni circolari per un totale di 29.452,94 euro, emessi il Tra le carte dell’inchiesta c’è anche il capitolo «spese diverse» per 704.629,56 euro, e cioè gli assegni che,perl’accusa,Morandiavrebbe indebitamente versato a favore di terzi: 35 mila euro al Comune di Valbondione per coprire la fornitura di gas metano alla Mountain Security; 960 euro all’Unione sportiva Nossese per un tabellone pubblicitario della Stl; 10 mila alla parrocchia di Fiumenero per i lavori di sistemazione del portale della chiesa; 1.000 euro alla parrocchia di S. Giacomo «per la fornitura di libri al Comune»; 26.000 al consorzio turistico Valbondione per a manifestazione «Acqua, ferro, fuoco». Tra le annotazioni scoperteanchequellecheportano al pagamento di «foto vigili» e coperture finanziare a favore del Comune di Gromo. 1 ©RIPRODUZIONE RISERVATA Il verbale di Claudio Conti opportunità di crescita e di lavoro per il territorio. Oltre a un ottimo direttore di banca, era considerato anche un valido amministratore della cosa pubblica. Peccato che, stando agli inquirenti, spesso lo avrebbe fatto con i soldi degli altri. «La Stl – si legge nella richiesta di arresto – serviva apparentemente a Morandi per realizzare progetti a favore del territorio locale (impianti sciistici, rifugi alpini, gestione di bar, ristoranti, realizzazione di centrali ad energia alternativa), ma principalmente per ottenere da un lato una propria marcata visibilità a fini politici, dall’altro per conseguire profitti suoi, della moglie (gestore di uno dei due rifugi) e della sua giunta» con la «spregiudicata gestione dei patrimoni altrui». «Dovevo eseguire i suoi ordini» «Il mio unico interlocutore era Morandi Benvenuto, dal quale ricevevo assicurazioni circa il fatto che Gamba venisse informato di tutti gli accadimenti societari». Lo dichiarò agli inquirenti Claudio Conti, capogruppo di maggioranza a Valbondione nella lista dell’ex sindaco (di cui è considerato un fedelissimo), ma anche e soprattutto amministratore unico di Mountain Security. Un ruolo decisivo, il suo. Non solo per- ché figura nel registro degli indagati (con l’ex assessore Sabrina Semperboni) per il presunto abuso d’ufficio legato alla vicenda dei box di Lizzola, ma soprattutto perché gli inquirenti lo ritengono di fatto una figura manovrata da Morandi. «L’amministrazione di fatto di Mountain è risultata essere in capo allo stesso Morandi – scrivono gli inquirenti – come emerge dalle dichiarazioni di Conti Claudio». Il quale, interrogato, disse agli inquirenti: «Morandi mi dava le disposizioni sulle cose più importanti da fare e posso dire che se non avessi ottemperato probabilmente si sarebbe arrabbiato con me. La maggior parte delle scelte avvenivano in base a quello che diceva di fare Morandi». 37 L’ECO DI BERGAMO SABATO 10 MAGGIO 2014 Primo piano L’arresto di Morandi «Non c’è nessun pericolo di fuga» Il legale di Morandi: se avesse voluto scappare l’avrebbe già fatto da tempo, invece è rimasto qui «Reiterazione del reato? La banca lo ha licenziato, è impossibile che riesca a dirottare altri soldi» alla vicenda, ma è altrettanto vero che egli non conosce l’esatta porSTEFANO SERPELLINI tata delle gravi contestazioni». «Fatico a ritenere sussistenti le Inoltre, il giudice ricorda la letesigenze cautelari, soprattutto tera a una donna in cui l’ex sindaco sotto il profilo del pericolo di fuga esprime il desiderio di allontanare della reiterazione del reato». si. «I media hanno riportato molte Angelo Capelli, il legale di Ben- anticipazioni, tali da rendere covenuto Morandi, è scettico davan- sciente qualsiasi persona della ti alle 55 pagine dell’ordinanza del gravità dei fatti ipotizzati – ribatte gip Alberto Viti. «La nostra difesa Capelli –. E, dunque, ripeto: se è sempre incentrata sulla dimo- avesse voluto, Morandi sarebbe strazione che gli spostamenti di già sparito. La lettera è stata sedenaro dai conti dei clienti non questrata a febbraio, tre mesi fa: sono avvenuti a beneficio del mio anche in questo caso, il mio assistiassistito», avverte l’avvocato. to avrebbe potuto già darsi alla Nonostante gli inquirenti con- fuga. L’applicazione di una misura testino all’ex sindaco di Valbon- deve tenere conto dei requisiti di dione ed ex direttore della filiale attualità, non del dato storico». Private di Fiorano della Banca InSul pericolo di reiterazione del tesa San Paolo approreato il gip fa notare priazioni personali per che Morandi «conti636.694,42 euro? «Ci «Vicenda nua a esercitare un riserviamo di leggere controllo di diritto e di tutti gli atti – osserva il farraginosa, fatto delle società legale –. Dopo 10 mesi attendiamo Mountain Security e di indagine è la prima richiamando le didi poter Stl», volta che riceviamo chiarazioni del comcarte dalle quali si pos- vedere gli atti mercialista Savoldelli, sa capire l’impianto acha affermato completi» ilchequale cusatorio. Finora avel’ex sindaco aveva vamo appreso per lo partecipato, «illupiù dalla stampa, anche perché i strando i piani finanziari di Stl», provvedimenti della Procura, alle sedute nel dicembre e gennaio quali i decreti di sequestro, erano scorsi, dunque in piena indagine. accompagnati da atti stringati». «Ma il giudice si scorda di dire che L’arresto sorprende l’avvocato in quel periodo Morandi non lavoperché «non c’è nulla di nuovo ri- rava più in banca. E da dove arrivaspetto a luglio. E, dunque, dove sta vano i soldi, secondo le loro ipoteil pericolo di fuga? Se avesse voluto si? Dalla banca, no? E allora come fuggire, lo avrebbe fatto da tempo. avrebbe potuto dirottare altro deE poi la reiterazione del reato. Co- naro? La dichiarazione del dottor me può essere in grado, se è stato Salvoldelli, infine, non è una prolicenziato dalla banca?». va. Tra l’altro, è riportata come Il gip scrive che Morandi po- stralcio. Io voglio vedere gli atti trebbe scappare, «qualora venga completi. Solo allora saremo in a conoscenza in stato di libertà grado di esprimerci su questa vidella pendenza del presente pro- cenda che a tutt’oggi appare farracedimento penale, vista la gravità ginosa». Lunedì è in programma dei fatti-reato», perché è vero che l’interrogatorio di garanzia. 1 i giornali hanno «dato forte risalto ©RIPRODUZIONE RISERVATA Valbondione L’abitazione di Benvenuto Morandi a Fiumenero di Valbondione: l’ordinanza degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico gli è stata notificata da carabinieri e Guardia di finanza mentre rientrava sul suo trattore carico di legna, poco prima delle 9 di ieri mattina FOTO FRONZI Preso mentre rientrava con il trattore della legna Il trattore della Martinazzi di Esine imbocca la piccola salita e succede. Succede quanto bisbigliato mesi fa a un amico, «ormai m’aspetto che vengano a prendermi». Succede in una splendida mattina di inizio maggio, quando i lavori da fare sono tanti e anche la legna va sistemata, portata a tetto. Benvenuto Morandi è sempre stato al suo posto. Al lavoro al Private banking di Fiorano al Serio fino all’ultimo, quando già i suoi superiori stavano verificando anomalie che, per gli inquirenti nel frattempo intervenuti, sarebbero diventati capi d’accusa. Saldo sulla sua poltrona di sindaco a ribattere parola su parola alle richieste di dimissioni giunte dalla minoranza, per poi dimettersi di punto in bianco, il 4 dicembre scorso, con la sua maggioranza al completo. Anche ieri l’ex direttore di banca ed ex sindaco era al suo posto. C’è sempre stato, a casa: la villetta Le reazioni: Fiumenero sta con lui E c’è anche chi parla di complotto Valbondione L’arresto di Benvenuto Morandi è dolore, liberazione e un dubbio. Il dolore della sua gente, di quel 71%e oltre di Valbondione che nel 2011 gli aveva rinnovato la sua fiducia riconsegnandogli con il secondo mandato amministrativo la fascia di sindaco. La frazione di Fiumenero soprattutto, quella dove ieri mattina si sono presentati carabinieri e finanzieri per portarselo via e riconsegnarlo due ore dopo agli arresti domiciliari, fa quadrato e si chiede «che senso abbiano i domiciliari per uno che non si è mai mosso da casa, che non è mai scappato». Qui a due passi da casa Morandi e dall’adiacente b&b Sara (della moglie Aurora Semperboni), a tre dall’albergo Morandi di cui è titolare, dall’altra parte della strada, il fratello dell’ex sindaco, Diego, qui tutti scuotono il capo e unanimi dicono che no, «è una bravissima persona, spiace per questa famiglia così rispettata, fa male a tutto il paese». Di fronte a una signora che confessa con gli occhi quasi lucidi come «siamo cresciuti insieme, col Benvenuto, ma con tutto quello che si è detto ce lo aspettavamo, questo arresto, anche se non ora, non più: sono passati dieci mesi...», c’è però anche chi pronuncia un «finalmente» tutto da interpretare. L’unico a metterci il nome, qui a Fiumenero, è Dino Mazzocchi. Seduto al tavolino del bar annesso al negozio di alimentari e ristorante Aurora afferma che «qui tutti sputano La frazione Fiumenero di Valbondione rosa di via Don Morandi 4 e, casa acquisita, il rifugio Duebaite sulle piste di Lizzola, gestito dalla moglie Aurora Semperboni. Questo almeno sino a marzo, con la chiusura degli impianti a loro volta travolti dall’inchiesta. Sta proprio rientrando a casa dalla sua baita sopra Fiumenero sul suo trattore carico di legna, sono quasi le 9, quando le due auto coi colori d’istituto di carabinieri e finanza gli palesano che è giunta l’ora, l’inaspettato eppure previsto si compie. Parcheggiate accanto ci sono altre due vetture con targa civile, ma a bordo ci sono sempre loro, i carabinieri della compagnia di Clusone e gli uomini della Guardia di finanza di Bergamo. Morandi, piz- zetto curatissimo e abbronzato, sbianca. Inforca il cancello, sale in casa. Poco dopo due militari in borghese suonano al campanello, entrano per notificargli l’arresto. Trovano un Morandi prostrato ma collaborativo, lo scortano nell’auto portata al livello del garage, destinazione caserma dei carabinieri di Clusone. Qui l’ex guru della finanza, premiato tra i migliori d’Italia dal suo gruppo bancario, rimane un paio d’ore per le formalità. Niente domande (l’interrogatorio di garanzia sarà nei prossimi giorni), niente braccialetto elettronico, non ancora. È stato ordinato, arriverà. L’ex sindaco è ai domiciliari. 1 M. Tode. sentenze, ma ora verrà final- coi pacchi di soldi e bastava che mente un giudice e sarà lui a sparissero». Sulla strada che decidere cosa ha fatto il Benve- taglia il centro di Bondione è nuto. Che poi a me tutta questa un viavai di gente. Entra ed storia dei soldi rubati non ha esce da bar e negozi, parecchi mai convinto – aggiunge –: lui furgoni scendono da Lizzola, ha sempre lavorato e anche dal fondovalle arriva il pullman tutta la sua famiglia e poi ha di linea che scarica l’unico pasanche di più di tanti altri», con- seggero a bordo. ferma riferendosi a case e terQui il leitmotiv è «ma perché reni. proprio ora, a 15 giorni dalle Spunta anche elezioni? Hanno l’idea del complotto, aspettato tutti questi o meglio, «secondo Il parroco: mesi e ora tutta ’sta me è stato incastrail paese fretta?». to» dice Mazzocchi Michael Sempermentre il titolare del è stanco boni, giovane barista bar annuisce confere a capo di questa all’Ambra mando di credere aldell’Ufficio turistico, cattiva ammette di esserci la tesi. Incastrato da chi, se è vero come male: c’era pubblicità «rimasto stabiliscono le periun attimo di tregua, zie che sarebbero i riflettori si erano state trovate decine di firme spenti per un po’ e si vedeva la false, sulle distinte dei clienti luce in fondo al tunnel con le «alleggeriti»? prossime elezioni, invece proLa risposta del pensionato prio ora questo arresto». Pronon si fa attendere: «Clienti... prio ora: un dubbio che prende clienti del nero che ora trovano anche il parroco don Michele la scusa di incolparlo. Gente Rota che si sente di dire «una che – aggiunge l’uomo ripren- sola cosa: il paese ne ha piena dendo un concetto rimbalzato l’anima di questa brutta pubsulla bocca di tanti, nella (fu) blicità». 1 ricca Valle Seriana – arrivava Marta Todeschini