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LA PENTOLA CON LE MELE ROSSE verifica

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LA PENTOLA CON LE MELE ROSSE verifica
Narrativa e testi non letterari
verifica SOMMATIVa
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
narrativa
volume A sezione 2 unità 3
2.3 competenze di lettura
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . cognome nome
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . classe
...............................
data
Niccolò Ammaniti
LA PENTOLA CON LE MELE ROSSE
Io non ho paura, 2001
Questo brano è tratto dal romanzo più noto di Niccolò Ammaniti. Il protagonista è Michele Amitrano, un
ragazzino di nove anni che vive in un paesino di campagna, in una zona non precisata del Sud dell’Italia.
Nell’estate torrida del 1978, mentre gira con gli amici per i campi bruciati dal sole, Michele scopre un
segreto terribile: in una casa diroccata, in fondo a un buco, è nascosto un bambino. Michele si trova ad
affrontare la paura, il rischio e la scoperta della brutalità del mondo degli adulti. La storia è narrata in
prima persona: il narratore interno è Michele, adulto, che ricorda l’esperienza vissuta da bambino.
Dal romanzo è stato tratto un film che ha ottenuto un notevole successo di critica e di pubblico.
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La mattina mi sono svegliato tranquillo, non avevo fatto sogni brutti. Sono
rimasto un po’ a letto, a occhi chiusi, ad ascoltare gli uccelli. Poi ho cominciato a rivedere il bambino1 che si sollevava e allungava le braccia.
– Aiuto! – ho detto.
Che stupido! Per quello si era alzato. Mi chiedeva aiuto e io ero scappa­
to via.
Sono uscito in mutande dalla stanza. Papà stava avvitando la macchinetta
del caffè. Il padre di Barbara2 era seduto a tavola.
– Buon giorno, – ha detto papà. Non era più arrabbiato.
– Ciao, Michele, – ha detto il padre di Barbara. – Come stai?
– Bene.
Pietro Mura era un uomo basso e tozzo, con un paio di baffoni neri che gli
coprivano la bocca e un testone quadrato. Indossava un completo nero con
le righine bianche e sotto la canottiera. Per tanti anni aveva fatto il barbiere a
Lucignano3, ma gli affari non erano mai andati bene e quando avevano aperto un nuovo salone con la manicure e i tagli moderni aveva chiuso bottega e
ora faceva il contadino. Ma ad Acqua Traverse lo continuavano a chiamare
il barbiere.
Se ti dovevi tagliare i capelli andavi a casa sua.
Ti faceva sedere in cucina, al sole, accanto alla gabbia con i cardellini, apriva un cassetto e tirava fuori un panno arrotolato, dentro ci teneva i pettini e
le forbici ben oliate.
Pietro Mura aveva le dita grosse e corte come sigari toscani che entravano
appena nelle forbici, e prima di cominciare a tagliare allargava le lame e te le
1. i l bambino: il giorno prima Michele aveva
scoperto che in una casa diroccata, in campagna, era nascosto un bambino. In casa non
aveva parlato di questa inquietante scoperta.
2. Barbara: una bambina del gruppo dei compagni di giochi di Michele. Pietro Mura è suo
padre.
3. Lucignano: piccolo paese in una zona indefinita del Sud dove è ambientata la storia. Acqua
Traverse è la frazione dove abita Michele. In
Italia esiste un paese di nome Lucignano, ma è
in provincia di Arezzo, in Toscana. Esiste anche una via Acqua Traverse, a Roma. I paesi del
Sud indicati nel romanzo sono immaginari.
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