La prefazione di Eugenio Picano - Il Pensiero Scientifico Editore
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La prefazione di Eugenio Picano - Il Pensiero Scientifico Editore
Prefazione In questo viaggio nella selva selvaggia e aspra e forte della statistica, il lettore non poteva trovare miglior Virgilio di Andrea Ripoli, filosofo di nascita, ingegnere di studi e ricercatore biomatematico di professione. Andrea sta alla divulgazione statistica come Bertrand Russell alla filosofia e Indro Montanelli alla storia. Il suo talento comunicativo naturale si è irrobustito nella palestra della scuola di scrittura scientifica, che ha formato un migliaio di cardiologi e internisti italiani negli ultimi dieci anni. Spesso l’ho visto sobbalzare e traballare di fronte a domande degli allievi – io per primo – che in poche sillabe gli spalancavano davanti voragini di ignoranza. Però si è sempre ripreso e mai, mai gli ho sentito pronunciare una sillaba di compatimento o insofferenza. Sì, i puristi eccepiranno su questo o quel dettaglio, dove la necessità di farsi capire ha portato a semplificazioni, ma lasciateli perdere i puristi. Andrea è molto di più di un togato professore, egli svolge in questo caso l’insostituibile funzione sociale del cattivo compagno: ci insegna a guardare sotto le gonne di «Lady Statistics», compagna di viaggio obbligata, apparentemente austera e inespugnabile, ma in realtà spesso sorridente e accomodante, dello scrittore, ma anche del lettore, scientifico. Quello che vediamo sotto quelle gonne ci interessa, eccome. Andrea della nostra curiosità e impazienza tutto comprende e tutto perdona. D’altra parte, la statistica lui la conosce profondamente e quindi la stima, ma non la ama. Ci si accompagna, ma non al punto di perdere la testa. La frequenta, ma con una certa aristocratica degnazione. Ci si diverte, ma sa anche di quali nefandezze quella è capace. Fa finta di niente perché è un signore, ma conosce bene le compagnie che la signora frequenta (ricercatori spregiudicati e medici sconclusionati). Corre anzi voce che si sia avvicinato alla statistica perché aveva sentito dire, nei corridoi dell’istituto, che gli statistici sono quelli che parlano di matematica con i medici e di medicina con i matematici, e tra loro parlano di donne. Ma queste sono solo dicerie: in realtà è impossibile per Ripoli occuparsi di un problema statistico in maniera banale. Tipicamente, ti spiega dopo cinque minuti cose che tu – che pure a quei dati avevi lavorato per anni – non avevi ancora capito. Chiedere ad Andrea di fare un’analisi della varianza è come arruolare Cesare Frugoni per un’intramuscolo e Diego Armando Maradona per metterlo in barriera. Ma lui non s’è mai rifiutato, vittima di un carattere d’oro che bene si combina con l’appetito predatorio dei ricercatori medici. VII STATISTICA MEDICA Seguendo le sue ricette, corredate da massime e versi, analogie e metafore, illuminate a intermittenza da vero passo di scrittore che mai ti aspetteresti in un manuale tecnico, la statistica smette di essere una tortura e diventa un piacere. Con i software che corrono, questo sillabario trasformerà anche il più refrattario ranocchio tra gli allievi in un principe della p. Nei migliori salotti scientifici, nessuno riconoscerà le nostre umili origini culturali, e Lady Statistics non resisterà al nostro fascino. VIII FACILE Quando scoprirà le tenere fondamenta del nostro manuale di seduzione, sarà – per lei – troppo tardi, e avremo già raggiunto lo scopo. A quel punto, noi – che imparammo quel po’ di storia e filosofia che ci serviva sui testi di Montanelli e Russell, e non sui tomi ponderosi originali di Hegel e Plutarco – ripenseremo con ammirazione e gratitudine a questa preziosa opera di Indro Bertrand Ripoli. Eugenio Picano