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La disfunzione erettile nell`anziano

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La disfunzione erettile nell`anziano
LA DISFUNZIONE ERETTILE
1
DISFUNZIONE ERETTILE
9 LA DISFUNZIONE ERETTILE (DE) VIENE
DEFINITA COME L’INCAPACITÀ DI OTTENERE
E/O MANTENERE UNA EREZIONE SUFFICIENTE
PER UNA ATTIVITÀ SESSUALE
SODDISFACENTE
9 DISFUNZIONE ERETTILE DEFINISCE PIÙ
PRECISAMENTE DEL TERMINE IMPOTENZA LA
NATURA DI TALE DISFUNZIONE SESSUALE
2
EREZIONE
FENOMENO VASCOLARE SOSTENUTO DA IMPULSI
NEUROPSICOLOGICI IN CUI SI DETERMINA UNA
ALTERAZIONE DELL’EQUILIBRIO TRA AFFLUSSO
ARTERIOSO E DEFLUSSO VENOSO A LIVELLO DEI
CORPI CAVERNOSI
IN SEGUITO A STIMOLI EROTICI (TATTILI, OLFATTIVI ED
UDITIVI) DALLE AREE MESENCEFALICHE ED
IPOTALAMICHE PARTONO UNA SERIE DI IMPULSI
NERVOSI CHE RAGGIUNGONO I CORPI CAVERNOSI
ATTRAVERSO LE VIE SPINALI E I NERVI PERIFERICI 3
• Stimolazione simpatica: vasocostrizione
• Stimolazione parasimpatica:
vasodilatazione
4
EREZIONE: un fenomeno neurovascolare
sotto controllo psicologico
5
PGI2
NO
Guanilato ciclasi
Adenil-ciclasi
K+
ATP
GTP
cAMP
cGMP
K+
Ca++
Stimolo
Interazione
Secondi
messaggeri
Attivazione
Flussi ionici
Ca++
Contrazione
Rilassamento
6
Vascolare
Ciclo sessuale
la risposta sessuale implica una sequenza
temporale e la coordinazione di numerose fasi
Desiderio sessuale (libido)
EPOR
Excitement (erezione)
Plateau
Orgasmo
Risoluzione (soddisfazione e rilasciamento)
7
Disfunzione erettile
Massachusetts Male Aging Study
ƒ Studio osservazionale su un campione
randomizzato di una comunità USA
ƒ Uomini tra 40-70 anni
ƒ 1987-1989 in 11 città e cittadine selezionate random
intorno a Boston, Massachusetts
ƒ Numerosità del campione: 1290 uomini
ƒ Prevalenza della DE: 52.0 ± 1.3% (SD)
Feldman HA et al, J Urol, 151:54-61, 1994
8
Epidemiologia
9
Massachusetts Male Aging Study
• DE minima: si verifica negli uomini che dichiarano
una media di 30 erezioni mensili complete, ma che
dichiarano difficoltà a raggiungerle e a mantenerle
• DE media: si verifica negli uomini che dichiarano
una media di 4 erezioni complete nell’arco di un
mese
• DE completa: si verifica negli uomini che dichiarano
di non avere nessun’erezione nell’arco di un mese
10
Età e disfunzione erettile
età
incidenza
11
DISFUNZIONE ERETTILE
DIFFUSIONE:
9 NEL MONDO PIÙ DI 100 MILIONI DI UOMINI
SOFFRONO
IN MODO PIÙ O MENO GRAVE DI
D.E.
9 NEGLI STATI UNITI 30 MILIONI DI UOMINI
SOFFRONO
DI D.E.
12
DISFUNZIONE ERETTILE
9 INCIDENZA STIMATA 10-12% (RANGE ETÀ 18-60)
9 PATOLOGIA IN INCREMENTO NEGLI ULTIMI ANNI
MAGGIORE LIVELLO CULTURALE MEDIO
AUMENTO MEDIO DELLA VITA
MODIFICAZIONI AMBIENTALI E COMPORTAMENTALI
(STRESS)
PROGRESSI NELLO STUDIO DELLA FISIOPATOLOGIA
DELL’EREZIONE
13
PREVALENZA DELLA DISFUNZIONE ERETTILE IN ITALIA
14
DISFUNZIONE ERETTILE
ETIOLOGIA:
9 ORGANICA: DOVUTA A CAUSE VASCOLARI ,
NEUROLOGICHE, ORMONALI O CAVERNOSE
9 PSICOGENA: CAUSATA DA INIBIZIONE CENTRALE
DEL MECCANISMO ERETTILE IN ASSENZA DI
CAUSE ORGANICHE
9 MISTA: CAUSATA DA UN INSIEME DI FATTORI
ORGANICI E PSICOGENI
15
Età
come fattore di rischio negli uomini sani
ƒ Anche negli uomini sani, l’invecchiamento può
aumentare il rischio di DE
ƒ Negli uomini sani più anziani, la DE è il
risultato di effetti fisiologici del processo
d’invecchiamento più che una specifica
malattia organica
16
Età
come fattore di rischio negli uomini sani
ƒ Sebbene la probabilità di DE aumenti con
l’invecchiamento, essa non è una conseguenza
inevitabile dell’invecchiamento
ƒ NIH Consensus Panel ha affermato la necessità di
opporsi all’accettazione della DE come una causa
naturale dell’invecchiamento
ƒ La DE dovrebbe essere correttamente diagnosticata
e curata piuttosto che tollerata
17
DE - Fattori di rischio
Patologie
ƒ diabete in trattamento
ƒ ipertensione trattata
ƒ cardiopatia in trattamento
⇒ 28% DE completa
⇒ 15% DE completa
⇒ 39% DE completa
Feldman HA et al, J Urol, 151:54-61, 1994
ƒ diabete in trattamento
ƒ ipertensione trattata
ƒ cardiopatia in trattamento
⇒ 13.6% con DE
⇒ 25.7% con DE
⇒ 43.6% con DE
Parazzini F et al, Eur Urol, 37:43-49, 2000
18
DE - Fattori di rischio
Ormoni
ƒRiduzione progressiva di T, DHEA, Cortisolo, Estradiolo
ƒIncremento di LH, FSH, sex Hormone-Binding Globulin
(SHBG),Prolattina
Feldman HA et al, J Urol, 151:54-61, 1994
ƒ ADAM ⇒ Androgen Deficiency in Aging Male
19
DE - Fattori di rischio
Depressione
Aumento aggiustato per l’età del rischio di
DE
- Depressione severa
⇒ 90 %
- Depressione moderata
⇒ 59 %
- Depressione lieve
⇒ 25 %
Feldman HA et al, J Urol, 151:54-61, 1994
20
DE - Fattori di rischio
Farmaci
- antiipertensivi
- ipoglicemizzanti
- farmaci cardiaci
- vasodilatatori
⇒ 14% con DE completa
⇒ 26% con DE completa
⇒ 28% con DE completa
⇒ 36% con DE completa
Feldman HA et al, J Urol, 151:54-61, 1994
21
DE - Fattori di rischio
Fumo di sigarette
ƒ Odds Ratio (OR) 1.7
ƒ il rischio aumenta con la durata dell’abitudine
• < 20 anni
27.8 vs 59% (DE vs non DE)
• ≥ 20 anni
72.2 vs 41% (DE vs non DE)
Parazzini F et al, Eur Urol, 37:43-49, 2000
22
DE - Fattori di rischio
ƒ Consumo di alcool
- Un consumo eccessivo di alcool
(> 600ml/settimana) è associato con una aumentata
probabilità di DE minima da 17 a 29%
Feldman HA et al, J Urol, 151:54-61, 1994
23
DE - Fattori di rischio
Lesioni e patologie neurologiche
ƒ
Qualsiasi disturbo di una qualunque
componente del SNC o del sistema nervoso
periferico può causare la comparsa di DE
24
DE - Fattori di rischio
Condizioni iatrogene e/o post-traumatiche
ƒChirurgia Urologica
Lindner A et al, Urology, 1991
Gillig PJ et al, New Zeal Med J, 1988
Soderdahl DW, J Urol, 1996
Melman A e Gingell JC, J Urol, 1999
•
Prostatectomia radicale
- Follow-up 18 mesi: 59.9% impotente
- 65.6% di non NSRRP
- 58.6% monolateral NSRRP
- 36% bilateral NSRRP
Stanford JL, ET AL. JAMA. 283:354-360,252000
Malattia di La Peyronie (IPP)
•placche del tessuto fibroso a livello della tunica
albuginea (erezioni dolorose; deformazione del
pene; DE)
26
Modificazioni strutturali peniene
nell’anziano
• Albuginea: assottigliamento e
riduzione delle fibre elastiche
• Corpi cavernosi: aumento del
contenuto in collageno,
riduzione fibrocellule muscolari
ed elastiche
27
Evidenze sperimentali
• Radicali liberi:
distribuzione di
anioni superossido
nel tessuto penieno
di ratto giovane e
anziano
28
Tessuto cavernoso di ratti
giovani e anziani a
confronto.
Nel ratto anziano si osserva
la perdità della continuità
del lume vascolare e la
disorganizzazione delle
cellule endoteliali.
29
Diagnostica I livello
•
•
•
•
•
Anamnesi medica generale
Anamnesi sessuologica
Questionari validati (IIEF)
Esame obiettivo
Esami ematochimici di base:
Glicemia, Colesterolo, Trigliceridi
(Testosterone, Prolattina ?)
30
Diagnostica II livello
• Ecocolordoppler
penieno dinamico
• Rigiscan
31
ECOCOLORDOPPLER PENIENO DINAMICO
9 RILIEVO MORFOLOGICO E FUNZIONALE DEI
CORPI
CAVERNOSI E DELLA
VASCOLARIZZAZIONE PENIENA DOPO INIEZIONE
DI FARMACO
VASOATTIVO (PGE1)
9POCO DISCRIMINANTE NELLA DIAGNOSI
TRA
IPERDEFLUSSO ORGANICO O PSICOGENO
32
RIGISCAN
•
33
TERAPIA
34
DISFUNZIONE ERETTILE
PROTOCOLLI TERAPEUTICI:
9 TERAPIA ETIOLOGICA (RARA)
9 TERAPIA FARMACOLOGICA ORALE
9 FARMACOPROTESI INTRACAVERNOSA (FIC)
9 TERAPIA FARMACOLOGICA TOPICA
9 VACUUM CONSTRICTION DEVICE
9 TERAPIA PROTESICA
9 TERAPIA CHIRURGICA
35
Criteri di scelta nella terapia della DE
Individuazione delle condizioni organiche e/o della
situazione psicologica reversibili sottostanti e/o
potenzialmente responsabili della DE
Fattori determinanti la scelta del trattamento della DE
risultati diagnostici
motivazioni del paziente (e della partner)
aspettative soggettive (ed oggettivabili))
salute psico-fisica e mentale
SCELTA TERAPEUTICA
36
Modifica dello stile di vita
Smettere di fumare
Diminuzione del peso corporeo
Diminuzione od eliminazione dell’ alcool
Mantenimento di un corretto controllo della
pressione arteriosa (es. pazienti ipertesi)
Attività fisica
Astensione dall’uso di stupefacenti
37
Terapia delle eventuali
malattie sottostanti
Ipertensione
Malattie cardiovascolari
Diabete
Iper/ipotiroidismo; Iperprolattinemia
Ipogonadismo
Malattie neurologiche
38
Terapia
I livello, terapia orale:
inibitori della fosfodiesterasi 5
• Sildenafil
• Tadalafil
• Vardenafil
39
Inibitori PDE5
Meccanismo d’azione
Stimolazione
sessuale
NANC
Cellule
endoteliali
NO
Guanilato
ciclasi
GTP
NO
cGMP
GMP
Rilassamento
Erezione
PDE5
Ignarro LJ, et al. J Pharmacol Exp Ther. 1981; 218(3):739-749.
40
Inibitori PDE5
sildenafil
vardenafil
tadalafil
Dose
(mg)
T max
(ore)
Emivita
(ore)
Risultati
(%)
25
50
100
5
10
20
10
20
0,5-2
2,6-3,7
63-84
0,25-3
4-5
60-80
0,5-5
17-46
61-80
41
Inibitori PDE5
• Controindicazioni assolute
Assunzione di nitroderivati
Retinite pigmentosa
• Controindicazioni relative
Eritromicina
Chetoconazolo
cimetidina
42
Inibitori PDE5
• Sildenafi-Vardenafil
evitare assunzione a stomaco pieno
e dopo assunzione di alcolici
43
Inibitori PDE5
• Effetti collaterali
cefalea
rinite
flushing
mialgie (tadalafil)
44
Terapia
• I livello:
vacuum device
45
Terapia
• II livello: Farmacoprotesi IntraCavernosa
PGE1
Papaverina
Trimix (PGE+Papaverina+Fentolamina)
46
Alprostadil intracavernoso
Meccanismo d’azione
PGE1
Proteina-G
ATP
5’AMP
Ad
en
i la
to
PGE1 = prostaglandina E1
cAMP = adenosin-monofosfato ciclico
PDE = fosfodiesterasi
ATP = adenosin-trifosfato
AC
c ic
las
i
PDE
cAMP
PKA
K+
Rilassamento della muscolatura liscia
47
Terapia
• III livello: terapia chirurgica
protesica
rivascolarizzazione (solo DE post tratumatica)
48
Fly UP