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Lampone, mirtillo e rovo
TECNICA A R B O R I C O LT U R A T • L I S TA VA R I E TÀ : L A S E C O N D A P U N TATA C O N I P I C C O L I F R U T T I Lampone, mirtillo e rovo, le varietà consigliate per il 2008 ▪ Per quanto riguarda il mirtillo gigante, le cultivar Legacy e Ozarkblue® sono le nuove entrate. Nessuna novità invece per le cultivar di lampone unifero. Tra le rifiorenti eliminate Caroline e Polana. Tra le cultivar di rovo, infine, Hull Thornless è stata eliminata dalla Lista ▪ di G. Bounous, G.L. Beccaro, S. Canterino, M. Baudino, F.R. De Salvador, J. Diamanti, T. Eccher, L. Folini, R. Giordano, G. Granelli, B. Mezzetti, A. Pititto, V. Ughini I l mercato dei piccoli frutti nei Paesi europei è cresciuto a livello complessivo nell’ultimo decennio; malgrado il ruolo ancora marginale del nostro Paese nello scenario di mercato internazionale, si è assistito a un notevole sviluppo sia dell’import sia dell’export, cresciuti più che proporzionalmente rispetto alla produzione. Tale fenomeno si è tradotto in un incremento delle superfici coltivate, non solo nei tradizionali areali di coltivazione, che coinvolgono le regioni dell’arco alpino, ma anche nelle regioni del Centro-sud, dove gli impianti specializzati di mirtillo gigante, lampone e rovo sono in continua espansione. Prodotti adatti a una forte segmentazione dell’offerta, i piccoli frutti rappresentano oggi non più solo una possibile opportunità di sviluppo, ma una concreta risorsa per l’integrazione con altre filiere orientate a soddisfare esigenze qualitative elevate. Gli attributi positivi di questo gruppo eterogeneo di specie, appartenenti ai generi Vaccinium, Rubus e Ribes, sono infatti di varia natura: diversificazione colturale, buona redditività, elevate e peculiari caratteristiche qualitative (intensa cromaticità, pregi organolettici e nutraceutici). Evocano inoltre nell’im- Foto 1 - La Fondazione «Fojanini» di studi superiori (Sondrio), nuova Unità operativa del Progetto, è rappresentativa di una realtà colturale in continua crescita maginario del consumatore un aspetto naturale, lontano dai modelli colturali dell’agricoltura intensiva. In considerazione della dinamicità della coltura e del suo mercato, nell’ambito del Progetto Liste varietali piccoli frutti Mipaaf (tabella 1) e di altri progetti regionali, sono state acquisite negli ultimi tre anni oltre 70 nuove cultivar e selezioni avanzate di piccoli frutti da Centri di ricerca pubblici e privati internazionali, in ampio anticipo rispetto alla loro diffusione commerciale. Sono stati inoltre coinvolti nel Progetto nuovi enti (foto 1) e realizzati nuovi campi varietali (foto 2) al fine di poter contribuire ad assecondare e indirizzare le scelte degli operatori del settore per il miglior successo colturale. Lampone Il lampone appartiene al genere Rubus che comprende una dozzina di sottogeneri tra cui Eubatus, al quale appartengono il rovo e altre centinaia di specie non commerciali, e Idaeobatus, che comprende oltre 200 specie tra cui il lampone coltivato (Rubus idaeus L.). È diff uso in tutti i continenti e la sua coltivazione, che attualmente riguarda una superficie totale di circa 95.000 ha e una produzione di 500.000 t (Fao, 2006), è ancora in espansione. I principali Paesi produttori, a parte gli Stati Uniti, sono quelli appartenenti a Federazione Russa, Serbia, Polonia, Ucraina, Ungheria, la cui produzione viene destinata per la gran parte all’industria di trasformazione. In altri Paesi, quali Germania, Francia e Regno Unito, invece, la destinazione prevalente dei frutti è il consumo fresco. In Italia il lampone ha un’importanza relativamente modesta, se confrontata con quella delle altre coltivazioni frutticole, come risulta anche dalla statistica ufficiale. La sua coltivazione, infatti, occupa circa 233 ha (0,05% della superficie coltivata a specie legnose frutticole) con una produzione di circa 1.716 t (Istat, 2006) che, come quella dei piccoli frutti in generale, è insufficiente a soddisfare una domanda interna in forte espansione, 19/2008 • L’Informatore Agrario 55 T TECNICA A R B O R I C O LT U R A 2 espansione nelle regioni centro-meridionali (Lazio, Calabria e Sicilia) dove sono effettuati soprattutto impianti tardivi in ambiente protetto, allo scopo di estendere la stagione di raccolta. Liste varietali 2008 3 4 Foto 2 - Il nuovo campo sperimentale dell’Università di Torino è fortemente caratterizzato dal basso impatto ambientale: palificazione in legno di castagno e teli pacciamanti prodotti con residui della lavorazione del cocco. Foto 3 - Cascade Delight* (Chilliwack × WSU 994), lampone unifero di recente introduzione nell’ambito del Progetto Liste varietali, proposto dai costitutori quale valida alternativa a Tulameen. Foto 4 - Malahat* presenta un frutto di facile raccolta, zuccherino sull’onda di una sempre maggiore attenzione dei consumatori alle proprietà salutistiche e nutraceutiche dei frutti. Il settore sta inoltre acquistando una sempre più ampia valenza socio-economica nella valorizzazione di aree collinari e montane, affermandosi come un prodotto importante per l’agricoltura sostenibile e attenta alle esigenze dell’ambiente. Le regioni italiane maggiormente interessate dalla coltura del lampone, sia bifero sia unifero, sono al Nord: tra queste spicca il Trentino-Alto Adige con una superficie di 125 ha, di cui ben 89 in provincia di Trento, e una produzione totale di 1.136 t; seguono la Lombardia con 40 ha e 125 t di prodotto (soprattutto nelle province di Bergamo e Como) e il Piemonte con circa 50 ha e 325 t di prodotto, di cui ben 31 nella sola provincia di Cuneo. Da alcuni anni la colture è in 56 L’Informatore Agrario • 19/2008 La piattaforma varietale non soddisfa pienamente una domanda in continua evoluzione che richiede un’offerta costante nell’arco dell’anno, un prodotto con elevate caratteristiche qualitative e gustative, abbinato a una più elevata shelf life. Alla luce di tali esigenze, la ricerca nazionale e internazionale si è impegnata in programmi di miglioramento genetico volti a ottenere: un prolungamento dell’epoca di maturazione nell’ambito delle cultivar unifere e rifiorenti; frutti di bell’aspetto (dimensioni elevate, colore rosso brillante) e di buone caratteristiche organolettiche (adeguato rapporto zuccheri/acidi, consistenza, serbevolezza); elevati contenuti in sostanze nutraceutiche; elevata resistenza alle fitopatie. Recentemente sono state licenziate in Italia le nuove cultivar rifiorenti Erika e Sugana (quest’ultima già in osservazione nell’ambito del progetto). Il progetto Liste di orientamento varietale dei fruttiferi ha come obiettivo la valutazione delle nuove selezioni e/o cultivar proposte da Istituzioni pubbliche e/o privati verificandone l’adattabilità ai diversi ambienti colturali italiani, ma anche la loro rispondenza alla domanda dei mercati nazionali ed esteri. Nel corso del 2007 è continuata la raccolta dei dati fenologici e produttivi sulle cultivar presenti presso i campi delle Unità operative partecipanti al Gruppo di lavoro Piccoli frutti (tabella 2, 3 e 4). Sulla base delle osservazioni condotte nell’ambito del materiale di tipo unifero, dopo l’eliminazione di alcune cultivar (Glen Garry, Dr. Bauers’s® Rusilva®, Qualicum*, Octavia*), avvenuta nell’anno precedente, non si è ritenuto opportuno apportare alcuna modifica alla lista. Diversa la situazione per le accessioni rifiorenti: alle cultivar già giudicate negativamente (Josephine*, Ruby) si sono aggiunte Caroline e Polana. Caroline ha frutti di dimensioni medio-piccole che, pur conservando una certa brillantezza, diventano scuri e perdono consistenza al momento della maturazione e quindi sono poco idonei al trasporto e alla conservazione. Polana presenta frutti di difficile raccolta che tendono a sgranare; il colore è rosso scuro non brillante e la maturazione negli ambienti del Nord è meno precoce rispetto a quanto riportato in bibliografia. Alla luce delle considerazioni fin qui effettuate vengono presentate, in ordine di precocità, le cultivar osservate per un periodo minimo di 3 anni, fornendo le indicazioni aggiornate e il più possibili complete utili a una scelta razionale dal punto di vista agronomico e commerciale. Lampone unifero Glen Lyon* (precoce) Frutto consistente, di colore uniforme, rosso-arancio; facile distacco alla raccolta; facile gestione della pianta; tralci senza spine; tolleranza a Botrytis del tralcio e Didymella; resistenza agli afidi vettori di Amphorophora idaei. Frutto medio-piccolo; sensibilità al virus RBDV e all’antracnosi. Malahat* (precoce) (foto 4) Frutto conico, consistente, di dimensioni medie, di facile raccolta, abbastanza zuccherino. Spinescenza dei germogli fruttiferi; sensibilità a RBDV, antracnosi e Phytophthora. Glen Ample* (media) (foto 5) Dimensioni del frutto medio-grandi; buon sapore; facilità di raccolta; tralci assurgenti, privi di spine. Sensibilità a RBDV; resistenza agli afidi vettori del Raspberry Mosaic Virus Complex. Tulameen (media) Frutto di media dimensione; buone caratteristiche qualitative; polpa consistente; fruttificazione prolungata; facilità di raccolta. Foto 5 - I frutti di Glen Ample* sono di dimensioni medio-grandi, di buon sapore e facile raccolta TECNICA Molto sensibile al freddo invernale; suscettibile a RBDV, Didymella e Botrytis su frutti e tralci. Lampone rifiorente Polka* (precoce) Frutto medio-grande, dalle buone caratteristiche organolettiche, consistente e resistente alle manipolazioni. Colore del frutto scuro a maturazione; distacco alla raccolta difficile; suscettibile a RBDV e RMR. Himbo Top® Rafzaqu* (media) (foto 6) Frutto di elevate dimensioni, di colore rosso vivo, di facile raccolta; cultivar adatta alla coltura in ambiente protetto nell’Italia meridionale; tollerante a Phytophthora. Frutto poco consistente; maturazione scalare; pianta estremamente vigorosa. Heritage (tardiva) Frutto consistente, serbevole, di buon sapore; pianta di buon vigore, tollerante a RBDV e RMR. Frutto medio-piccolo; pianta eccessivamente pollonifera, con tralci spinescenti; scalarità di maturazione; sensibile a Botrytis e Didymella. Rossana (tardiva) Frutto di dimensioni medio-grandi, con buone caratteristiche organolettiche, molto aromatico; raccolta facile per buona esposizione dei frutti; cultivar idonea alla coltivazione protetta. Elevata spinescenza; scalarità di maturazione; sensibile a Phytophthora e Botrytis. Mirtillo gigante La produzione mondiale di mirtillo proviene sia da specie spontanee, quali i mirtilli nani americani (Vaccinium angustifolium e Vaccinium myrtilloides), il Foto 6 - Himbo Top® Rafzaqu* si adatta alla coltivazione in serra e si sta diffondendo negli impianti specializzati del Sud Italia T A R B O R I C O LT U R A TABELLA 1 - Gruppo di lavoro «Piccoli frutti» (coordinatore: G. Bounous Dipartimento di colture arboree, Università di Torino) Unità operativa Azienda sperimentale Giancarlo Bounous, Gabriele Loris Beccaro, Sara Canterino Dipartimento di colture arboree Università di Torino Michele Baudino, Roberto Giordano Creso - Consorzio di ricerca, sperimentazione e divulgazione per l’ortofrutticoltura piemontese, Az. Albertasse, Boves (Cuneo) Cuneo Flavio Roberto De Salvador, Cra - Istituto sperimentale per la frutticoltura, Antonio Pititto Sezione di Trento Az. Campus universitario di Grugliasco (Torino) Az. Tetti Grondana, Chieri (Torino) Az. Cra - Isf, Vigalzano Pergine (Trento) Tommaso Eccher, Giuseppe Granelli Dipartimento di produzione vegetale Az. Dotti, Montanaso Lombardo Sezione coltivazioni arboree, Università di Milano (Lodi) Az. Valle Imagna (Bergamo) Luca Folini Fondazione «Fojanini» di studi superiori, Sondrio Alessandro Roversi, Virginia Ughini Dipartimento di produzione vegetale Az. Valle Staffora (Pavia) Sezione coltivazioni arboree, Università di Piacenza Bruno Mezzetti, Franco Capocasa, Jacopo Diamanti Dipartimento di scienze ambientali Az. Rosati, Agugliano (Ancona) e delle produzioni vegetali, Università delle Marche Francesco De Rosa Arssa, Cosenza Fondazione «Fojanini» di studi superiori, Sondrio Centro sperimentale dimostrativo «Molarotta», Camigliatello Silano (Cosenza) Il Gruppo di lavoro conta 8 Unità operative attive in 9 campi sperimentali di 5 regioni. mirtillo nero europeo (Vaccinium myrtillus) e il mirtillo rosso europeo (Vaccinium vitis idaea), sia da specie coltivate, tra le quali rivestono una grande importanza commerciale il mirtillo gigante americano (Vaccinium corymbosum) e, nei climi caldi, il conilopide o rabbiteye blueberry (Vaccinium ashei). In Europa i maggiori produttori, nel 2007, sono stati Paesi Bassi (con circa 4.000 t), Lituania (2.000 t), Romania (4.000 t), Germania (1.200 t), Italia (1.000 t) e Spagna (700 t). In Italia, dal 1996 a oggi, la superficie investita è più che raddoppiata, passando da 100 a oltre 200 ha. Il mirtillo gigante è un arbusto perenne, cespuglioso, a portamento eretto, che può superare i 2-3 m di altezza e prosperare per oltre 50 anni, mantenendo a lungo la produttività, a patto che sia regolarmente potato e adeguatamente concimato. I terreni più idonei alla coltura sono quelli ben drenati, sabbiosi, contenenti abbondante sostanza organica umificata, a reazione acida, con pH compreso tra 4 e 6, privi di calcare attivo. I principali caratteri richiesti a una cultivar di mirtillo gigante sono: • fruttificazione abbondante; • bacche di grosse dimensioni; • cicatrice peduncolare ridotta; • contemporaneità di maturazione; • elevate caratteristiche organolettiche (profumo, sapore, aroma) e buon contenuto di sostanze antiossidanti; • resistenza alle principali avversità e malattie; • tolleranza nei confronti della reazione del terreno e delle carenze idriche; • resistenza al freddo e/o al caldo. Di interesse, attualmente, per i soli Paesi in cui la coltura investe grandi superfici, è l’adattabilità alla raccolta meccanica per la trasformazione e, in un futuro prossimo, anche per il mercato del prodotto fresco. Sono prevalentemente diff use in Italia cultivar ad alto fabbisogno in freddo, in gran parte ibridi interspecifici di Vaccinium corymbosum x Vaccinium angustifolium, a eccezione di alcune cultivar, come Sierra, per la cui realizzazione si è fatto ricorso a germoplasma di altre specie quali Vaccinium constanblaei e Vaccinium ashei. Negli ultimi anni si sono diffusi in Sud Italia (in particolare in Calabria e Sicilia) impianti specializzati con cultivar di mirtillo conilopide, non ancora inserite in lista. Le descrizioni varietali qui riportate sono frutto del lavoro delle Unità operative del Gruppo di lavoro Piccoli frutti nell’ambito del Progetto Liste di orientamento varietale dei fruttiferi Mipaaf e di progetti autonomi. Tutte le cultivar sono unifere e la maturazione avviene da inizio giugno a inizio settembre. Le cultivar in Lista coprono l’intera stagione produttiva del mirtillo gigante a partire dall’inizio di giugno fino a metà agosto e sono state suddivise in precoci (maturazione dall’inizio di giugno all’inizio di luglio), medie (da fine giugno a metà-fine luglio) e tardive (da fine luglio a inizio settembre). 19/2008 • L’Informatore Agrario 57 T TECNICA A R B O R I C O LT U R A TABELLA 2 - Cultivar di lampone non più in Lista Cultivar unifere Chilliwack Dr. Bauers’s® Rusilva® Elida® - Rafzmach Fairview Gaia Galante* Glen Cova Glen Garry Glen Magna* Glen Moy Glen Rosa Glen Shee Gradina Julia Lauren Octavia* Qualicum* Royalty®* Titan®* Cultivar rifiorenti Autumn Bliss Caroline Joan Squire* Josephine* Polana Ruby * Varietà protetta nella moltiplicazione da licenza nazionale o europea. ® Nome registrato. Foto 7 - Duke, cultivar precoce di riferimento, ampiamente diffusa nei nuovi impianti Di fronte al sempre crescente interesse nei confronti della coltura sono stati acquisiti, nell’ambito del Progetto, nuovi materiali genetici dai principali centri di ricerca pubblici e privati internazionali (prevalentemente da Usa, Nuova Zelanda, Francia): le osservazioni fin qui effettuate e quelle in programma nei prossimi anni potranno off rire ai mirtillicoltori indicazioni utili circa le cultivar da impiantare per ottenere il miglior successo economico degli impianti. Liste varietali 2008 Nessuna cultivar è stata eliminata dalla lista (tabelle 5 e 6); sono state invece inserite le cultivar Legacy e Ozarkblue®, valutate positivamente per areali non soggetti a inverni rigidi e a gelate primaverili tardive, essendo varietà a basso fabbisogno di freddo. Di seguito si riportano pregi e difetti delle cultivar di mirtillo gigante valutate positivamente. 8 Duke (precoce) (foto 7) Resistente al freddo; frutti ben distribuiti nella chioma, facili da raccogliere, di colore attraente, ricchi di pruina, aromatici, con buone caratteristiche organolettiche; piante produttive. Cespuglio di media vigoria. Berkeley (medio-tardiva) Grande adattabilità a diversi areali; produttività elevata; frutti di buone dimensioni e pruinosi. Frutti poco aromatici, adatti solo per il mercato fresco. Bluecrop (medio-tardiva) Resistente al freddo invernale e ai ritorni di gelo tardivi; elevata tolleranza alla siccità; buona produttività; frutti consistenti, molto pruinosi, con ottime caratteristiche organolettiche; per produttività e adattabilità al pedoclima è la cultivar più coltivata nel mondo. La tendenza alla sovrapproduzione deve essere mitigata intervenendo con regolari potature; apparato radicale ridotto ed elevata sensibilità agli stress idrici. 9 Foto 8 - Biloxy, cultivar precoce in osservazione selezionata in Mississippi. Foto 9 - Legacy, cultivar medio-tardiva selezionata in New Jersey, è adatta a zone ben esposte e poco ventose 58 L’Informatore Agrario • 19/2008 TABELLA 3 - Genotipi di lampone in corso di valutazione Cultivar unifere Afrodita Bojana Cascade Delight* Cowichan* Granat Malling Minerva* Sanibelle® Valentina* Jeanne d’Orleans* Cultivar rifiorenti Ada Autumn Best® Autumn First® Autumn Treasure* Medea Sugana* * Varietà protetta nella moltiplicazione da licenza nazionale o europea. ® Nome registrato. Legacy (medio-tardiva) (foto 9) Arbusto vigoroso, eretto, a portamento espanso; frutti di buona pezzatura e ottima qualità organolettica, che mantengono a lungo la pruina, dolci e aromatici, di facile raccolta; buona la conservabilità. Le foglie in inverno sono persistenti ed è soggetta a danni da freddo (gelate tardive); è importante un’accurata scelta del sito di impianto: zone ben esposte, poco ventose, ad altitudini di circa 300500 m slm risultano ottimali. Coville (medio-tardiva) Pianta assurgente, molto vigorosa e produttiva; mirtilli di buona pezzatura, di elevato grado zuccherino e con buone caratteristiche qualitative; buona tenuta dei frutti sulle piante anche oltre il raggiungimento dello stadio ottimale di raccolta. Segnalati numerosi problemi di rispondenza varietale del materiale vivaistico. Ozarkblue® (medio-tardiva) (foto 10) Arbusto vigoroso, entra precocemente in produzione con rese molto elevate; frutti di ottima pezzatura, costante nel corso delle raccolte, di buona qualità organolettica, particolarmente aromatici, facili da raccogliere, grazie anche a una ridotta scolarità della maturazione; ottima la conservabilità. Basso fabbisogno di freddo; è importante un’accurata scelta del sito di impianto: zone ben esposte, poco ventose, ad altitudini di circa 300-500 m slm risultano ottimali. Brigitta Blue (medio-tardiva) Cespuglio molto vigoroso; bacche di buona pezzatura e grado zuccherino elevato, idonee alla conservazione in cella frigorifera dove mantengono a lungo le caratteristiche qualitative. Cultivar poco produttiva, sensibile ai freddi invernali, da utilizzare solo ad altitudine superiore a 600 m slm. TECNICA A R B O R I C O LT U R A TABELLA 4 - Vivaisti autorizzati a moltiplicare cultivar protette TABELLA 5 - Cultivar di mirtillo di lampone gigante in corso di valutazione Brevetto europeo (n.) Varietà Titolare Glen Ample* 2729 Meiosis superior variety, West Malling, Kent (Regno Unito) Glen Lyon* 481 Meiosis superior Variety, West Malling, Kent (Regno Unito) Himbo Top® Rafzaqu* 13008 Promo Fruit AG, Rafz (Svizzera) Malahat* 8999 Meiosis superior variety, West Malling, Kent (Regno Unito) Polka* 14918 Marionnet Jacques Gfa, Soings-en-Sologne (Francia) Elizabeth (tardiva) Cespuglio di buona vigoria, a portamento eretto; bacche di buona pezzatura, con grado zuccherino medio-elevato; è una valida alternativa per i raccolti tardivi; elevato contenuto in antociani e capacità antiossidante. Produttività inferiore a Lateblue. Lateblue (tardiva) Frutti di buona pezzatura; diff usa in particolare per estendere il periodo di commercializzazione in tarda estate-inizio autunno; elevato contenuto in antociani e capacità antiossidante. Scarsa conservabilità dei frutti. Rovo La coltura della mora di rovo (genere Rubus, sottogenere eubatus) ha una diffusione nazionale ridotta. Tale coltura è limitata infatti alle zone del Nord Italia: Trentino-Alto Adige, Piemonte, Lombardia e Friuli Venezia Giulia rappresentano il 75% della produzione nazionale (Bounous, 1996; Beccaro et al., 2001). 10 11 Vivaista autorizzato Aurora* Draper* Biloxy (foto 8) Liberty* T Chandler (foto 11) Vivai Molari - Via Cerchia di Martorano, 891 - 47023 Martorano (Forlì-Cesena) Tel. 0547.630540 www.vivaimolari.it Recentemente la coltura del rovo si sta espandendo anche agli areali centro-meridionali, riscontrando un sempre crescente interesse da parte degli agricoltori, che possono inserirsi nel mercato del prodotto fresco in periodi di scarsa offerta, ampliando così il periodo di commercializzazione del rovo. Essendo di origine ibrida, le cultivar di rovo in commercio presentano un aspetto vegetativo e morfologico molto diversi tra loro: sono prevalentemente unifere e vengono distinte in base al portamento in striscianti, erette e semierette. Le cultivar diff use in Italia sono generalmente inermi e di portamento eretto e semieretto; questo tipo di portamento favorisce il contenimento dei costi legati alle operazioni colturali e di raccolta. Le cultivar di rovo commercializzate in Italia provengono da ibridi selezionati nei programmi di breeding di Paesi esteri (prevalentemente Nord America, Nuova Zelanda e Australia): per tale motivo si rende necessario, ai fi ni dello sviluppo del- TABELLA 6 - Cultivar di mirtillo gigante non più in Lista Ama (Herma I) Atlantic Blue Gold Blue Haven Bluechip Bluejay Blueray Bluetta Burlington Cabot Collins Concorde Croatan Darrow Denise Blue* Dixi Earliblue Elliott Georgiagem Goldtraube Gretha (Herma II) Grover Hardyblue Herbert Ivanhoe Jersey Meader Nelson Nui Patriot Pemberton Pioneer Puru* Reka* Sierra Spartan Stanley Sunrise Toro Weymouth * Varietà protetta nella moltiplicazione da licenza nazionale o europea. la coltura sul nostro territorio, valutare l’adattabilità e il comportamento in diverse condizioni pedoclimatiche dei nuovi materiali genetici. La maturazione avviene dall’inizio di giugno e si protrae fino a metà settembre. Le cultivar sono suddivise in precoci (dall’inizio di giugno all’inizio di luglio), medie (da fine giugno a fine luglio) e tardive (da fine luglio a metà settembre). 12 Foto 10 - Ozarkblue ®, cultivar medio-tardiva di mirtillo gigante con frutti dagli eccellenti pregi sensoriali. Foto 11 - Tra le cultivar in osservazione, Chandler si distingue per il frutto di grande pezzatura e i tratti organolettici di pregio. Foto 12 - Apache, cultivar di rovo in osservazione, presenta more di buona pezzatura e buone caratteristiche gustative 19/2008 • L’Informatore Agrario 59 T A R B O R I C O LT U R A TECNICA TABELLA 7 - Cultivar di rovo in corso di valutazione Apache* (foto 12) Kiowa* (foto 13) Black Butte Black Diamond Black Pearl Čačanska Bestrna* (foto 14) Early Navaho Lochtay Metolius Night Fall* Obsidian * Varietà protetta nella moltiplicazione da licenza nazionale o europea. Foto 13 - I frutti di Kiowa* sono di pezzatura molto grande e resistenti alle manipolazioni; la cultivar, in osservazione, ha spinescenza accentuata Liste varietali 2008 I tratti salienti delle cultivar inserite nella Lista derivano dalle valutazioni delle Unità operative coinvolte nel Progetto Liste di orientamento varietale dei fruttiferi del Mipaaf e di progetti autonomi (tabelle 7 e 8). Le varietà di maggior interesse si distinguono per il valido compromesso raggiunto tra le caratteristiche nutrizionali e agronomiche del materiale vegetale. Le osservazioni presentate sono il risultato del confronto dei dati raccolti dalle Unità operative di Torino-Cuneo, Milano, Piacenza, Sondrio, Trento, Ancona e Cosenza. La cultivar medio-tardiva Hull Thorn- less è stata eliminata dalla Lista, mentre è stata mantenuta la cultivar precoce Arapaho*, non avendo osservato cultivar che abbiano mostrato caratteristiche migliori di quest’ultima per poterla sostituire. Le cultivar che seguono si differenziano per epoca di maturazione e presentano tutte caratteristiche produttive e qualitative abbastanza elevate. Arapaho* (precoce) Pianta precoce sia al Centro che al Nord Italia; presenta media vigoria con buona emissione di polloni inermi; resistente alla ruggine; buone caratteristiche organolettiche del frutto, con particolare interesse per le caratteristiche nutraceutiche. Produttività medio-scarsa; in alcuni casi i frutti presentano forma irregolare. Navaho* (medio-precoce) Pianta con elevata scalarità di maturazione e tralci eretti di buon diametro; i frutti sono di buona qualità, con elevate caratteristiche nutrizionali. Produttività medio-scarsa; in alcuni casi forma irregolare del frutto. Lochness* (Nessy®) (media) Pianta vigorosa con tralci inermi, molto produttiva, con raccolta scalare; frutto di buone caratteristiche organolettiche. TABELLA 8 - Cultivar di rovo valutate negativamente Adrienne* Aurora Black Satin Cheyenne Cherokee Comanche Dirksen Ebany Black Helen* Hull Thornless Karaka Black* Kotata Silvan Smoothstem Thornfree Triple Crown Jumbo Waldo * Varietà protetta nella moltiplicazione da licenza nazionale o europea. Nel Centro Italia l’aspetto del frutto è considerato medio; suscettibile al virus del nanismo; molto sensibile alla peronospora sui frutti. Chester (medio-tardiva) Pianta molto vigorosa, con tralci assurgenti, di diametro elevato e inermi; resistente a freddi invernali; produttività medio-elevata, con frutti di buona pezzatura e sodi. Elevata sensibilità a Botrytis. • Giancarlo Bounous Gabriele Loris Beccaro Sara Canterino Dipartimento di colture arboree Università di Torino [email protected] Michele Baudino Roberto Giordano Creso - Consorzio di ricerca, sperimentazione e divulgazione per l’ortofrutticoltura piemontese Cuneo Flavio Roberto De Salvador Antonio Pititto Cra - Istituto sperimentale per la frutticoltura Sezione di Trento Tommaso Eccher, Giuseppe Granelli Dipartimento di produzione vegetale Sezione coltivazioni arboree Università di Milano Luca Folini Fondazione «Fojanini» di studi superiori, Sondrio Jacopo Diamanti, Bruno Mezzetti Dipartimento di scienze ambientali e delle produzioni vegetali Università delle Marche Virginia Ughini Dipartimento di produzione vegetale Sezione coltivazioni arboree Università di Piacenza Nel testo, accanto al nome della cultivar possono comparire i seguenti simboli: * indica che la varietà è protetta e che quindi non può essere liberamente propagata; ® indica nome registrato. Foto 14 - La pianta di Čačanska Bestrna (Dirksen Thornless × Black Satin), cultivar recentemente acquisita nel Progetto, è molto vigorosa e produttiva 60 L’Informatore Agrario • 19/2008 Per consultare la bibliografia e gli approfondimenti: www.informatoreagrario.it/rdLia/ 08ia19_3414_web T TECNICA A R B O R I C O LT U R A Articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 19/2008 a pag. 55 Lampone, mirtillo e rovo, le varietà consigliate per il 2008 BIBLIOGRAFIA Beccaro G., Giacalone G., Bounous G., Baudino M. (2001) - An overview on berry industry in Piemonte (Italy). Acta Hort., 585: 259-262. Bounous G. (1996) - Piccoli frutti. Lamponi-Rovi-Ribes-Uva Spina-Mirtilli. Edagricole, Bologna, pp.434. nomics to Sustainable Production, Quality & Health. http://cost.cordis.lu/src/action_detail.cfm?action=863 adriatic area. ISHS 8th International Rubus and Ribes Symposium, ActaHortic., 585: 215-219. 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Food Chem., 48: 140-146. TABELLA A - Caratteristiche produttive e qualitative delle cultivar di lampone unifero in Lista Cultivar Zona Glen Lyon* Glen Ample* Malahat* Malahat* Tulameen Tulameen Nord Nord Nord Centro Nord Centro Anni ProduEpoca di osserva- zione peso 1 raccolta ( ) zione (n.) (2) medio (g) precoce 11 3 2,3-3,5 intermedia 9 5 3,6-4,2 precoce 7 4 2,5-3,3 precoce 5 4 2,6-2,6 intermedia 10 3/4 2,8-4,2 intermedia 5 4 1,7-1,9 Frutto zuccheri (°Brix) 8,50-10,70 10,19-11,70 11,54-11,80 6,90-8,90 10,10-13,20 9,40-9,90 acidità aspetto sapore (3) (meq/L) (3) 24,49-31,81 2-4 1-2-3 28,40-37,12 2-5 2-3-3 26,3-35,52 3 2 19,00-19,95 21,03-35,91 3-4 4 20,51 4 3 * Varietà protetta nella moltiplicazione da licenza nazionale o europea. (1) Precoce = agosto-settembre; media = settembreottobre; tardiva = ottobre-novembre. (2) 1 = nulla; 2 = scarsa; 3 = medio-scarsa; 4 = media; 5 = elevata. (3) 1 = scadente; 2 = mediocre; 3 = discreto; 4 = buono; 5 = eccellente. TECNICA A R B O R I C O LT U R A TABELLA B - Caratteristiche produttive e qualitative delle cultivar di lampone rifiorente in Lista Cultivar Zona Polka* Nord Himbo Top® Nord Heritage Nord Heritage Centro Rossana Nord Anni ProduEpoca di osserva- zione peso 1 raccolta ( ) zione (n.) (2) medio (g) precoce 5 3 1,7-3,8 media 5 5 2,2-4,2 tardiva 12 4 1,4-2,9 media 5 5 1,2-1,7 tardiva 11 3 2,3-3,3 Frutto zuccheri (°Brix) 9,52-11,90 9,50-11,36 9,60-12,14 10,60-11,20 12,10-12,80 acidità aspetto sapore (3) (meq/L) (3) 17,43-28,20 4 2 15,96-33,10 4-3 3 22,43-32,60 3 4-3 21,20-22,90 4 2 29,35-32,50 3 3 * Varietà protetta nella moltiplicazione da licenza nazionale o europea. ® Nome registrato. (1) Precoce = agosto-settembre; media = settembre-ottobre; tardiva = ottobre-novembre. (2) 1 = nulla; 2 = scarsa; 3 = medio-scarsa; 4 = media; 5 = elevata. (3) 1 = scadente; 2 = mediocre; 3 = discreto; 4 = buono; 5 = eccellente. TABELLA C - Caratteristiche produttive e qualitative delle cultivar di mirtillo gigante in Lista Cultivar Epoca raccolta Duke Berkeley Bluecrop Nelson Legacy Coville Ozarkblue Brigitta Blue Elizabeth Lateblue precoce medio-tardiva medio-tardiva medio-tardiva medio-tardiva medio-tardiva medio-tardiva medio-tardiva tardiva tardiva Anni Produdi osserva- zione peso medio zione (n.) (1) (g) 9-12 5 1,7-3,3 12 3 2,2-3,1 12 4 1,5-2,8 9-12 3 1,9-2,8 5 4/6 1,8-3,3 12 4 1,2-2,4 5 4/5 2,1-3,0 10 4 1,8-2,7 10-12 2 1,8-2,0 12 6 1,8-2,0 Frutto zuccheri acidità aspetto sapore (2) (°Brix) (meq/L) (2) 6,66-13,9 5,30-13,89 3 2 7,60-14,10 6,21-14,66 2 3 8,78-11,97 7,09-14,40 2-3 2 11,60-12,70 7,15-14,40 2-3 2 11,43-14,5 7,30-12,06 3-5 4-5 9,10-14,20 10,30-18,55 2 1 9,59-12,40 9,00-12,53 3-5 2-5 10,90-13,00 10,80-21,55 4 4 11,80-15,40 6,23-16,14 2-3 1 8,80-14,80 14,40-17,57 4-5 4 (1) 1 = nulla; 2 = scarsa; 3 = medio-scarsa; 4 = media; 5 = medio-elevata; 6 = elevata. (2) 1 = scadente; 2 = mediocre; 3 = discreto; 4 = buono; 5 = eccellente. TABELLA D - Caratteristiche produttive e qualitative delle cultivar di rovo in Lista Anni ProduEpoca di osserva- zione peso raccolta (1) zione (n.) (2) medio (g) Araphao Nord precoce 7 4/3 3,1-5,9 Araphao Centro precoce 4 3 3,0-3,9 Chester Nord tardiva 8 3 3,1-8,2 Chester Centro medio 4 5 3,8-4,5 Loch Ness (Nessy) Nord medio 9 4/5 3,1-7,1 Loch Ness (Nessy) Centro medio 4 5 4,1-6,0 medioNavaho Nord 7 3/4 4,2-6,5 precoce Cultivar Zona Frutto zuccheri (°Brix) 8,00-12,10 12,80-13,10 8,90-11,20 12,70-12,90 8,63-12,84 7,90-8,40 acidità aspetto sapore (3) (meq/L) (3) 9,40-16,01 3 3 16,20-17,40 2 4 11,80-20,26 4 3 18,90-20,10 2 4 11,92-20,08 3-4 4-3 26,40-27,10 3 3 11,40-14,10 12,70-26,90 3-4 (1) Precoce = agosto-settembre; media = settembre-ottobre; tardiva = ottobre-novembre. (2)1 = nulla; 2 = scarsa; 3 = medio-scarsa; 4 = media; 5 = elevata. (3) 1 = scadente; 2 = mediocre; 3 = discreto; 4 = buono; 5 = eccellente. 3-4 T