Riceviamo e pubblichiamo, con piacere ed orgoglio, le riflessioni di
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Riceviamo e pubblichiamo, con piacere ed orgoglio, le riflessioni di
Riceviamo e pubblichiamo, con piacere ed orgoglio, le riflessioni di Giorgio LUCARELLI sul viaggio a Santiago de Compostela effettuato questa estate percorrendo 800 km. a piedi “Il Cammino di Santiago” in Spagna l’ho percorso la prima volta tre anni fa in bicicletta. Quel 10 agosto del 2005 al mio arrivo a Santiago, in piazza, tra la gente e preso dall’imponente cattedrale, decisi di ritornarci e coprire i circa 800 km a piedi. Tante le bellezze ammirate, tante le emozioni provate. Così è stato. Sono partito da Saint Jean Pied de Port (Francia), il 29 luglio, ho terminato il mio pellegrinaggio a Santiago de Compostela il 31 agosto. Giunto a destinazione, seduto nella grande piazza, sono rimasto incantato ad osservare la maestosa cattedrale ed a metabolizzare tutti i giorni e i chilometri percorsi. Che cos’è il Cammino? E’ quel filo di Arianna o più semplicemente ripercorrere quella strada che porta i pellegrini da undici secoli alla tomba di San Giacomo Apostolo, per ricevere il dono dell’indulgenza. E’ stato un viaggio caratterizzato da un notevole sforzo fisico ancor più di quello mentale. Male ai piedi, fastidiose vesciche e dolorose tendinite mi hanno e ci hanno accompagnato per gran parte del Cammino. Nessuno dei tanti viaggiatori incontrati e conosciuti è stato risparmiato. Molti sono ritornati a casa. A Panferrada mi ha raggiunto Grazia, insieme abbiamo percorso gli ultimi 240 chilometri. Insieme a tanti altri abbiamo condiviso la sofferenza, ma anche la gioia per il raggiungimento della meta. Suggestiva è la cerimonia della consegna della meritata “Compostela”, un documento che certifica l’avvenuto pellegrinaggio. Da parte mia, come rappresentante della sezione CAI, ho donato la nostra maglia ufficiale. Regalo molto apprezzato. Sono stati giorni particolarmente intensi. Vorrei citarne due: il mio primo giorno di cammino, quando per la tensione emotiva accumulata i muscoli delle gambe erano terribilmente contratti e all’arrivo a Monte Gozo (Monte del Gaudio) a 5 chilometri da Santiago, non ho retto l’emozione e la commozione, ho terminato il mio viaggio piangendo. Ancora oggi pensando e rivivendo quegli istanti sono pervaso da un’intensa emozione. Giorgio Lucarelli