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AGNESE: Le massime del matrimonio
LA SCUOLA DELLE MOGLI – (Molière, 1662) AGNESE: Le massime del matrimonio (leggendo) «Le massime del matrimonio Ovvero i doveri della donna maritata Con il suo ripasso quotidiano. I MASSIMA Colei che un onesto legame Conduce in un letto straniero Si ficchi nel capo il pensiero, Malgrado l’andazzo che c’è, Che l’uomo che la prende, la prende sol per sé». [ARNOLFO - Vi spiegherò più tardi che vuol dir tutto questo. Per il momento, intanto, vi basti la lettura.] (continua) «II MASSIMA Si deve la moglie agghindare Così come vuole ed impone Il marito ch’è suo padrone: Del suo leggiadro aspetto egli cura si prenda, Di poi non ha alcuna importanza Se gli altri la vedono orrenda. III MASSIMA Stian lungi gli sguardi assassini, Le fiale, i belletti, gli unguenti, Gli ingredienti che il viso fan di rose fiorito: Tuttodì per l’onore son veleni potenti. Se una donna si fa bella Non è già per il marito. IV MASSIMA Uscendo con la cuffia, come l’onore esige, Dovrà degli occhi spegnere il fascino importuno. Se vuole piacere allo sposo Non deve piacere a nessuno. V MASSIMA Tranne colui che in visita viene per il marito, Fa divieto la buona norma Di ricevere un uomo in casa. Colui che con galante umore Ha da fare con la Signora Non è bene accetto al Signore. VI MASSIMA Dei regali d’ogni uomo Lei diffidi immantinente, Che negli anni in cui viviamo Non si dà niente per niente. VII MASSIMA Tra i personali oggetti, ne soffra poco o tanto, Non ci metta scrittoio, né carta o penna o inchiostro, Perché nelle buone famiglie Chi scrive è il marito soltanto. VIII MASSIMA I licenziosi assembramenti Chiamati «buona compagnia» Tuttodì delle mogli corrompono la mente E sarebbe prudente fossero proibiti, Perché è là che si cospira Contro i poveri mariti. IX MASSIMA Una moglie che brami consacrarsi all’onore Deve astenersi dal gioco Come da cosa funesta, Perché dal gioco delusa Una donna è spinta non poco A giocarsi quel che le resta. X MASSIMA Le passeggiate alla moda, Ovver colazioni all’aperto, Non deve saper cosa sono, Perché, dice l’uomo istruito, In queste munifiche imprese Chi paga le spese è il marito.