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Diapositiva 1 - Istituto Professionale

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Diapositiva 1 - Istituto Professionale
IPIA
“G.Marconi”
Classe 1 A
Classe 1 B
Classe 2 A
Corso Moda
A.S . 2010/11
Il 27 gennaio 1945 il campo di
concentramento di Auschwitz fu liberato
dalle truppe sovietiche.
2.819 prigionieri vennero trovati ancora in
vita, 180 erano bambini.
In pochi anni ad Auschwitz furono uccise
dai nazisti circa 1.500.000 persone.
Nei vari campi di sterminio furono uccisi
sei milioni di ebrei.
Insieme a loro furono sterminati anche
zingari, testimoni di Geova, omosessuali e
prigionieri politici.
MAPPA DEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO
“…Quel carro bestiame presentava un aspetto irreale.
Gente di tutte le età, di tutti i ceti sociali, era ammassata
in quel carro che si muoveva lentamente verso una
destinazione sconosciuta. Erano ebrei. Questa era la loro
colpa…”
“Il lavoro rende liberi”
Era il beffardo motto di “benvenuto” che campeggiava nei principali
cancelli d’ ingresso dei lager.
Arrivo dei prigionieri
al campo
I prigionieri venivano
subito divisi dai medici
delle SS tra uomini,
donne,
anziani
e
bambini.
“…urlavano come forsennati : solo a sentire le
loro urla incomprensibili il cuore si faceva
piccolo piccolo, sembrava
addirittura che
cessasse di battere (…) non riuscivo a smettere di
piangere, tutti mi abbracciavano e mi facevano
coraggio…”
Le persone non selezionate, sempre fra il 70 e l’ 80 %
dei nuovi arrivati, venivano mandate
immediatamente a morire.
I bambini al di sotto della statura di 1,20m
erano subito eliminati. Per questo molti
di loro, al momento della misurazione,
alzavano quanto più possibile la testa, per
essere selezionati.
Le camere a gas dei lager erano dotate di
piccoli oblò attraverso i quali i militari
incaricati potevano seguire l’andamento
dello sterminio, dopo aver versato, dalle
aperture appositamente predisposte
nel
soffitto, il terribile gas cyclone B. Si calcola
che 15-20 minuti fossero sufficienti per far
morire soffocati almeno 350 prigionieri alla
volta. I corpi poi venivano cremati.
I prigionieri arrivavano alla camera a gas
sporchi, per questo veniva loro detto che
erano stati portati lì per fare una doccia
disinfettante.
L’ odore dei fumi della
combustione
dei corpi era
terribile e si diffondeva anche
a notevole distanza. Nei
crematori di Auschiwitz, che
erano in funzione giorno e
notte, venivano bruciati circa
1500 corpi alla volta. Le loro
ceneri erano poi utilizzate
nella fertilizzazione dei campi
oppure gettate negli stagni.
“…il fumo saliva
lento…”
Forni crematori
I prigionieri selezionati, ritenuti abili
al lavoro, venivano rasati e vestiti con
una divisa a righe. Ad ognuno veniva
assegnato un numero identificativo
tatuato sull’avambraccio sinistro.
Erano fotografati in tre pose poi
incollate su una scheda segnaletica
dove, oltre alle generalità, era indicata
anche la razza.
Prigionieri in fila
Bambini ebrei con la
stella di Davide
A partire dal 1933, anno
dell’ascesa di Hitler al potere,
fu obbligatorio per gli ebrei
tedeschi indossare la stella di
Davide.
Tale
distintivo
consisteva in due triangoli di
stoffa gialla sovrapposti, in cui
talvolta spiccava la scritta
Jude, ebreo.
Gli
omosessuali
erano
identificati con un triangolo
rosa.
I testimoni di Geova: triangolo
viola
Gli zingari: triangolo marrone
I prigionieri politici: triangolo
rosso
Gli asociali: triangolo nero.
I lavori forzati nei lager consistevano
principalmente nel trasporto di
materiali pesanti e nella costruzione
di nuove strutture.
Il lavoro veniva svolto per 12 ore di
seguito, spesso a passo di corsa, sotto
la spietata sorveglianza dei soldati
delle SS e dei Kapò.
Tanto le SS quanto i Kapò non
esitavano a far uso dei randelli e delle
fruste per migliorare il rendimento
dei lavoratori.
I prigionieri erano costretti a lavorare
sia con la neve che con il caldo
torrido.
Erano malnutriti, infatti i pasti
consistevano in una brodaglia amara
per la prima colazione; una minestra
di legumi marci per il pranzo; 300
grammi di pane e 30 grammi di
margarina per la cena.
Sopravvissuti
subito
dopo la liberazione del
campo.
Alcuni bambini, sopravvissuti al campo di concentramento di
Auschwitz, escono dalle loro baracche, poco dopo la
liberazione.
Polonia, dopo il 27 gennaio 1945
Anna Frank, sua sorella e sua
madre morirono di tifo nel
campo di concentramento di
Bergen-Belsen.
Sopravvisse solo il padre che
fu liberato il 27 gennaio 1945
nel campo di Auschwitz.
Tornato in Olanda pubblicò il
diario della figlia.
In Israele è possibile far piantare degli alberi per onorare ebrei che
abbiano compiuto azioni meritorie, o aiutato ebrei in condizioni di
difficoltà. Inoltre, con richiamo al noto versetto del Talmud :”Chi
salva una vita, salverà il mondo intero”, lo Stato d’Israele ha previsto
la Medaglia di Giusto tra le Nazioni. Si tratta della massima
onorificenza rilasciata da questo Stato a chi, non ebreo, ha salvato, a
rischio della propria vita, uno o più ebrei perseguitati.
Il Giardino dei Giusti nasce a Gerusalemme nel 1960 su iniziativa di
Mosche Bejski, salvato da Oskar Schindler.
Attualmente il numero dei Giusti tra le Nazioni è superiore a
ventiduemila.
Oskar Schindler
Giovanni Palatucci
Giorgio Perlasca
Giardino dei Giusti
“… Mi hanno raccomandato di andare subito via di casa,
perché sarebbero potuti tornare a prendere anche me. Ero
disperata, non sapevo che fare: i vicini di casa non hanno
voluto ospitarmi perché avevano paura (…) sono andata a
casa di un’amica (…) non hanno avuto un attimo di esitazione
(…) il padre ha detto subito: Tu resterai con noi finchè sarà
necessario. Noi ti proteggeremo!”
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