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Maggiore protezione dagli hacker - Lugano
Comunicato stampa Maggiore protezione dagli hacker: Euler Hermes Svizzera assicura nuvole informatiche, reti di trasmissione dati e investimenti di sostituzione La digitalizzazione porta con sé un sensibile incremento dei crimini informatici; gli attacchi hacker in Svizzera sono aumentati del 40% nell’ultimo anno, il che significa maggiori rischi di responsabilità per i dirigenti Per la massima sicurezza: Euler Hermes Svizzera offre un’assicurazione abusi di fiducia ancora più completa contro la pirateria informatica con Premium XL2 La copertura include: attacchi di hacker su archivi cloud, furto di dati su reti esterne o intercettazione di dati su nodi di trasmissione (attacchi «man-in-the-middle») come pure furti di identità («Fake President») e investimenti di sostituzione per la struttura hardware e software al fine di garantire il continuo funzionamento Violazione dell’obbligo di segretezza, danni patrimoniali a seguito di frode, appropriazione indebita e furto da parte di collaboratori e terzi esterni sono compresi nella copertura. Wallisellen, 19 maggio 2016 – Con la copertura assicurativa Premium XL2 di Euler Hermes, le banche svizzere sarebbero state tutelate almeno finanziariamente dagli attacchi perpetrati in passato contro le loro piattaforme di e-banking. L’estensione di copertura offerta dall’assicurazione abusi di fiducia XL2 include anche gli investimenti di sostituzione per garantire il continuo funzionamento, così come i danni da attacchi a nuvole informatiche. Per la prima volta, nel pacchetto di sicurezza di XL2 ora è incluso anche il furto di dati al di fuori del sistema aziendale, quando cioè i dati vengono intercettati su reti esterne o sui nodi di trasmissione di dati (come accadde per lo scandalo NSA). Rischio accresciuto per gli attacchi ai danni di «Cloud»: somme assicurate aumentate del 30% rispetto a solo un anno fa «Nessuna azienda è immune dai danni della pirateria informatica. Ormai non ci si chiede più se si subirà un attacco, ma quando», commenta Rüdiger Kirsch, responsabile Sinistri dell’assicurazione abusi di fiducia di Euler Hermes. «Secondo uno studio, gli attacchi hacker a grandi imprese in Svizzera sono aumentati del 40% dal 2014 al 2015. Oltre alle banche e alle compagnie di assicurazione, i settori più colpiti sono quello automobilistico, chimico e farmaceutico ma anche le Pmi – in molti casi con l'aiuto di collaboratori interni». «Il vantaggio dell’estensione di copertura XL2 di Euler Hermes è che i singoli moduli possono essere abbinati a piacere in modo da riflettere esattamente le esigenze dei nostri clienti e dei rispettivi settori», aggiunge Sandro Baumann, responsabile di prodotto dell’assicurazione abusi di fiducia di Euler Hermes Svizzera. Violazione dell’obbligo di segretezza, perdita di dati, danni patrimoniali, danneggiamento di hardware o software causati da software spia presso le banche svizzere sono però solo una faccia della medaglia, l’altra raffigura una crescente responsabilità dei manager. «I dirigenti spesso si cullano in una sicurezza effimera», critica Kirsch. «Ad esempio, se si verifica una perdita di dati in seguito a un attacco al Cloud, teoricamente la responsabilità ricadrebbe su chi ha preso la decisione di esternalizzare i dati. Alcuni cadono letteralmente dalle nuvole. La consapevolezza del rischio cresce però anche nelle imprese: mediamente abbiamo registrato un aumento del 30% circa delle somme assicurate rispetto all'anno scorso». Indennizzo immediato superiore, protezione contro furto d’identità «Fake President» quintuplicata Oltre ad avere introdotto il nuovo modello di copertura modulare, Euler Hermes ha incrementato la prestazione immediata di indennizzo dagli originari CHF 300 000 a cinque milioni e quintuplicato il sublimite per casi di «Fake President» (sinistri causati da precedente furto d’identità), da CHF 1 milione a 5. «Gli hacker riescono a violare anche i sistemi informatici più protetti, addirittura i server governativi», dice Kirsch. «Con oltre 25 anni di esperienza in materia di pirateria informatica, riusciamo a stimare precisamente il rischio e non ci tiriamo indietro nemmeno di fronte a sinistri catastrofici. Rispondiamo ai crescenti rischi di cybercrime aumentando le somme assicurate e offriamo quindi la massima protezione». I crimini informatici più frequenti sono, oltre al phishing e al furto d’identità, soprattutto attacchi a impianti telefonici, con l’intento di effettuare lunghe telefonate all’estero. Nulla è impossibile: attacchi agli impianti telefonici, phishing, manipolazione dei prezzi, furto d’identità «Non vi è praticamente nulla di impossibile. Gli impianti telefonici vengono attaccati soprattutto per effettuare telefonate verso Africa e Asia. Bastano dai 10 ai 14 giorni per arrecare danni compresi tra CHF 100 000 e 200 000», precisa Kirsch. «Ma anche la manipolazione dei prezzi sulle piattaforme di vendita online, dove improvvisamente il prezzo di un paio di scarpe passa da CHF 99 a CHF 9, può cagionare danni ingenti a un’impresa quando intere scorte di magazzino vengono letteralmente svendute. Le motivazioni principali sono però il furto di dati e di segreti professionali o l’arricchimento personale. L’incremento più preoccupante attualmente viene registrato nei furti d’identità». «Fake President»: l’e-mail del capo, che però non è il capo – risultato: il denaro sparisce Euler Hermes distingue tre diverse forme di furto d’identità «Fake President». Nel primo caso, la simulazione dell’identità del superiore o di un dirigente viene usata per incaricare i collaboratori di effettuare pagamenti per transazioni segrete all’estero. Nel secondo caso, i truffatori si fingono partner commerciali o fornitori dell’azienda assicurata e, con messaggi falsificati, fanno in modo che il pagamento per merci o servizi forniti avvenga su conti paralleli. Nel terzo scenario di frode, i criminali si presentano come clienti esistenti o nuovi clienti dell’impresa assicurata, ordinano merci per iscritto e richiedono, adducendo motivazioni plausibili, che la fornitura sia consegnata a un altro indirizzo. «Il fenomeno “Fake President” è in forte aumento, soprattutto negli ultimi due anni», spiega Kirsch. «I truffatori diventano sempre più ingegnosi. Nell’e-mail alla collaboratrice della contabilità finanziaria il "capo" spiega ad esempio che la transazione sarebbe assolutamente segreta e invita la collaboratrice a non parlargliene per nessun motivo in ufficio. Anche il tono è credibile – prima di entrare in azione gli hacker osservano per qualche giorno la corrispondenza e ne imitano lo stile, il tono e le scelte lessicali. I due milioni per la presunta transazione su diversi conti cinesi spariscono così in fretta nel nulla». E anche quando la truffa viene finalmente a galla, i flussi di pagamento e di merci deviati sono ormai irrimediabilmente perduti. Spesso ci si accorge dell'attacco solo quando si verifica un ritardo di pagamento o dopo aver sollecitato la vera azienda. Quando poi l’indirizzo di spedizione viene verificato dalla polizia, i locali commerciali risultano ormai abbandonati e la merce, ovviamente, è già stata trasferita altrove – con danni che possono arrivare a mezzo milione. Per compensare una simile perdita un’impresa dovrebbe riuscire a incrementare il proprio fatturato di dieci milioni con un margine di utile del 5%, se non addirittura maggiore. **** Contatto per la stampa Euler Hermes Svizzera Alexandra Krähenmann Portavoce di Euler Hermes Svizzera Euler Hermes Group Media Relations Remi Calvet – +33 (0)1 84 11 61 41 [email protected] Tel: 044 283 65 14 [email protected] www.eulerhermes.ch Euler Hermes è il maggiore provider al mondo di soluzioni di assicurazione crediti commerciali nonché specialista riconosciuto nei settori delle cauzioni e del recupero crediti commerciali. Con oltre 100 anni di esperienza, Euler Hermes offre una gamma completa di servizi finanziari a clienti business-tobusiness (B2B) per la gestione del portafoglio clienti. La sua rete internazionale di monitoraggio permette di controllare e analizzare la solvibilità di PMI e multinazionali presenti sui mercati che rappresentano il 92% del PIL mondiale. Con sede a Parigi, la compagnia è presente in oltre 50 paesi con più di 6000 collaboratori. Euler Hermes fa parte del gruppo Allianz, è quotata all’Euronext di Parigi (ELE.PA). e beneficia del rating AA- di Standard & Poor’s e Dagong Europa. Il gruppo ha raggiunto un giro d’affari consolidato di 2,6 miliardi di euro nel 2015 e ha coperto transazioni commerciali nel mondo per un totale di 890 miliardi di euro a fine 2015. Presso la sede di Zurigo e le agenzie di Losanna e Lugano, Euler Hermes Svizzera occupa ben 50 collaboratori. Per maggiori informazioni: www.eulerhermes.ch, LinkedIn o Twitter @eulerhermes.