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I diverticoli e le loro complicanze
UNITÀ OPERATIVA COMPLESSA di GASTROENTEROLOGIA ed ENDOSCOPIA DIGESTIVA Direttore: Dott. Felice Cosentino Ospedale “San Giuseppe” 20123 Milano - Via San Vittore, 12 Telefono/Fax: 02/ 8599.4811 [email protected] –[email protected] www.sangiuseppe.eu UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO Polo Didattico Centrale I diverticoli e le loro complicanze Cosa sono i diverticoli Molte persone hanno nel loro colon piccole sacche o minuscole ernie della parete che sporgono sulla sua superficie, simili a piccoli rigonfiamenti di una camera d’aria la cui superficie in alcuni tratti abbia ceduto senza rompersi: questa situazione patologica si chiama diverticolo (a sx l’aspetto endoscopico e a dx l’aspetto ardiologico). La condizione clinica in cui si hanno i diverticoli si chiama diverticolosi. Circa il 50% della popolazione tra i 60 e gli 80 anni ha una diverticolosi. Quando tali sacche si infettano o si infiammano si forma la condizione chiamata diverticolite. Questo accade dal 10 al 25% delle persone con diverticolosi. La diverticolosi e la diverticolite sono pure chiamate malattia diverticolare. Che cosa causa la malattia diverticolare? Il cedimento localizzato della parete del colon, che peraltro avviene soprattutto in soggetti predisposti, è ritenuto essere dovuto alla dieta povera di fibre, infatti, la presenza di diverticoli è aumentata nei paesi civilizzati con l’introduzione di cibi poveri di fibre, come e soprattutto la farina di grano priva di crusca. Inoltre la malattia è rara nei paesi meno civilizzati con in Asia ed in Africa dove la dieta è ricca di fibre. Le fibre che sono i maggiori costituenti della frutta, dei vegetali e del grano intero non possono essere digeriti completamente dall’organismo e quindi passando in parte non digerite nelle feci, fanno sì che esse siano morbide e facili da essere eliminate. Le fibre pertanto servono a prevenire la stitichezza. La stitichezza aumenta la contrazione muscolare per spingere le feci più dure e questo è la maggior causa di aumento di pressione nel colon e tale eccesso di pressione comporta la spinta all’infuori dei punti più deboli della mucosa (che si trovano ove entrano i vasi ed i nervi entro il colon): si formano così i diverticoli. Quali sono i sintomi? Molte persone con la diverticolosi non hanno alcun fastidio o sintomo ed il riscontro dei diverticoli può essere occasionale in seguito a clisma opaco od a colonscopia. Tuttavia quando vi sono, i sintomi possono rivelarsi con crampi, sensazione di gonfiore sotto e lateralmente all’ombelico; questi sintomi possono però far parte di un intestino irritabile, semplice stitichezza, o fenomeni riferibili a strutture del tubo digerente superiore e non per questo il paziente deve considerarsi portatore di diverticoli. Quali sono le complicazioni. La diverticolosi può comportare alcune complicazioni quali l’infezione (diverticolite), la perforazione, l’ostruzione o l’emorragia. Diverticolite. La diverticolite avviene quando i diverticoli si infettano o si infiammano benché non sia certo quale sia la causa dell’infezione; è possibile che il ristagno di feci con i batteri in esse contenuti siano l’inizio dell’infezione stessa. Un attacco di diverticolite può avvenire improvvisamente senza alcun segno premonitore. Il sintomo più comune della diverticolite è il dolore addominale che si localizza frequentemente, con contrazione addominale dolorosa, nella parte sinistra dell’addome basso e, se l’infezione che ne è la causa è acuta, vi è febbre, brivido, nausea, vomito crampi e stitichezza. L’entità dei disturbi dipende dall’estensione dell’infezione e dalle complicazioni, come la peritonite. Emorragia. L’emorragia da diverticolosi è una complicazione piuttosto rara. Quando un diverticolo sanguina, ed il che dipende dalla rottura di un piccolo vaso contenuto in un diverticolo (immagine a fianco), sarà presente nelle feci del sangue vivo: ciò può risolversi in un breve lasso di tempo e non richiede un trattamento, tuttavia se avete un’emorragia rettale dovete consultare il vostro medico per ulteriori esami, come la colonscopia. Se l’emorragia non si ferma dovrete farvi ricoverare in ambiente adatto. Ascesso, perforazione e peritonite. L’infezione che causa la diverticolite spesso guarisce dopo pochi giorni di trattamento antibiotico. Se la situazione peggiora si può formare un ascesso del colon che può, perforandosi, dare luogo ad un ascesso pericolico ma anche una peritonite diffusa. Se l’ascesso è piccolo può anch’esso rispondere ad un trattamento limitato di alcuni giorni di antibiotici, altrimenti deve essere drenato chirurgicamente specie se si crea una peritonite. Fistola. Una fistola si forma quando il tessuto tra due organi in seguito ad un processo infiammatorio che li fonde insieme si perfora e forma una comunicazione tra loro. La fistola può formarsi tra due organi intestinali, tra l’intestino e la vescica e anche con la cute. La fistola più comune, quando si rompe un diverticolo tra due organi cavi o visceri, è quella con la vescica e questa è caratterizzata da infezione prolungata delle vie urinarie e spesso da emissione di aria con le urine. Il problema può essere risolto soltanto con l’intervento chirurgico con il quale si asporta la parte del colon preda di diverticolosi.. Le cicatrici. causate dall’infezione cronica del colon in preda a diverticolosi o diverticolite, possono portare a ostruzione parziale o totale del grosso intestino e quando questo succede si può avere un arresto parziale o totale dell’eliminazione delle feci. Naturalmente quando vi è un’occlusione totale è necessario un intervento d’urgenza, quando è parziale può essere pianificato dopo un adeguato trattamento medico. Occlusione intestinale. La diagnosi di malattia diverticolare viene fatta, oltre che dai segni clinici od anche in seguito delle sue complicazioni, mediante il clisma opaco o con la colonscopia, che possono mettere in evidenza, specie quest’ultima, oltre alla presenza dei diverticoli anche la presenza di diverticolite e l’eventuale restringimento del lume. Molto spesso tuttavia la diverticolosi è un reperto occasionale in soggetti studiati per altri motivi. La diagnosi della malattia diverticolare. Quale è il trattamento della malattia diverticolare? Diverticolosi. Un aumento della quantità delle fibre nella dieta può ridurre I sintomi della diverticolosi e previene le complicazioni quale la diverticolite. Le fibre mantengono le feci morbide cosicché si ha una minore pressione nel colon e le feci si muovono più facilmente. La quantità di fibre raccomandata è di circa 25 – 30 g. Non appare giustificato l’astenersi di mangiare cibi ricchi di semi, poiché questi non ristagnano entro i diverticoli. Se vi sono crampi, meteorismo e stitichezza può essere somministrato qualche leggero antispastico e lassativo a base di fibre come semi di lino, piantagine e psillo. Diverticolite. Il trattamento della diverticolite subacuta o cronica consiste nel combattere l’infiammazione e l’infezione somministrando antibiotici o chemioterapici per alcuni giorni e ripetendoli a cicli per prevenire recidive. Nelle forme acute è utile mettere a riposo l’intestino con una dieta liquida o semi liquida e con il riposo fisico, oltre la somministrazione di antibiotici per iniezione. Quando è necessaria la chirurgia ? Se gli attacchi di diverticolite sono frequenti e gravi è necessario programmare l’intervento chirurgico che consiste nella resezione del colon infiammato, naturalmente l’intervento si rende necessario quando vi sia una fistola o si formi un’ostruzione. Anche quando vi sia un’infezione acuta o si formi un ascesso che non risponde al trattamento antibiotico si rende necessario l’intervento chirurgico.