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I Disturbi Evolutivi della Scrittura

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I Disturbi Evolutivi della Scrittura
I Disturbi Evolutivi della Scrittura
Componenti della Scrittura (Vio, Tressoldi, 1996)
Grafia
Ortografia
Abilità
motorie
Abilità
fonologiche
Convenzioni
ortografiche
Coordinazione
occhio-mano
Analisi
fonemica
Lessico
ortografico
Velocità
motoria
Associazione
fonemi-grafemi
Composizione
Abilità
linguistiche
Abilità
compositive
Competenze
Sintatticosemantiche
Ideazione
Pianificazione
Trasformaz.
Revisione
Modello a due vie della scrittura (Coltheart et al.,2001)
Parola udita
Analisi
uditiva
Sistema
semantico
Lessico
fonologico
Conversione
acustico-fonologica
MBT
fonologica
Lessico
ortografico
Conversione
fonologica-ortografica
Buffer
grafemico
Parola scritta
Disturbo Evolutivo della Scrittura
(Disortografia)
•Difficoltà di apprendimento che interessa la codifica
scritta del linguaggio
•Nella maggior parte dei casi si associa a disturbo della
lettura; raramente può anche presentarsi in forma isolata
•
Diverse tipologie di errori
Tipologie di errore
1) Fonologici: riguardano la conversione dei suoni linguistici (fonemi)
nelle corrispondenti rappresentazioni scritte (grafemi). In questi
errori non è rispettato il rapporto fonema/grafema:
-scambi di suono (es.: p/b, f/v, r/l)
-riduzioni di gruppo/ dittonghi (es.: tota/torta; pede/piede)
-aggiunte /omissioni di suoni (es.: fore/fiore)
-inversioni (es.:corole/colore)
2) Ortografici: violazioni delle regole ortografiche
•omissione dell’h
•fusioni e separazioni illegali (es.: lerba/l’erba; in sieme/insieme)
•scambi di suoni omofoni non omografi (es.: quore/cuore;
ciera/cera)
•errori nella rappresentazione dei di/trigrammi (es. gni/gn gl/gli
cs/sc)
Esempio di errori con i di/trigrammi
3) Errori fonetici: riguardano le caratteristiche dei suoni:
-accenti;
-doppie
Evoluzione della Disortografia
Primi anni di scolarizzazione (I-III/IV elem.)
Sono presenti tutte le tipologie di errore (fonologici, ortografici,
doppie)
Dalla IV-V elem. in poi
Netta prevalenza di errori ortografici su quelli fonologici (quasi
assenti). Nei b.ni non disortografici ma con difficoltà non specifiche
di scrittura, gli errori riguardano invece in prevalenza le doppie
Dati: Usai, Viterbori, 2000; Angelelli et al., 2004
Indicazioni didattiche
• Gli errori tendono a persistere nel tempo; resistenza agli
interventi didattici
• I progressi sono lenti e graduali, successivi a interventi
mirati
• Non valutare gli aspetti formali ma quelli contenutistici.
• Incentivare l’uso di programmi di video-scrittura
• Dispensare dal prendere appunti
• Consentire l’uso in classe di registratori
• Privilegiare le verifiche orali rispetto a quelle scritte
La Disgrafia
• La difficoltà riguarda la realizzazione “fisica”, la
componente motoria della scrittura
•Può conseguire ad un disturbo della coordinazione
motoria o ad un deficit visuo-spaziale
•Più frequente nei maschi (21-32%) che nelle femmine (1112%)
•Può incidere sugli aspetti ortografici
•E’ diagnosticata attraverso prove specifiche: essa
non consiste semplicemente in una “brutta grafia”
Quando si può parlare di disgrafia?
Parametri
•lettere o parole mal allineate
• spazio insufficiente tra le parole
• curve acute di collegamento
• irregolarità nei collegamenti
(pause)
• assenza di collegamenti
• collisione di lettere
• forma e dimensione delle lettere
variabile
• deformazioni di lettere
• ripassature e correzioni
Inoltre..
•Cattivo utilizzo dello spazio sul foglio
•Velocità di scrittura rallentata
•Leggibilità molto compromessa
•Scritture allografiche (uso di caratteri diversi
all’interno di una parola)
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