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Ricerca, il San Camillo resta al top

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Ricerca, il San Camillo resta al top
Ricerca, il San Camillo resta al top
L'Istituto del Lido lo scorso anno ha chiuso al quinto posto per la riabilitazione
» LIDO
L'Istituto di ricerca San Camillo si conferma ai vertici italiani
di settore, chiudendo il 2015 al
quinto posto tra i 49 in attività.
Un risultato di prestigio che
conferma il ruolo della struttura lidense nel mondo della ricerca, specie tra le attività neuroriabilitative. Continua anche a crescere l'impatto delle
pubblicazioni
scientifiche,
non solo in campo nazionale,
con indicatori di settore che
sono al di sopra della media
nel nostro Paese. Inoltre, il San
Camillo si è aggiudicato lo
scorso anno tre progetti europei: due inerenti al Settimo
programma quadro (riabilitazione dell'ictus e Alzheimer), e
uno ad Horizon2020 (malattia
di Parkinson).
Ma oltre alla ricerca, la clinica prosegue le proprie attività
tradizionali di cura. Sono stati
complessivamente 612 i rico-
veri nel 2015, registrando anche un incremento del 15 per
cento nel numero di posti letto
disponibili, passando da 100 a
115.
Positivo anche il dato dei ricoveri da fuori regione (128),
in crescita del 2,5 per cento.
San Camillo che è diventato
Centro Interregionale di Riferimento anche per le malattie
rare neurologiche e al momento è l'unica struttura neuroriabilitativa in Italia ad aver ricevuto questo riconoscimento. E
aumentato anche il grado di
complessità dei ricoveri: il cosiddetto indice di case-mix, soprattutto per le malattie neurodegenerative come la sclerosi
laterale amiotrofica. «In altre
parole accogliamo, e ci viene
chiesto dalle altre strutture di
accogliere, pazienti più gravi»,
commentano dalla clinica lidense «La degenza media per
ricovero è di 60,7 giorni».
Proseguono poi le attività le-
SANITÀ VENETO
FONDAZIONE OPERA SAN CAMILLO
gate agli esami e visite specialistiche per la cittadinanza, offrendo una alternativa sul territorio alle strutture pubbliche.
Le prestazioni erogate nel
2015 sono state 25.465, la grande maggioranza in regime di
convenzione, quindi con le
stesse caratteristiche di accesso e costi del settore pubblico.
Si tratta di prestazioni di cardiologia, fisioterapia, neurologia, ortopedia, urologia e radiologia.
Di queste 25.465, 935 sono
quelle di risonanza magnetica
di carattere neurologico (aumentate del 7 per cento rispetto al 2014). Infine, lo scorso anno è stato avviato anche il progetto Vela per tutti, con un accordo di collaborazione con la
Lega Navale Italiana, che ha visto 41 pazienti con abilità limitata impegnati in attività veliche in laguna con due speciali
imbarcazioni e personale specializzato al seguito,
(s.b.)
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